WWE RAW Live event Roma (03-05-2017) #60

WWE RAW Live event Roma (03-05-2017) #60

Benvenuti cari lettori di Tuttowrestling.com con una nuova esclusiva del nostro sito.


In questa occasione il sottoscritto, Aldo Fiadone, tratterà per voi il recente tour in Italia della WWE, più precisamente la tappa di Roma del 3 maggio 2017.

• DIARIO DI BORDO •
Sembra impensabile eppure questa volta non c'è stato bisogno di nessuna sveglia per alzarmi e prepararmi al viaggio, perché?
Semplice, ho staccato dal turno di notte alle 05:45 diretto poi a casa per doccia e ultimi preparativi.
Il mio pullman in direzione Roma parte alle 08:30 e, dopo un viaggio che sembrava interminabile nonostante le quasi due ore di sonno – meritate direi – giungo in quel di Tiburtina alle 12:30 con il DOC e compagno di numerose avventure, Luca Carbonaro, pronto ad attendermi assieme ad altri amici.

La nostra prima destinazione è la metro per arrivare all'hotel degli atleti, un po' come falchi o un po' come le ragazzine accanite per il proprio cantante preferito, sì, il wrestling fa anche questo.
Ci incrociamo con qualche vecchio amico e qualche nuovo conoscente, iniziamo a chiacchierare su questo fantastico sport d'intrattenimento e lo ammetto, come in ogni occasione, l'attesa di veder arrivare una delle tante superstar è indescrivibile e ognuno di noi non vede l'ora che quel momento arrivi.
Detto fatto, perché i primi a raggiungerci sono Cesaro e Sheamus, immediatamente immortalati dalla fotocamera del sottoscritto, dopo neanche due minuti, ecco arrivare Bayley ed Emma che molto frettolose si avviano verso il Colosseo, non facciamo in tempo a contenere lo stupore che anche Nia Jax e la RAW Women's Champion, Alexa Bliss, raggiungono le proprie stanze (Nota particolare su Alexa Bliss, è osannata praticamente da tutti).
Per diversi minuti non si fa più vivo nessuno, ma non importa, siamo talmente tanto presi da questa disciplina che tra una chiacchiera e l'altra riusciamo a passare il tempo in modo molto piacevole, come solo le passioni tra buoni amici riescono a fare.
Il tempo riesce a ripagarci in qualche modo, arriva R-Truth che si rivela molto disponibile nei nostri confronti, nonostante in molti si aspettassero un nome più “conteso”, ma ecco che i nostri desideri vengono realizzati grazie alla presenza di Mickie James che non nega una foto proprio a nessuno (Un onore aver immortalato un momento simile con una delle campionesse femminili migliori degli ultimi anni, sia in WWE che in quel di Impact Wrestling).
Stavolta però il tempo inizia a essere agli sgoccioli, semplicemente perché abbiamo anche noi un hotel cui dirigerci, io e il DOC prendiamo quindi le nostre cose e iniziamo ad avviarci verso quella che sarà la nostra dimora temporanea, nel tragitto riusciamo ad incrociare Braun Strowman, Roman Reigns, Curtis Axel, Heath Slater e Titus O'Neil riuscendo a scattare foto quasi con tutti (Quella con Strowman è palesemente il trofeo da portarsi a casa).

Lo stupore insieme al caldo ci permettono di concederci anche una sauna all'interno del taxi ibrido che, con una bella mazzata sul collo – povero portafoglio – ci porta finalmente nel nostro hotel.
Ci rinfreschiamo, ma prima ancora ci rilassiamo per quelle poche ore che rimangono prima dell'inizio dello show e quindi prima del delirio vero e proprio.

• LO SHOW •
Giunti al Palalottomatica è tempo di saluti vari e di fare la fila per gli ingressi nel palazzetto, il gruppo di amici si separa quindi per qualche ora.
Lo show vede il suo inizio alle ore 20:00, ad aprire il tutto c'è un Fatal 4-way valido per i RAW Tag Team titles, gli Hardys dovranno difendere le cinture dall'assalto di Gallows & Anderson, Cesaro e Sheamus e Enzo Amore e Big Cass.
Il match di per sè è buono, il problema – se problema si può chiamare – è un altro, Jeff Hardy ci ha viziati e anche troppo ed è proprio per questo motivo che ad ogni match cui prende parte ci aspettiamo quasi che tiri fuori le ali e si getti più o meno dall'Himalaya, o altezze simili.
Scherzi a parte, ho visto parecchi match dal vivo e vi assicuro che la presenza degli Hardys, almeno nella categoria tag team, è un qualcosa di irraggiungibile.
Il match viene ovviamente vinto dai fratelli Hardy che, grazie prima al Twist of Fate di Matt e poi alla Swanton Bomb di Jeff, riescono a vincere l'incontro e a mantenere le cinture.

