A day with an Icon #48

A day with an Icon #48


Sono davvero pochi i personaggi d' impatto che lasciano un segno indelebile nel settore cui appartengono. Che sia questo il mondo dell' intrattenimento, dello sport o altro genere, sono celebrità che si caratterizzano per due qualità innate: carisma e presenza scenica. Ebbene, nella gigantesca wrestling industry, Sting scala le prime posizioni. Un wrestler che mi ha colpito sin da subito, con il suo facepainting e le sue abilità nel quadrato, nel lontano 1999 quando per la prima volta vedi un incontro della WCW su Italia Uno. All' epoca ero ancora un infante e non potevo minimamente immaginare l' impatto culturale che Sting avrebbe avuto nel periodo noto come “Monday Night Wars”. Fortunatamente i dvd vari ed il servizio 24/7 hanno saputo colmare appieno le mie lacune.

Ma bando alle ciance, veniamo alla vera natura di questo articolo. Vorrei rendervi partecipi, seppure in forma scritta, di una grande esperienza che ho potuto vivere nella giornata di lunedi 5 ottobre, in quel di Londra. Un meet and greet con Sting in persona, seguito da una sessione di Q and A, organizzato dai ragazzi scozzesi del podcast “Inside the Ropes”, reduci di aver portato in passato, gente del calibro di DDP, Sunny, Jim Cornette e l' NWO, in Inghilterra. L' incontro si è tenuto al Lyric Theatre, nei pressi di Piccadily Circus e, dopo due ore di lunga coda, finalmente Sting si è concesso a noi fan, in ring attire completo e con volto dipinto, per scattare foto e firmare autografi. Io, semplicemente, lo ringrazio per tutto quello che ha fatto e gli spiego di essere giunto dall' Italia per incontrarlo. Lui a sua volta mi ringrazia, scambia quattro chiacchiere con me e saluta i suoi fan italiani. Dopo questa breve ma intensa esperienza, è tutto pronto per la sessione di Q and A che si tiene alle 19:30. I ragazzi del podcast fano il loro ingresso sul palco e dopo aver pubblicizzato il loro podcast, ci avvisano che a salire sul palco non sarà Sting il wrestler bensì Steve Borden quindi non ci sarà kayfabe e gli si potrà chiedere qualsiasi cosa in maniera informale, invitandoci a goderci lo show.

https://www.youtube.com/v/C4wpAQHZPhI

Dopo un' entrata alquanto scenografica, Sting si gode gli applausi del pubblico e si appresta a sedersi, dando inizio ad una vera e propria chiacchierata amichevole con tutti i fan presenti, della durata di 70 minuti circa. I ragazzi del podcast cercano di rompere il ghiaccio chiedendogli se mai affronterà Undertaker a WM e Sting, in maniera ironica, risponde che questa domanda è davvero intelligente e che non gli è mai stata chiesta prima d' ora. Come preannunciato ad inizio show, il Q and A coprirà l' intero arco della sua carriera, dagli albori sino al suo match contro Seth Rollins, valevole per il WWE title, in quel di Night of Champions.

