Piper’s Pit #27 – THE AMERICAN FAMILY

Bentornati all'appuntamento mensile con Hot Rod!, la rubrica che esplora il lato più popolare del mondo del wrestling. E oggi parliamo della famiglia più pop in assoluto, la famiglia del Sogno Americano, i Rhodes!
Dusty Rhodes, il capostipite della famiglia, nasce ad Austin, in Texas, il 12 ottobre 1945, con il nome di Virgil Riley Runnels Jr. Dopo aver praticato al college basket e football tenta la carriera professionistica proprio nel football, ma non riesce ad emergere. In seguito alla lettura di una trafiletto su un giornale, anche se non aveva alcuna esperienza specifica nel campo, decide nel 1967 di intraprendere la carriera nel wrestling, dove viene presentato come Dusty Runnels. Combatte molto tra Texas e Kansas, fino a che forma un tag team heel insieme a Dick Murdoch; il duo diviene noto come The Texas Outlaws e riscuote un certo successo a livello nazionale e internazionale.
E' pero in NWA nel 1974 che diviene un vero e proprio eroe nazionale, quando passa tra le file dei face ed inizia a riferirsi sé come The American Dream. Il suo fisico non era certo quello di un grande atleta, ma la sua personalità, il suo carisma e la straordinaria abilità al microfono fecero immediatamente breccia nei cuori dei tifosi.
Nel 1985 iniziò a lavorare anche come booker per la Jim Crockett Promotions e proprio a quell'anno risale il suo promo più celebre, vale a dire Hard Times (Tempi Duri). Nel preparare il main event di Starrcade '85 contro Ric Flair Dusty si rivolge direttamente alla nazione e, in particolar modo, alla classe lavoratrice, ai disoccupati e, in generale, a coloro che vivevano il lato più duro e amaro del sogno americano. Gli americani si innamorano perdutamente di lui, sentendosi rappresentati da qualcuno che sentivano davvero come affine. Come booker Rhodes fu molto apprezzato, creando parecchie gimmick e tipologie di incontri inediti prima, oltre a conquistare in tre occasioni l'NWA World Heavyweight Championship. Venne però licenziato nel 1988 quando trasgredì al divieto di mostrare sangue in tv e nel 1989 passò alla storica rivale WWF. In WWF però non ebbe affatto il successo che avrebbe meritato, perché il suo personaggio divenne presto comedy, quasi al limite del ridicolo. Non è ben chiaro però se questo flop fu voluto da Vince McMahon, che spesso ha la pessima abitudine di demolire i personaggi giunti dalla concorrenza, visto che, a posteriori, lo stesso Rhodes ammise che il personaggio del Common Man, con tanto di assurdo costume nero a pois gialli, fu voluto proprio da lui e non da Vince.
Nel 1991 fece ritorno in WCW, per combattere sporadicamente e per dedicarsi alla nuova carriera di commentatore e telecronista. Fece anche una breve comparsata in ECW, prima dell'ennesimo ritorno in WCW, dove rimase fino alla chiusura della compagnia. Si dedicò poi al circuito indipendente, prima di tornare a lavorare come booker in TNA, dal 2003 al 2005.
Finalmente nel 2005 il ritorno in WWE, dove divenne uno degli autori di punta, fino a diventare l'head writer e direttore creativo di NXT, programma che diede nuova linfa vitale non solo alla WWE, ma anche a tutto il mondo del wrestling. Nel 2007 è stato introdotto dai figli Dustin e Cody nella WWE Hall of Fame. E' morto il 10 giugno 2015 all'età di 69 anni.
Ma la sua dinastia non è morta certo con lui: abbiamo appena citato i suoi due figli, i quali hanno entrambi seguito le orme paterne.
Dustin Patrick Runnels ha iniziato a combattere nel 1988, raggiungendo presto il padre nella WCW, dove iniziò a farsi conoscere come Dustin Rhodes. A parte un breve stint in WWF tra il 1990 ed il 1991, vi rimarrà fino al 1995, quando compie il definitivo salto nella compagnia di Stamford. Qui abbraccerà il personaggio di Goldust ed il suo caratteristico outlook dorato. Questo personaggio lo renderà famoso in tutto il mondo, ma gli impedirà di poter essere mai davvero un main eventer. A parte un ritorno in WCW ed una fugace apparizione in TNA Goldust rappresenterà la vita del maggiore dei fratelli Rhodes fino al 2019, quando raggiungerà il fratello nel neonato ed ambizioso progetto dell'AEW. E i due daranno vita, durante All or Nothing, ad un meraviglioso incontro che ci ha dimostrato che Dustin ci sa ancora fare eccome sul ring.
E chiudiamo la nostra panoramica sulla famiglia Rhodes proprio con Cody Garrett Runnels, meglio conosciuto come Cody Rhodes. Inizia a lottare nel 2006 nella OVW, il territorio di sviluppo della WWE. Debutta nel roster principale nel 2007 e vi rimane con alterne fortune fino al 2016. Il suo punto più alto è sicuramente il periodo a fianco di Randy Orton nella Legacy, mentre quello più basso è quando interpreta Stardust, una sorta di brutta copia del fratello Goldust.
Nel 2016, stanco di come veniva bookato a Stamford, diventa un wrestler indipendente, lottando in TNA, ROH, NJPW e NWA, nella quale diviene campione assoluto durante l'evento All In, organizzato quasi per gioco e per scommessa insieme agli Young Bucks. Proprio il successo di All In lo stimola, in compagnia proprio dei fratelli Jackson e della moglie Brandi, a creare una propria federazione, grazie ai soldi della famiglia Khan. Prende così forma l'AEW, un prodotto nato per caso che sta facendo parlare i fans di wrestling di tutto il mondo.
La famiglia Rhodes ha finalmente realizzato pienamente il sogno americano. Saprà ora portarlo ad un livello successivo? Non vediamo l'ora di scoprirlo.
Appuntamento al mese prossimo!
I have wined and dined with kings and queens and I've slept in alleys and dined on pork and beans.