The Other Side #61 – MENAGE A TROIS

MENAGE A TROIS


E' raro trovare un giorno in cui il wrestling venga offerto, a noi spettatori, in maniera così ampia e variegata. Ma il 31 Agosto, è successo proprio questo con ben tre eventi, offerti dalle tre compagnie che più spesso sono sulla bocca di ogni appassionato: WWE, AEW e NJPW. Tre eventi nella stessa era che, quasi forzatamente portano ad un confronto, giusto o sbagliato specialmente nel modo e nel contesto. Se il wrestling web, nella sua maggioranza si interroga su quale dei tre sia stato l'evento migliore, l'Other Side cerca di fornire una chiave di lettura che vada oltre al “Mi piace A e B e C hanno fatto schifo”.

NXT UK TAKEOVER CARDIFF

Siamo sinceri. E' uno show della WWE? Ni o forse, ma il nome che spicca è NXT, non WWE Clash of Champions o qualche altro PPV. Ma ai piani alti di Stamford, han pensato che creare un PPV, del loro show meno seguito potesse togliere fan alla NJPW e alla AEW. Probabilmente l'avrà anche fatto, ma è abbastanza bambinesco da parte della WWE mettere un proprio show lo stesso giorno giusto per far capire chi è il maschio dominante dei tre. Ce n'era bisogno? No, ma se davvero un po' di competizione è quello che serve per far produrre show di qualità alla compagnia di McMahon ben venga, non mi stancherò mai di ripeterlo. Ma quello su cui voglio puntare è che stiamo parlando di NXT, il brand che strizza l'occhio palesemente ad un prodotto indie, un prodotto più semplice e lineare nelle proprie storyline e che gode di maggior libertà creativa rispetto al Main Roster. Avremmo avuto un Bate VS WALTER ugualmente epico se Vince avesse bookato il match? La risposta la sapete anche voi. “Ti piace vincere facile?”. Questa sarebbe la domanda da porre. Parliamo dei protagonisti: Bate, Toni Storm, Kay Lee Ray, WALTER, Mandrews, Morgan Webster, Noam Dar, gente che è nata nella scena inglese e si è creata un seguito in quel territorio. Se paragoniamo uno show della PROGRESS rispetto allo show di Cardiff io faccio fatica a trovare una qualsivoglia differenza nello spettacolo offerto o nei maggiori protagonisti. Sicuramente piace, ma non c'è nulla di originale, tuttavia centra benissimo il suo scopo: offrire un prodotto che ad un pubblico britannico possa piacere.

L'arena di Cardiff sembrava veramente spoglia e spartana rispetto ai fasti della Winter Garden Arena e un Last Man Standing privo di qualsivoglia emozione ha letteralmente spento l'euforia del pubblico dopo che Mandrews e Webster hanno conquistato le cinture di coppia. E' chiaro che un match di questo tipo debba presupporre un certo uso di armi e oggetti, ma sembrava che Mastiff e Coffey stessero mettendo in scena una lista di “spot” prestabiliti che non hanno generato nessun momentum fino alla conclusione che ha comunque lasciato il pubblico piuttosto freddo. Tutto fumo e poco arrosto. Mi dispiace anche che KLR e Toni non siano riuscite a generare una reazione adeguata, la vittoria della scozzese mette fine ai 231 giorni di regno della Storm e ora davanti a lei c'è la dura missione di mettersi in spalla la divisione del brand specie se anche Toni farà una visita ad NXT come la Ripley.

“Are you watching Vince?” non cantavano una frase del genere durante il match tra Cesaro e Dragunov? Sappiamo tutti come l'elvetico sia uno dei talenti maggiormente sprecati nel main roster e il match a Cardiff dimostra come Cesaro sarebbe un'aggiunta eccelsa ad NXT UK visto la presenza di un tale Ohno e chi conosce la storia tra i due sa a cosa mi riferisco in particolare. Cesaro è stato messo solo per innalzare lo star power generale, finito lo show se ne torna a RAW a jobbare al primo che passa quando ha la fortuna di apparire. Bate Vs WALTER è un capolavoro di Main Event. Match perfetto dall'inizio alla fine, in molti puntano a Velveteen Dream come il giovane più promettente in casa WWE ma Mr Bigstrongboi lo batte su tutta la linea in ogni campo. Prendete il concept di Davide VS Golia e poi gettatelo fuori dalla finestra. Nonostante una differenza fisica disarmante Bate mostra una forza da vero Golia controbattendo alla potenza di Walter per gran parte del match fino a capitolare dopo una resistenza eroica. Un estraneo che li vede per la prima volta non ho dubbi che lo definirà un grande match. Lo è non fraintendetemi, ma la PROGRESS ha proposto una versione ancora migliore di uno scontro tra loro due e lo sottolineo ancora: il prodotto di NXT UK è enormemente differente da quello del main roster.

AEW ALL OUT

Fan: “All Out non regge il paragone con TakeOver … buuh All Out che merda”.

