The Other Side #31 – Being the Elite

Ci eravamo lasciati due settimane fa dandoci appuntamento a questa edizione dell'editoriale per parlare in dettaglio di Death Before Dishonor, il PPV ROH andato in onda lo scorso venerdì. Ebbene, per via di problemi di varia natura che ho avuto durante tutto il weekend, non ho potuto visionare l'evento nella sua interezza e, quindi, preferisco non sbilanciarmi in giudizi che sarebbero affrettati e superficiali. Vista la mancanza di altri eventi particolarmente significativi nel mondo NJPW e ROH (eccezion fatta per un Juice Robinson vs. Kenny Omega a Destruction in Kobe che consiglio vivamente a tutti di recuperare), mi soffermerò all'interno di questo numero su un argomento più generico: gli Young Bucks, l'Elite e come raggiungere un livello di popolarità incredibile nel mondo del wrestling nonostante la mancanza di un palcoscenico particolarmente significativo (i.e. WWE).
I fratelli Matt e Nick Jackson, oggi uno dei tag team più popolari al mondo, non hanno avuto una carriera semplice. Fino a circa quattro anni fa, infatti, il duo aveva lasciato la sua impronta nel circuito indipendente americano, ma non era mai riuscito a sfondare in una “major”. Dopo alcune comparsate come jobber in WWE, Matt e Nick debuttarono nel 2009 in TNA, al tempo uno dei principali obiettivi del team, sotto il nome di “Generation Me”. Meno si parla dello stint degli Young Bucks in TNA e meglio è: la coppia, nonostante lo smisurato potenziale, non venne mai posizionata dalla compagnia oltre ad un certo livello e, considerando anche la paga irrisoria offerta dalla TNA, Nick e Matt chiesero il rilascio a meno di due anni dal debutto, con Matt che, frustrato dalla situazione, aveva deciso di abbandonare il mondo del wrestling. Fortunatamente, Nick convinse il fratello a non rinunciare al loro sogno e a tentare di rivitalizzare la coppia. E ci sono riusciti. Eccome se ci sono riusciti.
Dopo aver consolidato il loro status in Ring of Honor e in PWG, la svolta per gli Young Bucks arrivò nel 2013, quando Matt e Nick debuttarono in New Japan Pro Wrestling nel Bullet Club, la stable di “lottatori stranieri” fondata da Prince Devitt (l'attuale Finn Balor). Proprio come il New World Order, gruppo dal quale il Bullet Club prende chiaramente spunto, gli Young Bucks e i loro compagni riuscirono – e riescono tutt'ora – ad ottenere notevole popolarità nel mondo del wrestling (anche se, ovviamente, in un ambiente di nicchia rispetto all'NWO), rinnovandosi continuamente, nonostante diversi wrestler abbiano abbandonato la stable nel corso degli anni (Balor, Anderson & Gallows, AJ Styles). Proprio in occasione della partenza di quest'ultimo, i Bucks crearono una sorta di triumvirato ai vertici alti del Bullet Club, unendosi assieme a Kenny Omega in quella che oggi è conosciuta come la “Elite” e che – in modo non sorprendente – è uno degli “act” più caldi dell'intero panorama mondiale del wrestling.
Oltre ad essere apprezzati per il loro stile spettacolare sul ring, gli Young Bucks sono riusciti a sfruttare ogni mezzo a loro disposizione perché il loro nome fosse conosciuto dal maggior numero di persone possibile, dedicandosi in modo quasi manicale alla realizzazione e alla distribuzione di merchandising realitvo al team, al Bullet Club e alla Elite. Secondo quanto riportato da Dave Meltzer del Wrestling Observer e da numerosi fan di tutto il mondo, il merchandising più diffuso ai live events di NXT e a bordo ring degli eventi WWE, dove sono presenti molti “hardcore fans”, è proprio quello del Bullet Club e affini. Non so se, alla prima lettura, questo fatto sorprenda come dovrebbe. Il fan di wrestling del web, che per definizione è colui che sta leggendo queste righe, non riesce spesso a toccare con mano la differenza di popolarità che c'è fra un wrestler di Raw, un wrestler di NXT e uno del circuito indipendente. Il fatto che una stable appartenente a quest'ultima categoria riesca ad essere così presente a livello di merchandising nelle arene della compagnia più popolare del mondo, è semplicemente incredibile. Proprio per via di questo valore commerciale, oggi il materiale degli Young Bucks viene venduto negli Stati Uniti nella celeberrima catena Hot Topic dove, nonostante siano presenti anche articoli WWE, le t-shirt del Bullet Club sono gli unici oggetti legati al wrestling spesso presenti nella top 10 degli articoli più venduti dalla compagnia.
