A tu per tu con gli atleti della ICW #35

Grazie alla cortese disponibilità di tutti l'organizzazione della Italian Championship Wrestling, il nostro inviato Daniele La Spina ha intervistato alcuni dei principali atleti che hanno partecipato a ICW Cold War 2014, lo show tenuto lo scorso 18 gennaio a Rivarolo Canavese, poco distante da Torino. Ricordiamo che potete sempre trovare tutti gli ultimi dettagli sulla ICW, non ultimi i risultati del suddetto show, nella nostra sezione dedicata al Wrestling italiano.
ANDY MANERO
Sono ormai tante le testimonianze riguardo alla vita “on the road” dei wrestler statunitensi e della Major. Per te, per voi, com'è essere dei wrestler qui in Italia?
E' tutta un'altra cosa. Per noi è durissima continuare a farlo perché richiede uno sforzo davvero grande e non siamo, al contrario loro, delle celebrità internazionali. E‘ una vita totalmente diversa e che fai solo se ti piace davvero. Per noi, come detto, è davvero difficile, eppure noi aspettiamo ogni sabato sera, ogni spettacolo e non vediamo l'ora di esibirci davanti al pubblico. Non aspettiamo altro e quello rimette in sesto anche la peggiore delle settimane.
A quanti sacrifici si va incontro per praticare questa disciplina?
Tantissimi. Ci vuole davvero tanto sacrificio. A livello personale, di tempo, ma anche a livello mentale e fisico. Bisogna avere la pazienza di costruirsi il fisico e quella di apprendere i fondamentali senza bruciare le tappe. Devi essere pronto magari a guardare gli altri che provano le mosse, imparano manovre e passare ore ed ore a imparare come cadere, come non farti male, come non fare male agli avversari. E a fare tutto alla perfezione. E' tutto un grosso sacrifico ma se non sei disposto a farlo allora vuol dire che non sei veramente pronto ad essere un wrestler, non hai la passiona giusta. E poi tutto il sacrifico ci porta a sabati sera come questi che ci ricompensano.
Insomma bisogna lavorare duro
Lavorare duro e sempre, costantemente. Non bisogna smettere un attimo perché qui nessuno ti regala niente, fortunatamente. Non scali la card né fai più in contri o guadagni cinture solo perché sei amico di questo o simpatico a quello. C'è una meritocrazia ferrea e mi piace: vuol dire che ciò che raccogli te lo sei guadagnato col duro lavoro e con l'impegno; io stesso guardo a questa cintura (quella di Campione Interregionale ICW che detiene da circa due mesi, ndr.) e so di essermela meritata.
KOBRA
Sono quasi 10 anni che combatti nella ICW, chi meglio di te potrebbe dirci: perché i fan dovrebbero avvicinarsi alla Italian Championship Wrestling?
Principalmente per cercare qualcosa di diverso. Noi siamo ed offriamo un prodotto diverso, diverso soprattutto da quello che si vede in tv. E' una scelta ma in qualche modo è anche spesso e volentieri obbligata. Siamo noi i primi a voler proporre uno stile di combattimenti e degli show molto più reali, anche qualitativamente migliori, se vogliamo anche più sitff. Abbiamo un'identità nostra.
Cosa deve fare la ICW per migliorarsi e crescere?
Stiamo crescendo sempre di più e anche Rivarolo ci ha dato una buona risposta in questo senso. Come detto dobbiamo crearci e rafforzare la nostra identità : non vogliamo né possiamo essere la brutta copia o gli imitatori delle altre federazioni. Siamo noi stessi anche per diverse esigenze: la WWE o la TNA o le altre federazioni hanno un'esposizione televisiva grazie alla quale tutti li conoscono. Noi viviamo, per ora, con i live events come questi e non possiamo prescindervi, di conseguenza dobbiamo adeguarci: mettiamo in mostra uno stile di lotta più reale, adatto agli eventi dal vivo appunto, e in più c'è il problema della conoscenza. Ogni volta che qualcuno di noi esce, ogni volta che Kobra esce, deve dimostrare, far capire di essere Kobra, raccontare il suo personaggio a delle persone che non hanno la possibilità di conoscerlo già da tempo. Ogni volta il match serve a costruire il tuo personaggio. Più continuiamo a crescere in queste cose e più la ICW diventerà grande.
Cosa deve fare invece un wrestler per crescere, cosa ha fatto Kobra stesso per migliorare?
Bisogna allenarsi tanto, tantissimo e poi imparare da diversi stile. E' utilissimo, se è possibile, viaggiare in Europa o negli Stati Uniti: s'imparano diversi stili di lotta e diversi approcci alla disciplina che aiutano tantissimo. Io ho avuto la fortuna di farlo, di allenarmi e lottare con Chris Hero e Claudio Castagnoli (Kassius Ohno e Antonio Cesaro in WWE, ndr.), ad esempio, che mi ha aiutato tantissimo e mi ha permesso una crescita enorme, sotto molti aspetti, e impossibile se fossi rimasto sempre in Italia. C'è bisogno di prefissarsi comunque di non smettere mai di imparare da esperienza e da tutti quelli con cui ti alleni e sali sul ring. E' così che Kobra è migliorato e migliorerà sempre più.
CORVO BIANCO
Come esponente del polo torinese della ICW, ti chiedo innanzitutto: contento della vittoria davanti al tuo pubblico e dello show?
Sono molto contento, sia della vittoria contro Doblone e la sua Ciurma, sia per lo show. Abbiamo tirato fuori un bello spettacolo e il pubblico ci ha ripagato al solito modo, con affetto. Chiaramente, quando questo succede vicino casa e vicino al polo di Torino, non posso che essere ancora più contento. C'è grande affetto per la compagnia e questo non può che renderci felici ogni volta che usciamo a combattere.
Cosa ne pensi dell'attuale situazione della federazione?
Come detto c'è molto affetto, lo stiamo riscontrando sempre di più ad ogni evento. Da parte nostra siamo contenti di questo e ci spinga a cercare di fare sempre meglio: vogliamo aumentare il bacino di utenza ma senza rinunciare a ciò che siamo. Vogliamo e dobbiamo aumentare la qualità sempre di più e cercare di toccare più città possibili con più show possibili per farci conoscere e divertire un numero sempre maggiore di spettatori. Ci stiamo adattando sempre di più, noi al pubblico e loro a noi e pian piano miglioreremo la situazione della federazione che è già ottima nel nostro panorama.
E della tua situazione?
Per me la situazione è ancora più chiara. Quello con Doblone oggi è stato un match intenso ma che devo superare in fretta. Nella mia testa c'è, ovviamente, solo il Titolo die Pesi Leggeri. Alez Flash ha in mano una cintura che in realtà appartiene a me ed è solo questione di tempo prima che io me la riprenda. Io sono il vero Campione dei Pesi Leggeri della ICW e non appena mi sarò ripreso il Titolo, che è di mia proprietà , batterò anche il mio record per il regno titolato più lungo.
(di seguito alcune immagini dell'evento, per le quali ringraziamo lo staff della ICW)