Più o meno questo era il commento che ho trovato il giorno dopo ALL OUT. Odio i paragoni, specie quando sono completamente insensati come questo. Un giornalista come Meltzer deve farli, è il suo lavoro, ma un'opinione autorevole come la sua finisce per influenzare la maggior parte degli utenti. “La AEW farà guerra alla WWE … la WWE risponde alla AEW con TakeOver Cardiff”. E' davvero una guerra quando un colosso ti mette contro il suo … ehm quarto o quinto roster per importanza? E' davvero una guerra quando un esercito affronta un plotone di almeno pari valore ignaro che ci sono almeno altre cinque guarnigioni molto più numerose ad aspettarlo? Parlare di guerra genera buzz, rilevanza e fa vendere copia ma si parla di qualcosa che non esiste e non ci dovrebbe essere a priori. La AEW questo lo sa, la WWE invece è talmente insicura che deve ribadire ogni volta che sia lei la più forte.

Partiamo dal presupposto che ALL OUT aveva due grossi deficit: l'assenza forzata di Moxley e di hype. Certo qualche sognatore paventava il ritorno di CM PUNK in quel di Chicago e magari la sua assenza ha inciso sull'opinione generale dello show, tuttavia ALL OUT è stato uno show solido che dimostra che l'AEW sa benissimo dove deve andare al contrario dei pezzi grossi di Stamford. Le pecche ci sono: la mancanza di un vero e proprio colpo di scena, un eccessivo minutaggio di alcuni match e alcuni personaggi ancora poco presentati al grande pubblico come i Dark Order. I Best Friends sono abbastanza conosciuti, ma non si sa nulla di chi siano Evil Uno e Grayson e del perché si portino a bordo ring una decina di personaggi vestiti da schiavetti sessuali.

Capisco che ci siano esigenze di copione da seguire ma era necessario davvero portare Pharaoh sullo stage durante i pyros? Il povero cane di Cody era terrorizzato a giusta ragione ed è stato trascinato a bordo ring quasi a forza. Roba superflua visto che il match tra Cody e Spears è andato ben oltre alle aspettative anche grazie ad un imponente richiamo al passato nella forma di Tully Blanchard e Arn Anderson. ALL OUT lascia comunque tanti spunti interessanti su cui la compagnia dovrebbe tener conto: Luchasaurus, il big man con la maschera da dinosauro ha l'indiscusso appoggio del pubblico qualunque cosa faccia, Havoc, Janela e Allin possono dare una vetrina importante al wrestling hardcore, pazzesco il loro three way dance ricco di spot assurdi ed originali per chi non è familiare con il loro stile, con l'arrivo dei LAX l'imminente torneo per l'assegnazione delle cinture può contare su un altro team di assoluto prestigio: Bucks, Private Party, Best Friends, Evans e Angelico, Dark Order, Lucha Bros, LAX … spero che i Revival stiano prendendo nota.

Ma cosa non è proprio andata giù alla maggioranza di Internet … la sconfitta di Omega. A voler guardare le statistiche è vero che il buon Kenny non è partito bene in AEW, tutti si aspettano da lui il gran match e una performance da ricordare da vero “Ace” della federazione. Uso “Ace” non a caso perché quando Kenny lasciò la NJPW il suo status era paragonabile a quello di un Dio. Se i dirigenti avessero voluto dare continuità a tutto ciò a quest'ora avremmo Kenny campione con uno status inarrivabile per tutto il roster. Non vi ricorda qualcuno in WWE? Al momento Omega sta venendo “sacrificato” per creare altri ace in AEW con uno status importante. Si sta mostrando per una volta coraggio … quanto abbiamo aspettato per vedere una sconfitta pulita di Lesnar? Qui invece Omega sta elevando gente che merita uno status importante: PAC, Moxley, Jericho (solamente per l'eta che ha). Omega si riprenderà tutto con gli interessi e sarà epico, ma quando accadrà avrà la fila di avversari con tutte le carte in regola per batterlo.

Y2J come sempre è un personaggio polarizzante in grado di dividere le masse. Il Main Event avrebbe giovato di una durata minore, ormai il copione che ogni match di chiusura debba essere drammatico e lungo sta venendo abusata, ma rimane un match assolutamente dignitoso disputato da parte di entrambi. Si grida però allo scandalo “Y2J è vecchio … una compagnia rivoluzionaria ha Chris Jericho come campione”. Son dell'idea che quando si pone una critica bisogna analizzare il contesto in cui viene fatta: “E' più giusto fare campione Page, 28 anni, ROH Television Champion, sconosciuto alla maggioranza del pubblico con tutto il tempo per maturare ed emergere oppure Chris Jericho, 48 anni, palmares sconfinato, rockstar di fama internazionale, leggenda del business e conosciuto dal pubblico mainstream considerato l'imminente partenza dello show su TNT? “.

NJPW ROYAL QUEST

Royal Quest ha avuto diversi tagli e costi molto contenuti tanto che hanno inficiato sull'audio e sulla qualità dell'immagine trasmessa specialmente per chi seguiva lo show su Fite.tv. Problemi tecnici che hanno oscurato il solito ed ottimo lavoro che svolgono i cameraman nel riprendere un match della compagnia.