Il secondo match della serata vede un altro titolo in palio, Neville dovrà difendere il Cruiserweight Championship dall'assalto di Austin Aries.
Dopo il tour inglese effettuato nel 2015 e dopo EPW Total Honor sempre nel 2015, ho il piacere di rivedere nuovamente questi due atleti che, come in passato, sono un piacere per gli occhi.
Bellissime manovre da parte di entrambi, match che però è di poco sopra la sufficienza nonostante un finale inatteso (Neville vince per sottomissione ndr).
È palese come i due non ancora diano il meglio di loro uno contro uno, rimango quindi in attesa di vedere un loro incontro in cui non si risparmieranno neanche per un minuto.

Veniamo al terzo match, un 8-man tag team match che vede i Golden Truth insieme ad Heath Slater e Rhyno sconfiggere il team composto da Titus O'Neil, Curt Hawkins, Bo Dallas e Curtis Axel.
Non vi nego che, qualora fosse stato trasmesso un match del genere in PPV o in una puntata di RAW, avrei speso il mio tempo in modo migliore, ma all'interno del palazzetto le alternative sono poche quindi, o segui l'incontro, oppure fate come ho fatto io, insegui il venditore ambulante per acquistare una bella birra fresca sentendoti quasi come “The Cowboy” James Storm.

Arriviamo quindi alla pausa dell'evento con JoJo che regala poi una serie di autografi di Roman Reigns e Seth Rollins al pubblico presente a bordo ring.
Una decina di minuti utili sia per riprendere fiato che per leggere qualche notizia in giro sui vari siti americani, da buon news reporter.

A fare subito il suo ingresso, tra lo stupore del pubblico, è Braun Strowman che, una volta sul ring, prende il microfono per parlare di Roman Reigns e di come l'abbia distrutto a Payback 2017.
Neanche il tempo di concludere il suo promo e risuona la theme song del “Big Dog”, Reigns però, tra i fischi del pubblico, non fa neanche in tempo a salire sul quadrato che inizia una vera e propria rissa contro il suo avversario (Il match quindi si rivela un semplice segmento).
Devo ammettere che l'angle in questione è stato ben gradito, è servito sia a mostrare la forza incommensurabile di Strowman e, come accade in tutti i live event, a far uscire vittorioso il face di turno, ovvero Roman Reigns.
Qui un piccolo rimprovero va ai fan del Palalottomatica, mettendo da parte donne e bambini, sono stati proprio i più “adulti” che hanno prima fischiato Reigns al suo ingresso e poi osannato quest'ultimo a suon di applausi una volta concluso il segmento con una Spear sul tavolo posizionato in un angolo del ring.
Peccato, la gente potrebbe mostrare un pizzico in più di coerenza una tantum.

Quarto match della serata che questa volta vede le donne del roster di RAW.
Sasha Banks, Bayley e Mickie James affrontano la RAW Women's Champion, Alexa Bliss, Nia Jax ed Emma.
Questo slot viene inaspettatamente usato bene – a differenza di molti eventi passati – in particolare nella fase finale in cui ogni Diva mette a segno la propria finisher su un'avversaria diversa.
A vincere è il team face grazie a Sasha Banks che fa cedere la più quotata a subire pin o sottomissione, Emma.
Da notare come, anche all'interno del palazzetto, Alexa Bliss sia risultata davvero “over”, ben accolta anche Sasha Banks e molto gradito l'ingresso di Bayley con tanto di gonfiabili ai lati dello stage.

Concluso il tag team match, fa il suo ingresso The Miz accompagnato da sua moglie Maryse, il duo arriva sul quadrato tra i pochi apprezzamenti (smart ndr) e i molti fischi (mark ndr) con Miz che dà il via ad uno dei suoi classici promo che si rivela poi la fotocopia di quanto visto a Milano nel novembre di tre anni fa.
L'Awesome One inizia infatti a parlare la nostra lingua, osannando se stesso definendosi magnifico, bellissimo e addirittura un Dio.
Ovviamente ad apprezzare queste sue parole c'è Maryse che lo guarda con estremo orgoglio, ma questo siparietto dura ben poco, perché a raggiungere i due è Dean Ambrose chiamato a difendere il titolo Intercontinentale.
Buon match, probabilmente l'incontro della serata, la sintonia tra questi atleti è scontata e dovuta ovviamente ai numerosi mesi passati a SmackDown Live con diversi faccia a faccia.
L'incontro è vinto da Ambrose che mantiene la cintura e festeggia, come al suo solito, in mezzo al pubblico.