https://www.youtube.com/v/IH9wC5ZY1J4

Per cominciare, viene mostrato un bellissimo video che ripercorre le fasi più importanti di Sting in WCW, dalla versione Surfer biondo platinato, la vittoria contro Flair nel '90, la lenta e inesorabile trasformazione nella gimmick del corvo e la chiusura della compagnia nel 2001. Sting risponde ai quesiti vari che gli vengono posti, partendo da un emozionante tributo al compianto Ultimate Warrior e ricordando le intense sessioni di allenamento svolte con lui ed il tag team dei Blade Runners. Gli viene chiesto quale sia il suo incontro preferito di questo periodo e lui risponde, a colpo sicuro, l' incontro con Ric Flair in quel di Clash of the Champions. Un match costruito benissimo, che non solo gli è valso il primo titolo mondiale in carriera ma lo ha reso una star agli occhi dei tifosi e degli addetti ai lavori. Non finirà mai di ringraziare Ric per tutti gli insegnamentii ed i consigli impartiti. Sting ci rivela un aneddoto interessante: l' idea di truccarsi il volto come il corvo nell' omonimo film di Brandon Lee, gli era stata inculcata da Scott Hall e poi approvata, nel backstage di una puntata di Nitro, da Bischoff. Ritiene che questa sua evoluzione era indispensabile affinchè il suo personaggio non divenisse stantio ed è contento di tutta la sua run contro l' NWO. Un fan gli chiede di parlare del match contro Hogan a Starrcade '97 e del finale controverso che lo ha visto battere il campione in maniera non troppo pulita. Sting risponde dicendo che nel corso degli anni sono state avanzate molte ipotesi a riguardo, e che ancora oggi lui non sa cosa sia realmente successo nel backstage, se Hogan abbia abusato del suo potere o altro. Fatto sta che anche lui è rimasto dispiaciuto del finale poiché il feud era stato costruito in maniera ottimale, per più di un anno, ma ciò non ho minimamente intaccato il suo status. Come ultimo ricordo del periodo alla corte di Atlanta, Sting cita l' ultima puntata andata in onda a Panama City nel 2001. Si ritiene onorato di aver potuto affrontare Flair nell' ultimo match televisivo della compagnia poiché l' ha vista come la giusta chiusura di un cerchio e rivela di aver pianto molto, all' interno del backstage, al termine della serata. Cosi come tutti gli altri suoi colleghi era preoccupato del suo futuro lavorativo e sapeva di non poter approdare in WWE per via di motivi contrattuali imposti da Ted Turner e la sua azienda, costringendolo a restare a casa per altri due anni, senza fare nulla, ma venendo in ogni caso pagato.

https://www.youtube.com/v/jaQ4GlCTRGM

Passiamo poi ad un altro argomento caldo della serata, la sua run di otto anni in TNA. Un periodo ricco di cambiamenti strutturali che lo ha portato ad essere face, heel, leader della Main Event Mafia, Joker Sting e lo ha fatto rivaleggiare con tutti i più grandi della Compagnia. Steve rivela di essere ancora in buoni rapporti con Jeff Jarrett, la causa scatenante del suo approdo alla compagnia di Orlando. Gli piaceva il suo progetto, quello di creare una federazione giovane ed alternativa, aiutando le stelle del futuro. Il suo avversario preferito è stato Angle e definisce la MEM una stable geniale ma anche ragazzi come Aj Styles, Christian e Jeff Hardy sono stati fenomenali. La TNA ha sempre avuto un roster di tutto rispetto ed un livello qualitativo molto alto, afferma Sting, purtroppo poi le cose sono andate a peggiorare a causa di divergenze nel booking team ma su questo non si è voluto soffermare. A proposito di Hardy, un fan coglie la palla al balzo e gli domanda del celeberrimo, in maniera negativa, però, incontro di Victory Road 2011. Sting afferma di ricordare con dispiacere quella serata e sapeva che qualcosa non quadrava, nel momento in cui Hardy mise piede sul ring. Ebner gli comunicò di terminare il match nel breve tempo e cosi fu, dopo una Scorpion DeathDrop eseguita in maniera grossolana. La ritiene una delle pagine più buie ed imbarazzanti della TNA ma Hardy è riuscito, in seguito, a riscattarsi ed a farsi perdonare per gli errori commessi, ritrovando in lui il rispetto perduto. Tutti commettono degli errori, afferma, e tutti hanno diritto ad una seconda chance. Un fan gli chiede cosa ne pensa della TNA attuale, ormai sempre più simile ad una scialuppa alla deriva senza capitano. Sting gli risponde dicendo di non conoscere quello che sta accadendo e di non essere rimasto in contatto con nessuno, a seguito della sua dipartita, ma che gli dispiace per i lottatori presenti che meriterebbero più del dovuto. In ogni caso invita i veri fan a supportarli, anche in questi momenti difficili, e a non odiarli come orami capita sempre piu di rado. Il business ha bisogno di competizione, più federazioni ci sono, meglio è per il circuito in generale.

