The Other Side #40 – NJPW’S NEW BEGINNING

NJPW NEW BEGINNING


Per questa edizione dell'Other Side ci sarà Captain Phenomenal 1 a parlarvi del primo mese del nuovo anno della Njpw. Passato Wrestle Kingdom 12, la compagnia nipponica promuove il suo primo PPV annuale chiamato appunto New Beginning che, facendo fede, al nome che porta ha dato inizio ad un paio di situazioni interessanti.

TAG TEAM

Nella precedente edizione che ho curato, non ho nascosto che il booking della tag team division della Njpw, si risolva in un pinball delle cinture tra due o più team, ma in questo caso sembra esserci una continuità della rivalità tra i Bucks e i Roppongi 3K. Per chi non lo sapesse, Sho e Yoh hanno perso i titoli a Wrestle Kingdom, per poi riconquistarli sempre ai danni dei fratelli Jackson nella Night 2 di New Beginning in Sapporo. Se guardiamo alla situazione nella divisione dei pesi leggeri, di team veri e propri ci sono solo i Bucks e i Roppongi, tralasciando qualche difesa occasionale con team improvvisati o atleti che sono interessati ad altro non mi stupirei che la rivalità tra i Bucks e i 3K continui per lungo tempo con i Bucks nella inusuale parte dei vecchi leoni pronti a difendere il loro territorio e legacy da i Roppongi 3K ansiosi di affermarsi ed interrompere il dominio dei membri del Bullet Club.

SWITCH OF THE TITLES
Wrestle Kingdom ha visto il debutto di “Switchbalde” nuovo personaggio assegnato a Jay White, Young Lion tornato a casa base dopo il solito percorso formativo in giro per il mondo a cui la Njpw sottopone i suoi prospetti prima di richiamarli a casa base. Il match con Tanahashi è stata la delusione della serata del Dome, vuoi per i numerosi infortuni con cui Tanahashi lottava, vuoi per l'emozione e l'inesperienza del giovane White in un match di alto calibro. Personalmente avevo pronosticato un'affermazione di Switchblade, una sconfitta al suo debutto l'avrei percepita come un prematuro seppellimento del character. Ed è qui che la Njpw, quando vuole, è in grado di scrivere a meraviglia i suoi atleti. Nonostante White abbia palesi limiti, la sera dopo il Kingdom, si è unito ai CHAOS rifiutando un'offerta di Omega di far parte del Bullet Club mettendo KO il leader con la sua Blade Runner. Il suo inserimento nei Chaos non è stato dettato da onore o rispetto verso Okada, tutt'altro, Switchblade ha ammesso candidamente di voler usare i suoi nuovi compagni di stable per battere il Club per poi concentrarsi sul titolo di Okada. Per il momento Jay ha battuto Omega in un bel match dove già si intravedono miglioramenti, quindi nel giro di 2 notti Switchblade non solo ha guadagnato interesse esponenziale sul personaggio ma anche di status cancellando la sconfitta del Dome con la vittoria del US TITLE.

AN OMEGA EXPLOSION
La vittoria di White si collega con Kenny Omega per più motivi. Il personaggio di Kenny si è evoluto dal suo primo ingresso nel Bullet Club dove ammise di averlo fatto per i soldi e la fama incarnando quello stereotipo di gajin che la Njpw è solita mostrare. Già dalla serie di match con Okada, Omega ha iniziato a cambiare gradualmente, azzarderei a dire che sia turnato face o quantomeno tweener … mi spiego meglio. Prima di tutto gli obiettivi per cui Kenny lottava son cambiati: prestigio del titolo, provare di essere il miglior performer attuale sul ring lasciando da parte scorrettezze ed interferenze tipiche dei match del Club. Omega è il gajin che non è di fatto un gajin, è un gajin che combatte con onore e lealtà come fosse un vero giapponese e questo cozza con lo stile del Bullet Club ed in particolare Cody Rhodes. Cody rappresenta lo stereotipo perfetto del gajin americano: molto più personaggio che wrestler, disposto a tutto pur di vincere per avere fama e soldi. Già dal match contro Ibushi si è notata palesemente questa differenza e gli screzi con Ibushi son continuati la sera dopo a New Year Dash portando Omega a prendere le parti del suo ex compagno di team. Dopo il match con White abbiamo assistito al Bullet Club spaccarsi in 2: Adam Page era arrivato sul ring per sfidare White ma Omega, invece che accanirsi o attaccare White come un classico heel, ha fermato il suo compagno e ha consegnato la cintura al suo avversario lasciandolo libero di abbandonare il ring. Ciò ha causato l'ira di Cody che è andato a muso duro con Omega riaccendendo tutte quelle incomprensioni nate già mesi fa. Quando le cose sembravano per chiarirsi Omega è stato attaccato da Rhodes che ha eseguito la sua Cross Rhodes sul Cleaner lasciandolo KO a centro ring. Prima che la situazione potesse peggiorare Kota Ibushi è arrivato a difendere Omega mettendo in fuga Rhodes e Page successivamente il giapponese ha aiutato il suo vecchi amico a rimettersi in piedi ed i due si sono abbracciati a centro ring. Tutto questo a cosa può portare? Sicuramente a molteplici ipotesi: alla reunion dei Golden Lovers, ad una faida interna tra il Bullet Club spaccato tra Cody e Omega, oppure all'estromissione di Omega dal Bullet Club per far salire Cody al potere. Le voci parlano di un'Omega Vs Cody a Long Beach quando la Njpw tornerà in America ma nel frattempo il futuro di Omega e del Bullet Club è tutto da decifrare. Per questo vi invito anche a seguire la serie su youtube dei Bucks chiamata “Being the Elite” che mostra i Bucks e il resto del Club “on the road” approfondendo dettagli e situazioni che accadono sul ring.

WARRIOR SLEEP

Chiudo questo editoriale con una citazione da Dragon Ball Super ma che ben si adatta alla situazione di Tanahashi e del titolo intercontinentale. Il buon Tanahashi ha finalmente tempo per curarsi dai suoi infortuni che ne hanno inficiato in gran parte il suo 2017. Il suo match con Minoru Suzuki di New Beginning, complice anche la psicologia ed il sadismo innato di Misu, hanno contribuito a rendere la resa del titolo di Tanahashi qualcosa di epico con l'Ace che arriva quasi ad immolarsi pur di non perdere la cintura proprio con un vero guerriero ma alla fine è costretto a cedere per il troppo dolore e le cicatrici delle numerose battaglie. Questa forse è la capacità migliore della NJPW, saper raccontare tanto in un solo match, senza tanti angle o segmenti articolati, bastano due grandi lottatori sul ring e le condizioni di raccontare una grande storia che non solo eleva Suzuki dopo la perdita dei capelli al Kingdom ma lo stesso Tanahashi che ora, spero, si concentrerà a rimettersi in sesto.

Termina qui questa edizione dell'Other Side, spero abbiate apprezzato il mio racconto. Grazie a Lorenzo per avermi messo al comando di questo editoriale, io abbandono la postazione e torno nella mia landa di Nxt. Ciao!!

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