È tempo del main event, vengono quindi cancellati i match uno contro uno tra Bray Wyatt vs Finn Balor e Samoa Joe vs Seth Rollins, venendo rimpiazzati da un tag team match con la presenza di questi quattro nomi.
La mia principale attesa vede quindi il suo arrivo, Samoa Joe giunge sullo stage ed il sottoscritto si rivela l'unico (nella mia zona) ad urlare a squarciagola “JOE IS GONNA KILL YOU!”, ma in effetti la gente rimasta in silenzio aveva pur ragione, chi avrebbe dovuto “ammazzare” Joe se era l'unico sul ring? (Ironia portami via).
Tornando seri, era un mio obiettivo vedere dal vivo Joe, i suoi anni in TNA (ora conosciuta come Impact Wrestling ndr) sono oro colato (in particolare dal 2005 al 2009-2010), gli ultimi cinque anni ad Impact sono stati pieni di alti e bassi che lo hanno visto subire un importante “affossamento” nel midcarding, ma c'è poco da dire, gli anni d'oro di quella compagnia sono anche merito suo e non riuscirò mai a dimenticare i match favolosi contro Kurt Angle, AJ Styles, Chritopher Daniels, Sting e molti altri avversari susseguiti negli anni; vi ricordo che il main event di Unbreakable 2005 (riproposto poi a Turning Poin 2009 ndr) è ancora considerato come il match più bello della storia della compagnia di Nashville.
Arriva Wyatt con un ingresso che all'interno di un palazzetto fa sempre la sua sporca figura, seguono Seth Rollins – con urla del pubblico in ogni dove – e Finn Balor.
Buon main event, rimane comunque l'amaro in bocca per non aver visto questi quattro nomi in match uno contro uno, ma capisco anche che si abbia ripiegato su questa scelta per una semplice questione di tempi.
Il “Kingslayer” e Balor vincono il match con pin vincente di Rollins su Joe, da notare come il tentativo di Musclebuster da parte della “Samoan Submission Machine” abbia fatto alzare in piedi chiunque, peccato che poi la mossa non sia andata a buon fine.

https://www.youtube.com/v/lM1cRc393ZE

Si conclude lo show con il team face festeggiante sul quadrato e con Rollins che va ad abbracciare il pubblico aggrappandosi poi ad una delle strutture come fece CM Punk cinque anni fa nello stesso luogo dopo aver sconfitto Chris Jericho.

• SALUTI E RINGRAZIAMENTI •
Concluso lo show, piccolo raduno davanti al palazzetto per salutare tutti i compagni di questa splendida avventura, io e il DOC subito dopo ci avviamo per gustarci una gloriosa cena (ogni riferimento a Bobby Roode è puramente casuale) nel McDonald più vicino.
Il ritorno in hotel si rivela un vero digestivo grazie alla lunga passeggiata intrapresa, torniamo nella nostra stanza a mezzanotte passata e una volta tornati ad essere puliti e profumosi ci addormentiamo con la speranza di tornare a sognare quanto vissuto durante la giornata.

Il wrestling sa ancora unire, questo show e questa esperienza ne sono una dimostrazione palese.
Ognuno di noi intraprende un percorso della propria vita, che sia con studio o lavoro, che sia un amore o un gruppo di amici, ognuno fa delle scelte, ma le tali vanno fatte sempre e solo nel rispetto di se stessi e, a seguire, di chi ci circonda.
Senza rispetto, senza onestà, senza quel briciolo di umiltà quotidiana, il mondo rischia di decadere e con esso l'umanità perde quel poco di dignità che le è rimasto.
Proprio nel nome del rispetto altrui e dell'amicizia, quello buona, sincera e salutare ringrazio le seguenti persone:
“Il DOC” Luca Carbonaro, Gabriele Marsella, Matteo Marsella, Giovanni Pantalone, Lorenzo Pierleoni, Michele Ippolito, Dario Rondanini, Bradose Max, Tina Sarno, Max Canavero, Andrea Scala, Adolfo Forlano, Claudio Costanzo, Aniello Pauciullo, Andrea Fossati, Riccardo Tiberi, Mario Marino, Francesco Tesla Iannone, Aniello Pauciullo, Gabriele Tagliabue, Daniele Ricci, Elia Salis, Daniele La Spina, Giuseppe Cirignotta, Claudio Mancini (Cloud Mancio), Fabio Ferrari (Red Devil della Italian Championship Wrestling ndr), Roberto Trenta, Gian Marco Diomedi e Stefano Boero.
Spero di non aver dimenticato nessuno, se l'ho fatto chiedo scusa, sappiate però che ognuna di queste persone si è rivelata elemento fondamentale durante il mio cammino in questo panorama, ogni evento dal vivo, ogni notizia o articolo da me scritto, ogni radio show registrato in passato, ogni live fatta da casa, ogni evento della mia vita privata, queste sono le persone con le quali ho avuto l'onore ed il piacere di condividere la mia più grande passione, quella che mi ha aiutato quando ho vissuto periodi molto difficili, quella che mi ha innalzato quando ne ho vissuti di migliori, questo è quello che fa il Wrestling ed io, con un pizzico di commozione non posso far altro che essere grato a voi e a questa passione ancora una volta.

#GRATEFUL

Have A Nice Day 🙂

Scritto da Aldo Fiadone
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