Quando ci si mette la sfortuna … KENTA VS ISHII era uno dei match che più attirava della card specie dopo il magistrale turn heel con annesso inserimento nel Bullet Club dell'ex “Ace” della Noah. L'intervento di Shibata e il conseguente beatdown ai danni di “The Wrestler” hanno portato a KENTA un heat colossale visti i legami che ha con Shibata e la carriera che ha avuto quest'ultimo. Il match tra Kenta e Ishii è partito nel migliore dei modi, un Ishii che mette in mostra la solita tenacia ed un KENTA che non è da meno ma che nel frattempo mostra tutta quell'arroganza che lo porta ad essere un emarginato dalla stessa NJPW e dalla NOAH tempo ancora addietro. Il pubblico della NOAH non gli perdona l'avventura in WWE, in NJPW non ha mai riscosso un gran apprezzamento essendo un ex NOAH e WWE e quindi Kenta nel Bullet Club, una stable di emarginati a loro volta è assolutamente perfetta. Dopo però una Brainbuster di Ishii, Kenta sembrava parecchio confuso ed intontito tanto che son dovute seguire diverse interferenze di Tama Tonga e Tanga Loa per permettere al loro compagno di vincere, forse più di quelle concordate. Magari è solo un'impressione ma in quei momenti il momentum del match è sceso … troppo. Un vero peccato.

Chi entra nel BC come Kenta c'è invece un Eagles che ne esce raggiungendo l'amico Ospreay nel Chaos. Eagles fa il percorso inverso, messo troppo in ombra da El Phantasmo e Ishimori si ribella ai due e trova in Ospreay un prezioso alleato con cui darà battaglia ai due in futuro per cinture di coppia jr. Pazzesca la double Spanish Fly su Ishimori, un gesto atletico veramente fenomenale. A Royal Quest poi ha preso sempre più piede la rivalità tra Jay White e Naito. E finalmente direi … Naito con la cintura latitava paurosamente di avversari e Jay White è l'avversario giusto per ridare alla cintura l'attenzione che merita. Mi piace inoltre che la compagnia abbia messo contro due lottatori dagli atteggiamenti spiccatamente heel anche se Naito è molto più un fan favorite di White. Può sembrare un declassamento per il neozelandese ma gli scambi che i due hanno sia verbalmente che negli incroci sul ring mi fanno ben sperare per il match che si terrà a Destruction. Entrambi vogliono diventare dual champion, da diverso tempo questo proposito sta diventando ricorrente in diversi wrestler tra cui lo stesso Ibushi vincitore del G1. Chissà se qualcosa di grosso non stia bollendo in pentola.

Non servo certo io a dirvi quanto Tanahashi sia una leggenda vivente nel ring. Il suo match con Sabre ne è la prova, se mai fosse necessario, di come Tana sia in grado di giocare col pubblico in maniera quasi eroica. E' certamente inusuale che Tana non abbia il supporto del pubblico, ma a Royal Quest era Sabre ad essere tifato nonostante si stesse comportando da sadico heel arrogante, campo in cui il britannico eccelle solitamente. Tanahashi è riuscito non solo a portare dalla sua parte gran parte del pubblico ma anche a vincere il match e il titolo Rev Pro. Piccola soddisfazione per Tanahashi in un periodo opaco per lui, dove dimostra di essere comunque la solita certezza e la chimica che dimostra di avere con Sabre aggiunge la ciliegina sulla torta.

Altro uomo per cui gli elogi si sprecano è Minoru Suzuki. Dopo aver vissuto l'ultimo G1 dalla panchina MISU ricompare nel giorno finale prendendo di mira Okada arrivando a questo match in cui il leader della Suzuki Gun mette in scena una vera enciclopedia di tortura ai danni del Rainmaker. Come Suzuki sia in grado di raccontare in ogni suo movimento il sadismo, la pazzia, la volontà di far soffrire l'avversario è qualcosa davvero di straordinario. Esemplare il momento in cui Suzuki demolisce Okada a suon di schiaffi e forearm … cattiveria allo stato puro. Tuttavia Suzuki non riesce a mettere il punto col Gotch Piledriver e Okada si prende la vittoria prima di trovarsi poi davanti il suo prossimo avversario Sanada.

Chiudo questo editoriale con questa tripla analisi cercando di mettere in luce come molto spesso le critiche non siano fatte in maniera oggettiva ma in base ai propri gusti personali. Gusti personali che non corrispondono a verità assoluta. Può piacere ALL OUT, ma ha le sue pecche, può piacere TakeOver ma anche lui ha avuto dei momenti assolutamente criticabili. Metterli sullo stesso livello come si è solito fare? Impossibile perché partono da due livelli e contesti differenti per obiettivi, mezzi, gestione e presentazione del prodotto. Poi è chiaro che la discussione nasce appunto da una differenza di vedute, ma se questa deve essere “costruttiva” allora bisogna andare oltre il semplice gusto personale e capire esattamente di cosa si sta parlando in relazione ad altro.

Io vi ringrazio, specie per essere arrivati in fondo a questo lungo editoriale e vi do appuntamento al prossimo numero dell'Other Side. Ciao da Captain Phenomenal1.

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