WWE Planet #970 – Saturday e Sunday Night WrestleMania

WWE Planet

Manca poco meno di una settimana alla prima serata dell’evento di wrestling più importante per la WWE e per il wrestling americano in generale: Saturday Night WrestleMania.


Eh sì, perché la card di questa edizione dello Showcase of the Immortals, sia nella giornata di sabato che nella giornata di domenica, non è tanto dissimile da quella di una qualunque puntata di un qualunque show settimanale. Per di più brutto aggiungerei.

La sovrappopolazione del roster ha portato inevitabilmente a dividere il Grandest Stage of Them All in due serate, dopo aver tentato di ovviare al problema spostando la classica battle royal pre-show nella main card e dandole il titolo di Andrè the Giant Memorial Battle Royal. Ma facendola rimanere nel concreto una semplice battle royal utile solo per dare il gettone della presenza alla maggior parte degli atleti.

Una divisione, quella in due serate che vuol però dire dover riempire di fatto due show per intero, è non un unico show dalla durata di quattro ore. E quando non si riescono a scrivere match e rivalità per un PPV dalla durata di tre ore come si può pretendere di scrivere, efficacemente, uno show che dura il doppio?

Se WrestleMania si fosse tenuta in una sola serata ci saremmo potuti trovare davanti una card quantomeno dignitosa, ma viene ben più difficile riempire sei ore di wrestling, soprattutto quando ignori volutamente l’intero roster esclusi tre/quattro nomi. E il tutto ha portato all’edizione di quest’anno che sembra più una grande puntata di Raw e SmackDown piuttosto che lo show più importante dell’anno.

Una mancanza di scrittura che ha reso anche un dream match come quello tra Edge e AJ Styles un incontro raffazzonato all’ultimo e senza che abbia il giusto e meritato hype. Senza parlare dei match del low/mid carding. Se una volta avevamo delle piccole perle come Eddie Guerrero vs Rey Mysterio oggi lo stesso Mysterio si trova a dover affrontare una celebrità, che il pubblico ha già dimostrato non suscitare interesse, in un match senza niente in palio. Ma forse è meglio così, dal momento che abbiamo rischiato di vedere il titolo Intercontinentale alla vita di Johnny Knoxville. Ah, titolo Intercontinentale e titolo degli Stati Uniti che non verranno difesi in questa edizione di WrestleMania.

E a contare, soprattutto a WrestlaMania, non è chi vince, ma come ci si arriva. E a darne la prova è uno dei migliori heel della storia del wrestling appena ritiratosi: Triple H.

Nonostante le sue tredici sconfitte Triple H ha fatto la storia di questo evento e della disciplina in generale, il tutto grazie a una scrittura sempre attenta nel corso degli anni che ha permesso di risultare un vincente nonostante le numerose sconfitte.

Discorso totalmente diverso rispetto quello di quest’anno, dove anche coloro che risulteranno i vincitori non avranno portato a casa nient’altro che un più uno sull’elenco delle vittorie.
Una WrestleMania che, mai come quest’anno, poco si interessa a creare Momenti, relegando il tutto a un discorso di quantità piuttosto che di qualità.

Per chi fosse comunque curioso di vedere l’evento più importante in casa WWE do l’appuntamento a venerdì sera, con i pronostici della prima serata di WrestleMania 38.

Scritto da Davide Procopio
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