Piper’s Pit #33 – MA CHE MUSICA MAESTRO!

Bentornati all'appuntamento mensile con il “Piper's Pit”! E oggi accendete il vostro stereo a tutto volume che parleremo di musica.


Il wrestling è fatto ovviamente di lottato, di storie scritte bene (o male…), ma quanta importanza risiede in una ottima musica d'ingresso? Se il lottatore è scarso o non minimamente carismatico, ovviamente anche un'ottima musica d'ingresso può fare molto poco, ma, fateci caso, spesso i lottatori più epici e carismatici della storia del nostro amato sport spettacolo ce li ricordiamo anche per una straordinaria musica che li accompagnava sul ring. Ancora oggi chi non sobbalza sulla sedia non appena sente “Real American” di Hulk Hogan? La musica perfetta per il personaggio perfetto per gli anni '80. E vogliamo parlare dei rintocchi a morto delle campane che annunciano l'arrivo di The Undertaker? Non sono nemmeno una vera e propria musica, ma fin dal primo giorno abbiamo iniziato a capire che avrebbero presagito ogni volta qualcosa di mitico. E Ric Flair? Poteva adattarsi al suo personaggio qualcosa più di “Also Sprach Zarathustra”, che tra l'altro è stata resa immortale anche dal film “2001: Odissea nello Spazio”? Del resto “The Nature Boy” è davvero un personaggio che sembra uscito da un film di Stanley Kubrick, sul ring e nella vita!
Nel nostro viaggio musicale verso il ring possiamo non citare CM Punk? “Cult of Personality” è stupenda, ma personalmente io vado matto per “This fire burns”, che utilizzava ai tempi dell'OVW. E quanto si adattava al personaggio di Mr. Perfect l'intro che ce lo accompagnava? Dava un'aura di perfezione che solo “Pomp and Circumstance” di “Macho Man” Randy Savage può superare. Ogni volta che la sentivo mi sembrava di assistere ad un evento da reali britannici. Spesso le canzoni infatti sembrano cucirsi addosso ai personaggi, come nel caso di “Gimme back my bullets” dei Lynyrd Skynyrd dei Briscoe Brothers.
Passando ad un altro caso di canzone immortale non possiamo non citare “The Game” dei Motorhead per HHH. L'atleta poi era talmente amico del frontman Lemmy da parlare commosso al suo funerale. Chris Jericho, che tra l'altro è anche un affermato cantante, ha avuto diverse grandi musiche d'entrata, ma per me la migliore resta non scritta da lui, vale a dire “Break down the walls”.
E vogliamo parlare della canzone che usavano i Road Warriors in NWA? Puoi mai perdere quando entri con “Iron Man” dei Black Sabbath? E “Break it down” della DX? Talmente bella che in tanti ancora pensano sia un pezzo dei Rage Against The Machine!
Non sono mai stato un fan del personaggio di John Cena (salvo ora sentirne nostalgia), ma quanto è esaltante l'intro di “My time is now”, che tra l'altro è proprio cantata dallo stesso Cena? È innegabile che abbia aggiunto quel quid in più per renderlo tremendamente over.
Passiamo un attimo alla ECW: “Come out and play” degli Offspring per Raven, “Walk” dei Pantera per Rob Van Dam ed “Enter Sandman” dei Metallica per The Sandman. Faccio fatica a trovare qualcosa di più esaltante di questo trittico di canzoni abbinate ad un'entrata sul ring.
Ricordate la musica d'ingresso di Ted Dibiase? Probabilmente no, perchè fa schifo. Ma inizia con la sardonica risata del “Million Dollar Man” ed allora diventa immortale. Quando i particolari fanno la differenza. Come nel vetro che si infrange per ricordarci che sta per arrivare Stone Cold Steve Austin.
E se vogliamo andare sul sicuro, come non ascoltare “Free Bird” dei Lynyrd Skynyrd per i Fabulous Freebirds, oppure “Bad Reputation” di Joan Jett per Ronda Rousey?
Tornando ai mostri sacri dobbiamo citare “No chance in the hell” di Vince McMahon e “Sexy Boy” di Shawn Michaels.
E voglio concludere questo viaggio musicale con le mie due personali musiche preferite originali (vale a dire non canzoni già esistenti), una del passato e una del presente: “Unstable” per The Ultimate Warrior e “Glorious” per Bobby Roode.
Ovviamente il mio invito finale è quello di andare a riascoltarvele tutte!
“I have wined and dined with kings and queens and I've slept in alleys and dined on pork and beans.”

Roberto Johnny Bresso
Roberto Johnny Bresso
Appassionato di calcio, golf, musica e sottoculture, seguo il wrestling dagli anni '80. Sull'argomento ho pubblicato il libro "Storie dalla terza corda".
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