https://www.youtube.com/v/j4RkR3scwfw

La serata sta per volgere al termine ed arriviamo a parlare di un momento che in pochi si sarebbero mai aspettati, forse nessuno: il debutto di Sting in WWE. Steve rivela che tutto il processo è partito dal promo di lancio di WWE 2K15, che ha avuto una risposta mostruosa. I fan erano scalmanati e volevano vedermi combattere, per la prima volta in assoluto. Capìì che era diventata un' occasione irrepetibile e dopo alcune negoziazioni con HHH ed una visita agli headquarters di Stamford, ho firmato il mio primo contratto con loro. Una presenza al comicon di San Diego e poi il debutto ufficiale alle Survivor Series per dare inizio ad una faida contro lo stesso HHH. Un fan gli chiede come sia stato lavorare con lui e perché abbia accettato di perdere a WM e Sting, in maniera diplomatica, gli risponde che voleva semplicemente combattere in un grande palcoscenico, per la prima volta in assoluto, e che siccome pensava sarebbe stato il suo ultimo match, era giusto lasciare con una sconfitta. Inoltre tutti hanno apprezzato il match perché è stato un vero e proprio angle “old school”, con l' intervento della DX e dell' NWO, che ha posto una chiusura definitiva alla Monday Night War, e lui è rimasto contento di tutto ciò. Parla poi del suo rapporto con Vince, definendolo un grande stratega ed opportunista ma in senso positivo. Lui sa come fare soldi, afferma, ed è per questo che ha creato un monopolio del genere. Non ho avuto problemi di alcun tipo con lui, al mio arrivo, e mi ha subito confermato il controllo creativo del mio personaggio. Un fan gli chiede perché non abbia mantenuto la sua theme d' ingresso storico, a suo avviso molto più di impatto, a favore di questa nuova sigla non molto piacevole. Sting ride e scherza dicendo che avrebbe rivoluto “Seek and Destroy” ma la WWE non voleva pagare i diritti ai Metallica. In ogni caso ritiene che questa nuova musica si addica al personaggio del Vigilante ed è contenta di come sia riuscita, lodando dunque il lavoro di Johnston, autore di una buona parte delle theme del roster. Prima di concludere questa lunga chiacchierata, Sting spende parole di elogio nei confronti di Rollins, definendolo un ragazzo intelligente e voglioso apprendere, e si ritiene fortunato di aver potuto lavorare con lui. I due ragazzi del podcast gli chiedono se, nonostante l' infortuno, lo potremo mai rivedere sul ring e Sting risponde in maniera schietta: non conosce i tempi tecnici del suo recupero ma spera di poter tornare sul quadrato e di combattere a WM 32 perché ha dei conti in sospeso. Fortunatamente l' infortunio non è stato letale, come riportavano i vari siti, ma deve sottostare al volere del medico che lo tiene in cura. Il suo obiettivo sarebbe quello di combattere un ultimo grande match, ritirarsi ed entrare nella HOF. Il pubblico intona un coro “Undertaker,Undertaker” e Sting risponde con un ironico “Maybe”, per poi ringraziare l' organizzazione, i fan presenti e la città di Londra.

https://www.youtube.com/v/DOoaNPZbpN8

Sono le ore 21 sul tabellino di marcia ed io mi dileguo, pronto per andare in aeroporto e tornare a casa. Un' esperienza soddisfacente e che, nonostante il costo del biglietto elevato (ho dovuto sborsare 75 sterline per il VIP TICKET), rifarei in un istante perché d'altronde capita una sola volta nella vita di incontrare una persona del calibro di Sting. Un grande uomo, dentro e fuori dal ring. In ogni caso vi invito a tenere d' occhio la scena inglese ed a supportare federazioni del calibro di Progress, Rev Pro, Preston City ed Insane, dal momento che il futuro ormai, si sa, è nel wrestling europeo e molti staffer di queste federazioni hanno anche collaborato per la buona riuscita di questo incontro.

Scritto da Luca Carbonaro
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