Renee Young su Talking Smack, l'arrivo in WWE, altro

Renee Young ha partecipato al Sam Roberts Wrestling Podcast parlando tra le varie cose di come si fosse arrabbiata quando la WWE ha cancellato Talking Smack.


“Mi ha fatto molto arrabbiare perdere questo show. Inoltre, lavorare con Daniel Bryan era fantastico. Rimane una di quelle cose di cui non capirò mai il perchè sia andata così visto che fummo scelti appositamente per condurlo. Molte volte lavoravo con Bryan, altre con Shane McMahon, ma parlando di Bryan, lui è davvero talentuoso in ogni cosa che fa. Averlo in questo ruolo ci ha fatto pensare che chi lo avrebbe mai detto che sarebbe stato così bravo? E' stato un ottimo co-presentatore con cui lavorare.
Uno dei miei punti di forza è reagire a qualche battuta ridicola che avrebbero detto i partecipanti e se Bryan portava il discorso fuori dai binari, io lo aiutavo a riandare nella giusta direzione. Potevamo avere la possibilità di ospitare talenti come The Miz che rubavano la scena. Sfruttare questa occasione era un altro modo per loro per far funzionare i loro personaggi. Era un processo collaborativo divertente e permetteva alle persone di divertirsi e prendersi qualche soddisfazione improvvisando. Era fantastico. Potevamo creare tutto da soli.”

Renee ha detto che spera che un giorno Talking Smack potrà essere riproposto. Sebbene sia continuato nel post show dei PPV di Smackdown, la donna ha ribadito che non è la stessa cosa rispetto a quando lo conduceva con Bryan. Spera comunque di dar vita ad altre idee simili al format di Talking Smackdown.

“Quando Talking Smack è finito l'ho presa davvero male, ma spero che prima o poi verrà riproposto. Alla fine ora ci sono molti più kick-off show, ma mi piacerebbe lavorare di nuovo a qualche programma sullo stile di Unfiltered. Sono pronta a trovare un altro progetto a cui dedicarmi; non so ancora quale sarà, ma ho già un paio di idee che però non vi dirò qui perchè credo siano davvero buone.”

La moglie di Dean Ambrose ha parlato anche di come è stata scoperta dalla WWE. Dopo aver presentato un after show di wrestling per The Score television network in Canada, ha partecipato a un'audizione. Lei stava cercando altre opportunità lavorative nella speranza di trasferirsi negli Stati Uniti e non si aspettava di essere assunta dalla WWE.

Ho provato a entrare in WWE e stavo finendo di lavorare per The score perchè sapevo che volevo andare negli Stati Uniti e trovare nuove opportunità. Sono andata alla ESPN la settimana prima e ho fatto un provino per SportsNation e andò molto bene; andò tutto alla grande e ero fiduciosa che potessi finalmente fare ciò a cui aspiravo e mi immaginavo quale potesse essere la mia prossima mossa, ma non fu quella la mossa che poi avrei scelto di fare nei giorni successivi, cioè lavorare per quel programma e questo accadde di lunedì. Credo poi fosse di venerdì, nella stessa settimana,
che mi contattò la WWE chiedendomi di volare da loro per fare un'audizione e pensai fosse una buona idea. Ma l'audizione non andò affatto bene. Cioè, non fu proprio orribile, ma non era abbastanza buona. Ero molto stressata perchè andai là e sapevo che ormai era quasi cosa fatta di riuscire a lavorare per la ESPN e che era una cosa che poteva succedere in concreto, ma al tempo stesso volevo vedere in cosa consistesse lavorare per la WWE. Mi dissero che mi volevano al commento, che era un lavoro molto stressante, ma alla fine dovevo fare da commentatrice aggiuntiva; non avrei fatto una cronaca play-by-play, descrivendo le principali azioni in tempo reale. Mi fecero fare una prova e mi dissero che dovevo trovare il modo di vendergli ciò che stavo vedendo, quindi ho fatto questa sorta di provino dopo uno show ed era quasi come giocare in casa, facendo una cosa a cui ero abituata.

Quando ho iniziato in WWE non avevo idea però di cosa avrei fatto, credevo che avrei fatto un lavoro simile a quello fatto a Toronto e questo non andò avanti a lungo, facevo interviste nel backstage e cercavo di prendere confidenza con questo genere di cose. Imparare in cosa consiste lavorare per questa compagnia parte dal guardarne gli show. In questo modo puoi imparare ad adattare il tuo modo di parlare nel dire determinate cose. Ho imparato tanto a riguardo perchè quando ero a Toronto mi dicevano che non potevo usare certe parole o certe espressioni per ragioni di copyright. Già avevo avuto un assaggio in merito ma alla fine posso dire di aver intrapreso un viaggio molto interessante in questa compagnia.”

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