The Other Side #25 – NJPW G1 SPECIAL negli Stati Uniti

Le date 01/07/2017 e 02/07/2017 potrebbero finire nei libri di storia del pro wrestling, nello stesso capitolo in cui viene citata la data 04/09/1995. In quel lunedì di estate di 22 anni fa andava in onda la prima edizione di WCW Nitro, il programma televisivo che avrebbe messo la WWF con le spalle al muro per tre anni, segnando una svolta epocale nella concezione del pro wrestling a livello mondiale e creando un nuovo “modello” che ancora oggi è l'indiscusso canovaccio al quale si affida la WWE, la compagnia di wrestling più grande al mondo.
Sabato e domenica, invece, è stata la New Japan Pro Wrestling a muovere i primi passi verso un'espansione americana e solo fra qualche anno – quando i risultati di tale tentativo saranno evidenti – potremo giudicare l'importanza degli eventi che abbiamo appena vissuto. Occorre, tuttavia, far subito chiarezza: la NJPW non è la WCW e non rappresenta (né rappresenterà , a meno di impensabili sorprese) un pericolo per la WWE. La WCW, infatti, poteva vantare nel 1995, per via del supporto di Ted Turner, un capitale da investire virtualmente illimitato, oltre che un'ottima esposizione televisiva in prima serata in una stazione importante tanto quanto USA Network, l'emittente che nel '95 trasmetteva la WWF (e continua a farlo ancora oggi). La New Japan Pro Wrestling, al contrario, non ha nessuno di questi ingredienti che, senza dubbio, sono indispensabili per pensare di poter arrivare ad un livello anche solo paragonabile a quello della WWE che, oggi e per molti anni ancora, resterà una compagnia economicamente non paragonabile a tutte le altre federazioni di pro wrestling.
Un eventuale successo della New Japan Pro Wrestling negli Stati Uniti, tuttavia, potrebbe essere l'inizio di una nuova concezione di wrestling, basata su una presentazione quasi esclusivamente sportiva, non basata su quell' “entertainment” che, per quanto di successo venti anni fa, sembra ormai un concetto datato che impedisce al wrestling di avere un nuovo “boom” a livello di popolarità . E – non si sa mai – qualche importante emittente televisiva americana potrebbe essere interessata ad un prodotto che è riuscito a rendersi “cool” nonostante la limitatissima esposizione mediatica.
Per quanto appena detto, l'importanza a livello di business dei due show tenuti dalla NJPW a Long Beach qualche giorno fa è, da diversi punti di vista, molto più importante della qualità sul ring di tali eventi; tuttavia, in questa sede, ci concentreremo su quest'ultimo aspetto, analizzando match per match le due card proposte dalla federazione nipponica. Non induciamo oltre, ed iniziamo dal primo show, quello andato in onda sabato notte (ora italiana) su njpwworld.com e, negli Stati Uniti, su AXS TV.
NJPW G1 SPECIAL 01/07/2017
CHAOS (Will Ospreay, RPG Vice & Briscoe Brothers) ha sconfitto il Bullet Club (Marty Scurll, Young Bucks, Bad Luck Fale & Yujiro Takahashi)
Rimanendo attaccata alle sue tradizioni, la NJPW ha deciso di aprire lo show con un tag team match a dieci uomini. In particolare, il Bullet Club è stata la prima stable ad effettuare un'entrata, sotto l'impressionante boato degli spettatori presenti a Long Beach, California. L'incontro è stato piacevole, ma niente di memorabile. Tante, forse troppe mosse che, seppur ideali per scaldare il pubblico, non danno al match la drammaticità necessaria per elevarlo oltre al livello della sufficienza. Il finale, costruito decisamente male, ha visto Romero schienare Matt Jackson con una culla, costruendo così in modo classico il match per i titoli di coppia junior della seconda serata ma, indubbiamente, spegnendo in parte (e per poco tempo, vadetto) il pubblico che ha assistito allo schienamento di uno dei wrestler più popolari dell'intero roster NJPW.
VOTO: 6
Los Ingobernables de Japon (Sanada, Evil, Bushi & Hiromu Takahashi) hanno sconfitto Jushin Thunder Liger, Volador Jr., Dragon Lee & Titan
Tag team match a dieci uomini che ho leggermente preferito rispetto a quello di apertura, anche se molti dei commenti fatti sopra continuano a valere anche per questo incontro. Interessante vedere come anche i wrestler CMLL fossero “over” con il pubblico, ma il minutaggio decisamente troppo risicato dell'incontro non ha permesso a nessuno di brillare in modo particolare. Da segnalare, tuttavia, una breve ma fantastica interazione fra Takahashi e Dragon Lee, capaci di creare magia ogni volta che sono su un ring insieme.
