The Other Side #32 – INGOBERNABLES

Ben ritrovati cari lettori di Tuttowrestling.com con un nuovo numero dell'unico editoriale italiano pronto a curare L'altra faccia del pro wrestling, ben ritrovati tra le righe del The Other Side!
Io sono Aldo Fiadone, creatore ed amministratore di questo editoriale per più di un anno. Di recente ho ceduto la completa responsabilità di questo appuntamento bisettimanale al mio più fedele collaboratore, Lothar Ceccarelli, che ha acquisito un importante eredità e che continua a gestirla nel migliore dei modi.
In questa occasione mi trovo a sostituire Lothar occupato da altri impegni personali e sarà quindi mio piacere intrattenervi nuovamente con i temi riguardanti ROH e NJPW. Nel frattempo ringrazio e saluto Lothar che tornerà a vostra disposizione nel prossimo numero.
Veniamo al sodo, King of Pro Wrestling è passato agli archivi e l'evento ha messo un bel punto esclamativo su quello che sarà il main event di Wrestle Kingdom 12, l'evento più importante dell'anno della NJPW che andrà in scena, come sempre, nel Tokyo Dome in data 4 gennaio 2018.
Tetsuya Naito ha difeso con successo la title shot conquistata grazie alla vittoria del G-1 Climax e lo stesso ha fatto Kazuchika Okada, che si conferma campione contor un agguerrito EVIL.
Quella che sta andando in scena tra CHAOS e Los Ingobernable de Japon è una vera e propria guerra che, inaspettatamente, non coinvolge solo i due prossimi sfidanti (Naito e Okada per l'appunto), ma le intere stable come visibile dagli incroci avuti tra Ishi, EVIL e compagnia.
Quello che andrà in scena a WK12 è un match davvero interessante.
Punto 1, Okada e Naito hanno già avuto un feud valido per il titolo IWGP nel 2016, in quel caso Naito strappò il titolo ad Okada grazie all'aiuto del debuttante Sanada, ma a Dominion Okada riuscì a riprendersi la sua cintura ed è proprio da quell'evento che è ben salda attorno la sua vita.
Punto 2, è un test importante per Naito che potrebbe dimostrare al mondo intero quanto la sua maturità (Visibile non solo sul ring, ma anche dai continui apprezzamenti da parte del pubblico) sia pronta per renderlo campione e volto della compagnia nipponica più nota al mondo.
Punto 3, il fascino della casualità, Naito potrebbe vincere il titolo e quindi porre nuovamente fine al regno di Okada. Naito, proprio l'ultimo a riuscirci nel 2016. Si tratterebbe di un caso eccezionale dato che, dopo la vittoria di Dominion 2015 ai danni di AJ Styles, Okada ha perso un match titolato solo ed esclusivamente contro il leader dei LIJ.
Punto 4, Tanta curiosità, in particolare per vedere se tale match si rivelerà superiore al main event di WK11 o comunque ad uno dei tre capitoli andati in scena tra Okada e Kenny Omega. Roba Stellare.
A proposito di stelle, ci tengo a fare chiarezza su quello che è il mio pensiero riguardante Dave Meltzer.
Ritengo che ci siano davvero pochi giornalisti del suo calibro, specie per il mondo del pro wrestling. Sono davvero in pochi quelli che apprezzo tra cui vige anche PWInsider con contenuti ben documentati al contrario di altri concorrenti.
Meltzer però è una vera e propria enciclopedia, quasi quanto il valore della serie L'Universale Garzanti posta sul mio scafale. Con questo non sto dicendo che la sua parola sia legge indiscutibile, ma quanto meno è roba ben fondata, con un'alta quantità di curiosità e aneddoti. In particolare, acquisisce attenzione grazie alla sua velocità. Che poi essere i primi a pubblicare una notizia non sta a significare essere i migliori, ma essere i primi a pubblicarla ed averne tutte le certezze in pugno, sta a significare essere i migliori nel proprio lavoro, quello del reporter e giornalista.
Discutibile invece il suo metodo di valutazione, io adoro le stelle come giudizio, le ho usate molto spesso nei miei editoriali e nell'Orlando Report per i PPV targati Impact Wrestling. Di recente però, dopo le famose sei stelle per Omega vs Okada, in molti hanno iniziato a lamentarsi di tale esagerazione riportando una sorta di fastidio verso le stelle. Morale della favola ho tramutato il mio metodo di giudizio in scala decimale per far felici tutti, anche coloro che non sanno accettare un idea alternativa.
Meltzer avrà anche esagerato, ognuno, se ne ha competenza, è libero di giudicare un match come meglio crede, ma quello tra Okada vs Omega è una perfezione sotto ogni punto di vista, che siano cinque o sei stelle c'è ben poco da aggiungere.
Tornando a parlare di NJPW, viene spontaneo spendere qualche parola per la ROH e per la situazione creatasi con il Bullet Club, in particolare gli Young Bucks.
Nonostante abbia gradito l'invasion fatta durante la messa in onda di Monday Night RAW fuori dal palazzetto, viene comunque spontaneo recare le migliori offese alla stable che poteva evitarsi di affrontare l'ira e la collera di un vecchio pronto a tutto pur di far tornare nella tomba gesti o presunti ricordi della WCW.
Gli YB però hanno preso con filosofia la cosa e pur rinunciando al Too Sweet hanno in tascato fior di quattrini con del nuovo merchandise pronto ad irnoizzare sulla questione. I due fratelli sono dei geni, poco da aggiungere anche su questo argomento.
Su Cody abbiamo un discorso diverso, un buon campione con un buon personaggio The American Nightmare, ma l'unico con Jay Lethal capace di caricarsi sulle spalle una ROH con un roster misero e quindi priva di elementi da inserire nella zona titolata.
Parliamoci chiaramente, mettendo da parte il match con esito facilmente prevedibile contro Minoru Suzuki, chi piò seriamente affrontare il giovane Rhodes per il titolo ROH?
Un campione privo di concorrenza fa decadere il potere del campione stesso e, in aggiunta, toglie tutto l'interesse attorno a quella cintura.
Fortuna che è in vigore l'accordo con la NJPW, perché al momento la ROH ha poco da offrire, specie dopo i recenti acquisti stile ingrosso della WWE.
Vedremo cosa riuscirà ad offrirci la compagnia per il proprio PPV più importante dell'anno, Final Battle 2017.
Nel frattempo anche questo numero si conclude qui, il prossimo appuntamento è con Lothar Ceccarelli pronto a tornare in scena sul The Other Side.
Io ringrazio voi lettori per la fiducia regalata a questo editoriale e, nuovamente, Giovanni Pantalone, che mi ha concesso questa creazione divenuta una a piccola soddisfazione personale.
Have A Nice Day 🙂