BET ON HIM #109 – PERFORMANCE CENTER SUCCESS?

Ripley, Belair, Gonzalez
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Ciao a tutti amici e soprattutto amiche di Tuttowrestling.com e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata al futuro del business. Una settimana, quella passata, davvero ricca di grande wrestling grazie alla settimana di Wrestlemania. Prima Takeover Stand & Deliver e successivamente The Grandest Stage Of Them All, hanno regalato delle serate di wrestling di pregevole fattura. Se su Takeover i dubbi erano, onestamente, molto pochi, Wrestlemania è stata una vera e piacevole sorpresa con alcune perle che rimarranno impresse nella memoria dei fan per molto tempo.


NXT WOMEN’S TRIUMPH

In un certo senso è stata anche la Wrestlemania di NXT soprattutto quando andiamo a guardare i risultati della categoria femminile. Ad uscire vincitrici dai match singoli femminili sono state, infatti, due ragazze provenienti da NXT seppur con due percorsi differenti. Bianca Belair e Rhea Ripley sono state le eroine dello show più importante dell’anno, legittimando in un certo senso il ruolo di NXT nella crescita della categoria. La Women’s Revolution si è fondata sulle Four Horsewomen ma continua a svilupparsi ed evolversi con le nuove leve, rappresentate dalle attuali campionesse del main roster.

Molto bella è stata l’immagine nell’ultima puntata di NXT con Ripley e Belair a festeggiare il trionfo insieme a Raquel Gonzalez, neo NXT Women’s Champion. In effetti loro tre sono davvero il simbolo di quanto bene possa fare il Performance Centre della WWE con lavoro ed impegno e, perché no, una buona dose di fiducia e pazienza nelle qualità delle suddette atlete. Rhea Ripley nella sua prima apparizione al Mae Young Classic non sembrava nulla di speciale. Si è impegnata, ha cambiato look ed ora è una delle wrestler più dominanti in circolazione. Non fosse stata per la scellerata scelta di non farle vincere il match contro Charlotte nella scorsa edizione di Wrestlemania, a quest’ora staremmo parlando di una top star da molto più tempo. 

BELAIR AND GONZALEZ

Belair è stata atleta nel suo passato ma la transizione con il wrestling è stata lunga e non proprio facile. Ad NXT ha fatto oggettivamente bene, mostrando ottimo carisma ed delle discrete qualità in-ring. Era una di quelle wrestler non ancora pronte per il grande salto, successivamente si è trovata sovrastata dal regno di Shayna Baszler/Kairi Sane. Poi l’ottima prestazione nella Royal Rumble 2020, il passaggio al main roster e l’affiancamento al marito Montez Ford e Angelo Dawkins. Ancora oggi è un mistero il perché abbiano fatto passare mesi e mesi Bianca a lottare a Main Event prima di darle la ribalta che meritasse culminata nella vittoria (ed altra grande prestazione) nella Royal Rumble e la vittoria del titolo nel main event della prima serata di Wrestlemania, seppur al termine di una faida (quella con Sasha Banks) francamente deludente.

Su Raquel Gonzalez ed i suoi progressi abbiamo già discusso ampiamente in più occasioni. Certo, Gonzalez non è un fenomeno e probabilmente è diversi passi indietro rispetto alla tradizione di campionesse femminili NXT del passato (non ultima Io Shirai, che ha sfornato un’altra grande prestazione a Stand & Deliver prima di “abdicare” il titolo in favore di Raquel). Perà è evidente come la partner di Dakota Kai abbia subito notevoli miglioramenti nell’anno e mezzo dal suo ri-debutto. La sua costruzione è stata lenta e costante. Parlavamo di fiducia e pazienza all’inizio del numero. Gonzalez è l’esempio vivente in questo senso. Un successo per il Performance Center così come per Ripley e Belair.

WHAT ABOUT THE P.C.?

Qualche settimana fa ascoltavo Bryan Alvarez e Dave Meltzer parlare di Tay Conti, ex NXT ora in AEW. I due constatavano i grandi miglioramenti della brasiliana una volta lasciato NXT ed iniziato ad allenarsi e lottare con i wrestler AEW. Miglioramenti che sono dopo gli occhi di tutti in realtà. Un dato di fatto che mette in luce le ben note defezioni di un sistema, il Performance Center della WWE, non sempre perfetto ed infallibile come vogliono farci credere. Abbiamo assistito a molteplici fallimenti in questo senso. Il problema principale, a mio avviso, è l’incapacità della WWE (paradossalmente) di insegnare le basi. D’altronde se, come tutte le cose, le fondamenta sono deboli, il risultato non può essere di successo. Non è un caso che i maggiori successi recenti della federazione sono tutta gente proveniente dalle indies o che ha imparato le “basi” altrove. 

Quanti wrestler, soprattutto uomini, sono stati creati letteralmente dalla WWE recentemente? Praticamente nessuno. Un insuccesso incredibile se si considera la macchina da milioni che è la WWE ed il sistema altrettanto milionario che gira intorno al Performance Center. Raquel Gonzalez è migliorata perché ci si è impegnati, si è lavorato e le si è data opportunità di migliorare. Tay Conti non ha avuto questa opportunità. Perché? Ma come Tay Conti ci sono molti altri esempi. Ci sono casi e casi ovviamente. Prendete una wrestler come Aliyah per esempio: in WWE e nel PC da ere geologiche e che resta una wrestler davvero mediocre per non dire scarsa.

WHAT THE PURPOSE SHOULD BE

Chiaro che ogni caso è soggettivo. Bisogna però adattarsi ai casi ed agire di conseguenza. Nel caso degli uomini non provare a cambiarne lo stile ma adattare lo stile imparato nelle indies ad una dinamica come quella di una major. Questo è ciò che dovrebbe fare una compagnia che sta coltivando le star do domani. Alla fine della fiera si parla del futuro della compagnia. 

Godiamoci tuttavia questo momento di gioia. Vedere Rhea, Bianca e Raquel al top della compagnia, così come in passato abbiamo visto le Four Horsewomen è certamente qualcosa che dà fiducia per il futuro del wrestling femminile. Sugli uomini i dubbi ci sono ancora e sempre. Ma finché al comando ci sarà qualcuno che vede nelle qualità di Omos qualcosa di migliore delle qualità di Keith Lee o Aleister Black (e la lista è lunga) probabilmente parleremo all’infinito senza trovare una soluzione. Ma la speranza, si sa, è sempre l’ultima a morire.

L’appuntamento con il BOH è tra due settimane.

Scritto da Adriano Paduano