Speciale Bullfight Wrestling: It’s A Long Way To The Top #54

Amiche ed amici, popolo di Tuttowrestling.com , ben ritrovati a questo nuovo speciale, firmato a 4 mani da Lino Basso e Daniele La Spina, questa volta riguardante il primo show della nostrana Bullfight Wrestling Society, chiamato It's A Long Way To The Top svoltosi a Torino sabato 24 settembre.


Il progetto della Bullfight Wrestling Society è semplice: arrivare al livello delle indy europee attraverso i loro show con i vari personaggi appartenenti al roster, un roster che in questa occasione ha schierato il giusto mix di giovani leve, lottatori italiani già affermati e stelle del vecchio continente. Lo show tenutosi al Teatro Cecchi Point ha visto la presenza, tra gli altri, di Red Devil e Red Scorpion, ma la guest star della serata era nientemeno che Tommaso Ciampa. Il lottatore WWE ha presenziato di fronte a un buon numero di persone .Gemini e Alex Gory, in un match di ripiego per assenze dell'ultimo minuto, hanno avuto l'onore e l'onere di aprire la serata, uscendone però egregiamente. Vedere Gemini sul ring più del solito (rispetto agli show ICW) fa piacere e fa apprezzare i progressi del lottatore torinese allevato da Fabio Ferrari. Lo stile pulito di Red Scorpion ha brillato come al solito nel secondo incontro e prima della pausa La Federazione ha deciso di incoronare i nuovi Tag Team Champions con un Triple Threat Elimination Tag Team Match: premiati gli ormai solidissimi Headhunters, forse i più bravi a farsi odiare dal pubblico, che hanno vinto su Leon & Narciso e Buttafuori & Aron Cage. Notevole, viste anche le possibilità di spazio e armi disponibili, l'Hardcore Match tra Manuel Bottazzini e Kyo Kazama, con menzione d'onore per il cestino distrutto fuori dal teatro e e i lego utilizzati al posto delle puntine (geniale). Il pubblico – noi parecchio complici – s'è diviso su Danny Price vs Phoenix, ma solo per simpatie verso il primo che comunque s'è comportato da heel fino in fondo, senza farsi distrarre. Il main event, quasi inutile dirlo, ha rubato la luce dei riflettori: Red Devil e Ciampa hanno tirato fuori un a performance quantitativamente spanne sopra a tutte le altre, regalando un match di alto livello per quanto non lunghissimo, con inevitabilmente poco storytelling (pubblico parzialmente diviso ma 20%/80% per Ciampa) e tanto tasso tecnico.

Il minutaggio generale dato ai match non è mai stato né troppo lungo né troppo corto, neppure nel caso dell'ottimo main event. Ogni lottatore della BWS ha un character ben preciso e delineato, e ognuno di loro ha interagito alla grande con i presenti, tra i sottoscritti Lino Basso e Daniele La Spina e il caro amico Giuseppe Cuozzo; ovviamente in special modo tutti gli heel della serata, bravi anche a non scadere nel nello grottesco o nel ridicolo come spesso accade nel circuito italiano. La Bullfight ha fatto il possibile per dare parvenze di storyline per la serata, con qualche promo non ridondante e un'aggressione post-match affidata a Buttafuori e Aron Cage ai danni dello giù sconfitto Phoenix. Tutti hanno provato a entrare sottopelle al pubblico in un modo o nell'altro, sia durante lo show che nelle pause “off-screen”. Lo stesso Tommaso Ciampa è stato davvero molto disponibile durante la pausa di metà show, donando una delle sue maglie e autografi, a prezzi tutto sommato onesti, e si è reso disponibile anche per diversi foto e persino una Glorious Bomb con il nostro eroe Cuozzo nei panni di Johnny Gargano e Lino Basso annuente dietro a un cartonato della faccia di Bobby Roode alle loro spalle.

JW Player goes here

jwplayer(“mediaplayer”).setup({flashplayer: “/jwplayer/player.swf”,file: “http://www.tuttowrestling.com/GloriousBomb.mp4”,image: “/jwplayer/logoradio.jpg”,width:480,height: 385});

Ovviamente tutti coloro che abbiamo visto calcare il ring della Bullfight, si sono resi molto molto disponibili a selfie e chiacchierate amichevoli nel dopo-show. Possiamo assicurarvelo: non sembrava di essere a uno show indy, bensì a uno di quei live show di federazioni più rinomate come WWE, TNA o ROH, solo per citarne alcune, è il merito è di tutta la Bullfight Wrestling Society. I cori classici “This is Awesome” “Holy Shit” “ECW” (durante l'hardcore match tra Kyo Kazama e Bottazzini) ma anche “stai zitto” (divenuta nel corso della serata un must da urlare ad ogni heel grazie a Kazama) o il molto nostrano “C'avete solo la nebbia” all'indirizzo degli Headhunters. Insomma, chi è stato presente, come noi, allo show della BWS, ha potuto trascorre una serata davvero piacevolissima, tra match altrettanto gradevoli da guardare e chiacchierate con i lottatori a fine serata in un ambiente davvero armonioso.

A margine dello show le considerazioni del caso sono doverose. Poco più un centinaio di persone (forse) in un tetro che a stento li conteneva è comunque un'ottima risposta per una federazione neonata ed al primo show in assoluto. Ma la risposta di un pubblico di nicchia, preparato e comunque buona. Torino si conferma polo d'attrazione per il movimento: ne sono testimonianza, oltre i passaggi saltuari dei Live Events della WWE, i vari show nel circondario della NWE o della ICW oltre che il polo Academy della stessa federazione, esistente ormai da diversi anni. La stessa nascita della Bullfight è latrice di una fame di pro-wrestling nella capitale sabauda che speriamo diventi anche motivo di attrazione. E va dato credito all'organizzazione per essere riuscita a strappare la partecipazione a uno che da ora in poi (e speriamo per lui per tanto tempo) solo in WWE, dandoci l'ultima opportunità di vedere qualcuno che sembra destinato ad un buon cammino in quel i Stamford. Trovare i nei, poi, è facile: la location in primis, piccola anche se con più spazio sarebbe risultata vuota, e comunque non rinomata o altre piccole sbavature che van via con l'esperienza e la capacità di controllare le emozioni (un saluto all'annunciatore Jacopo, in questo caso). Il progetto della Bullfight è ambizioso, specie viste le congiunture economiche sfavorevoli a priori in questo campo e in questo paese, ma la strada intrapresa è lunga appunto ma sembra essere anche rosea.

Lino Basso, Daniele La Spina.

Daniele La Spina
Daniele La Spina
Una mattina ho visto The Undertaker lanciare Brock Lesnar contro la scenografia dello stage. Difficile non rimanere incollato. Per Tuttowrestling: SmackDown reporter, co-redattore del WWE Planet, co-presentatore del TW2Night!. Altrove telecronista di volley, calcio, pallacanestro, pallavolo e motori.
15,941FansLike
2,666FollowersFollow

Ultime notizie

Ultimi Risultati

Articoli Correlati