The Other Side #56 – Restore The Honor

The Other Side

RESTORE THE HONOR


C'era una volta … tanto tempo fa una compagnia poco conosciuta che è stata il trampolino di lancio per tanti grandi talenti mainstream di oggi: Aj Styles, Adam Cole, Kyle O'Reilly, Daniel Bryan, Samoa Joe e la lista può continuare a lungo. In questa magico regno, i giovani wrestler avevano una loro visibilità e tutto il tempo per allenarsi a diventare grandi leggende del futuro lasciando dietro di loro un marchio indelebile tra cui ricordo valenti cavalieri come El Generico e Kevin Steen. Il nome di questo regno incantato era Ring of Honor.

Lo sapete, non è mia abitudine parlare della ROH, ma c'è un motivo alla base di tutto ciò. Guardando il G1 Supercard andato in scena durante la Wrestlemania Week ho avuto la sensazione di osservare una compagnia che ha perso la sua identità diventando poco più che l'ombra di sé stessa. Non è stato un brutto evento, anzi se volete del buon wrestling senza impegno, il G1 Supercard è ciò che fa per voi … anche se nel giro di una settimana vi scorderete ciò che avete visto.

E mi duole dire una cosa del genere, perché tempo fa seguivo la ROH ma vuoi per impegni vari, vuoi per l'accavallarsi di show su show ho perso progressivamente interesse. Non che la ROH abbia fatto molto per riconquistarselo questo va detto, tuttavia è triste vedere come in un intero evento andando ad analizzarlo a fondo il contributo suo sia minimo. Sono consapevole che lo scenario è cambiato, dieci anni fa la WWE non cannibalizzava il mercato, non c'era la AEW e la TNA era l'unica contender del ruolo di seconda promotrice di Wrestling in America ma mi sembra che non ci sia stato alcun tentativo di rendere la compagnia competitiva in questo nuovo scenario.

Bandido, Haskins, Brody King, Cobb, PCO sono tutte buone firme ma ancora devono integrarsi nel grande puzzle complessivo e volutamente sto escludendo Marty Scurll dalla lista perché noi tutti sappiamo che appena possibile raggiungerà il resto dell'Elite in AEW. Meno male che c'è la NJPW mi verrebbe da dire, il contributo della compagnia nipponica è stato pressoché essenziale per la buona riuscita dell'evento visto che abbiamo avuto la redenzione di Okada tornato campione ai danni di Jay “Switchblade” White, un ottimo Naito VS Ibushi che ha visto la coronazione a nuovo campione intercontinentale della Golden Star e ad un'altra vittoria importante di ZSJ ai danni di Hiroshi Tanahashi.

Anche la ROH, ha avuto i suoi momenti ma permettetemi la domanda indiscreta … Quanto è conosciuto Taven nel panorama del wrestling mondiale? Io credo pochissimo e siete liberi di correggermi se credete il contrario, ma un fan casuale che vede il ladder match e la vittoria di Taven cosa può pensare se non un semplice … Oook? Solo i die hard fan della ROH possono gioire alla vittoria di Taven, uno che si è costruito passo dopo passo in ROH, ma al di fuori del suo piccolo guscio Taven non crea buzz o non crea interesse se non che il più conosciuto Lethal ha perso il titolo o Marty Scurll dell'Elite non ha vinto la cintura. Parlando di buzz credo che la situazione venga spiegata in maniera piuttosto deprimente dal run in durante lo show di Enzo e Big Cass. Come sapete Enzo si era già reso protagonista di una “invasione” durante Summerslam prima di venir cacciato dalla security, secondo i recenti rumors la dirigenza avrebbe voluto ricreare un momento simile per poi decidere a seconda della reazione scatenata sul web se Enzo e Cass sono meritevoli di contratto.

A quanto pare il segmento non è andato come previsto principalmente per colpa di Enzo e Cass che hanno esagerato nel loro run in creando troppa confusione e questo potrebbe avere precluso il loro futuro nella compagnia. Tuttavia credo che, se una compagnia che aveva messo sempre al primo posto la qualità in ring nella sua gestione, deve ricorrere ad Enzo e Cass per far parlare di sé la situazione è piuttosto complicata. Quantomeno dimostra un tentativo sbagliato della ROH di cambiare pelle, perdendo la propria identità maggiormente e la propria nicchia di fan fedeli: Enzo e Cass possono essere buoni innesti sul piano dell'intrattenimento ma ciò non si traduce in automatico in più visualizzazioni sul prodotto. Come per la nascita della Allure, una stable formata da Angelina Love, Velvet Sky e Mandy Leon, c'era davvero bisogno in ROH di una versione aggiornata delle Beautiful People?

Ripeto … è triste. Il materiale umano c'è, non è eccezionale ma ci si può lavorare ma manca veramente una scrittura efficace a fare da collante. Jeff Cobb ha disputato un ottimo opener con Will Ospreay ma in quanti sanno che Cobb è il Matanza di Lucha Underground oppure come lui sia inserito nelle dinamiche del roster? Il fatto di mettere anche ogni cintura in palio è a priori interessante ma è stato spiegato? Onore alla NJPW per voler mantenere la collaborazione con la ROH ma siamo sicuri che una volta presa piede in maniera preponderante la AEW, Meiji e soci non decidano di cambiare? Non parlo solo di quest'occasione ma in linea generale in ogni evento misto la NJPW ne è sempre uscita come la compagnia debole e ciò non è esattamente quello che io intendo per collaborazione … alla pari.

Ora io non so cosa succederà nel prossimo futuro, ma da quello che mi sembra di scorgere all'orizzonte la ROH ha iniziato solo da poco a rinnovarsi pur rimanendo sempre racchiusa nella sua bolla fatta di pochi eletti. Mi sembra tuttavia chiaro che è la ROH ad aver più bisogno della NJPW che del contrario e temo seriamente, se questa alleanza in futuro dovesse sciogliersi, per il futuro della compagnia americana. Impact ha iniziato già da tempo questo processo compiendo innumerevoli errori, ma quantomeno sembra abbiano trovato una propria identità creando settimana dopo settimana un prodotto guardabile ma che non brilla di originalità … eh no l'Underworld è solo copiare alcuni concept di Lucha Underground.

Impact sembra giusto più avanti nel percorso, ma insieme alla ROH hanno ancora molta strada da fare se vogliono difendere il proprio posto all'interno del panorama del wrestling moderno. “Be Different” è il mantra che continuano a ripeterci quasi ossessivamente in quasi tutti gli ambiti della nostra vita, a cui in questo caso vorrei anche aggiungere: senza perdere di vista i propri obiettivi in base alla dimensione che si vuole raggiungere. E' continuo a dire che è triste vedere adesso a che punto è arrivata la ROH dopo un passato glorioso capace di andare avanti con le proprie forze per anni riuscendo allo stesso tempo a lanciare i talenti che oggi conosciamo e a valorizzare i nomi nuovi che si affacciavano verso la ribalta.

Magari le mie rimarranno solo le parole di un nostalgico che auspica un ritorno alla ribalta che mai avverrà. In ogni caso spero abbiate gradito questo editoriale, per ora quindi grazie da Captain Phenomenal 1 e appuntamento al prossimo numero dell'Other Side.

Scritto da Luigi Quadri
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