Oltre a questo aspetto, gli Young Bucks hanno curato un altro mezzo di comunicazione che nel 2017 è diventato di fondamentale importanza: YouTube e – più in generale – i social media. Matt e Nick, infatti, hanno iniziato a curare da maggio 2016 un canale YouTube chiamato “Being the Elite”. Il canale, inizialmente nato come un veicolo tramite il quale il team avrebbe potuto mostrare il dietro le quinte dei vari eventi a cui prendeva parte, si è evoluto fino a diventare uno strumento utilizzato dal Bullet Club per creare divertenti storyline che molto spesso si sviluppano anche in PPV o ai live events, proprio come accaduto questa domenica a Death Before Dishonor, quando Hangman Page ha fatto il suo ritorno dopo essere stato rapito dalla WWE, come inscenato proprio nei video caricati su Being the Elite. Il canale, con quasi 200 mila iscritti, è diventato talmente popolare che un video caricato sullo stesso qualche giorno fa ha fatto storcere il naso alla WWE, spingendola addirittura a scrivere una lettera legale agli Young Bucks per il loro utilizzo del “too sweet”, lo storico saluto creato dalla Kliq, reso popolare dalla NWO e – ed è proprio questo il motivo della lettera legale – attualmente proprietà intellettuale della WWE. Lunedì sera, infatti, Nick, Matt, Cody (Rhodes ), Scurll e Hangman Page hanno invaso Raw, imitando in tutto e per tutto quanto fatto dalla DX ai danni della WCW 19 anni fa: l'utilizzo di un megafono, i fan che affermano di essere all'arena solo per il Bullet Club e i tifosi che dichiarano di aver ricevuto biglietti gratuiti per l'evento WWE.
Tutto ciò ha portato ad una certa irritazione in quel di Stanford, con la compagnia che, come anticipato, ha reagito con una lettera di diffida perché il Bullet Club smetta di utilizzare certe gestualità , cosa che, ironicamente, faceva già parte delle storyline all'interno di Being the Elite.
https://www.youtube.com/v/SngRskLscAw
Nonostante gli Young Bucks abbiano creato strategia di mercato innovative e che moti wrestler indipendenti (e non solo) imiteranno negli anni a venire, stiamo parlando di wrestling e il wrestling è, quindi, fondamentale (non date per scontato questa apparente tautologia, anzi: da altri punti di vista si può affermare che quanto appena detto non sia vero). Sul quadrato, Matt e Nick hanno pochi rivali al mondo se parliamo di tag team: carisma, mosse innovative, timing e… storytelling. Sì, perché i Bucks hanno dato dimostrazione a più riprese di saper lavorare in modo classico se il contesto lo richiede, qualunque cosa “classico” voglia dire nel 2017. Se questa affermazione dovesse stupirvi, guardate i loro recenti match titolati in NJPW, specialmente quello di Dominion, strutturato come un'ottima continuazione dell'incontro di Wrestle Kingdom. In PWG il duo non racconta storie sul quadrato e lotta incontri che si basano solo sul numero e la spettacolarità delle mosse? Vero, ma è per quello che quegli spettatori pagano il biglietto. Non sbagliatevi: i match vengono fatti per il pubblico, perché i fan siano interessati, apprezzino quanto vedono e siano invogliati a spendere denaro per vedere uno show. Cosa questo voglia dire, cambia profondamente a seconda della compagnia, dello Stato in cui si lotta e, a volte, anche del periodo dell'anno. Conoscere e saper interpretare questi fattori è di fondamentale importanza per i wrestler di tutto il mondo e gli Young Bucks lo hanno capito, probabilmente, meglio di tutti gli altri.
The Other Side termina qui. Io sono Lothar Ceccarelli e, come sempre, vi ringrazio per la passione e l'attenzione con la quale ci seguite. L'editoriale, tornerà fra due settimane, quando potremo discutere gli avvenimenti di King of Pro Wrestling, il prossimo PPV NJPW.
Until thenÂ…
GOODBYE AND GOOD NIGHT!