VOTO: 6
Jay Lethal ha sconfitto Hangman Page in un match del primo round del torneo valevole per il titolo USA
Il primo match singolo della card non è stato dei migliori: Lethal ha sconfitto Hangman in un match breve, a tratti problematico e che, soprattutto, non è mai riuscito a coinvolgere il pubblico. Inoltre – e spiace dirlo -anche Jim Ross e Barnett al commento non hanno aiutato affatto l'incontro, dando l'impressione di non conoscere la Lethal Injection, finisher che Lethal ha più volte tentato e con cui ha chiuso il match, senza che i commentatori lo capissero (se lo avessero fatto i Cole di questo mondo, immagino la reazione del web). Sia chiaro: il lavoro sul ring dei wrestler è stato molto solido ma, semplicemente, il match non ha funzionato.
VOTO: 5
Zack Sabre Jr. ha sconfitto Juice Robinson in un match del primo round del torneo valevole per il titolo USA
Finalmente un match degno dell'hype costruito attorno a questo evento della New Japan. Zack Sabre Jr. è davvero un “worker” unico, capace di rendere il suo incontro diverso da tutti gli altri della card. Juice Robinson (l'ex CJ Parker, che ci crediate o meno), dal canto suo, ha davvero innalzato il suo status in questo 2017, ritrovandosi in modo impronosticabile ad essere un solido mid carder in New Japan. L'incontro è stato costruito attorno ai tentativi di sottomissione di Sabre, culminati in un'ultima mossa di sottomissione in cui, intrappolando arto dopo arto, Sabre ha impedito a Juice di raggiungere le corde, regalando al pubblico un finale estremamente diverso da quelli a cui siamo abituati, cosa sempre positiva (e costruendo un importante spot per il match con Ishii della seconda serata).
VOTO: 7
Hiroshi Tanahashi, Kushida, Jay White & David Finlay hanno sconfitto Billy Gunn, Yoshitatsu, Yohei Komatsu & Sho Tanaka
La prima fase di questo incontro è stata davvero buona, con Kushida che ha mostrato, ancora una volta, di essere uno dei migliori pesi leggeri al mondo. La seconda parte del match, invece, è stata del tutto negativa, soprattutto per via delle interazioni fra Tanahashi e Billy Gunn che hanno distrutto le già bassissime aspettative per il match fra i due della seconda serata. Insomma, l'incontro non ha affatto funzionato.
VOTO: 5
I War Machine hanno sconfitto i Guerillas Of Destiny conquistando i titoli di coppia IWGP in un no-DQ match
Cambio di titolo inaspettato, soprattutto considerando lo status da “free agents” dei War Machine. Il match, che non aveva assolutamente bisogno di essere trasformato in un incontro senza squalifiche, è stato lottato bene da tutti i contendenti, ma è stato inferiore rispetto al match che le due coppie hanno avuto a Dominion. Bisogna, però, riconoscere come i Guerillas of Destiny siano considerevolmente migliorati negli ultimi mesi, riuscendo ad offrire con regolarità performance solide, ben lottate e facili da guardare. E queste qualità , aggiunte all'impressionante presenza fisica e agilità dei War Machine (tag team dal potenziale pressoché infinito), hanno dato vita ad un incontro di buon livello.
VOTO: 6,5
Tomohiro Ishii ha sconfitto Tetsuya Naito in un match del primo round del torneo valevole per il titolo USA
È davvero impressionante vedere come Naito venga accolto come una vera e propria stella dal pubblico americano. Il leader dei LIJ è passato dall'essere un top face rifiutato dal pubblico giapponese ad essere uno degli heel più caldi dell'intero panorama mondiale del pro wrestling. Forse andare incontro alle reazioni del pubblico e cercare di lavorare assieme ad essere e non contro di esse è una strategia vincente. Forse, eh. Peccato che ai vertici di alcune compagnie americane non abbiano tempo per seguire il booking di altre federazioni. Detto questo, il match fra Naito ed Ishii è stato l'inizio della svolta per la prima serata dello Special G1 che, da evento leggermente deludente visto l'enorme hype, si è velocemente trasformato nello show che tutti aspettavano. L'incontro è iniziato con uno scambio di colpi durissimi fra i due wrestler che il pubblico ha immediatamente apprezzato. La parte centrale del match è stata caratterizzata da uno scambio di ottime sequenze, sempre più intense, fra i due lottatori, che alla fine hanno portato alla vittoria di Ishii via brainbuster. Non so se dopo la sconfitta di Dominion avrei nuovamente lasciato che Naito venisse schienato in modo pulito, ma il match è sicuramente da vedere.
VOTO: 7
Kenny Omega ha sconfitto Michael Elgin in un match del primo round del torneo valevole per il titolo USA
Nel 2016 Omega e Elgin hanno dimostrato di intendersi in modo meraviglioso sul ring: fra match singoli e ladder match, i due hanno regalato incontro degni della top 20 dell'interna annata. E, probabilmente, tutti questi meravigliosi precedenti sono stati superati dallo scontro che i due hanno avuto durante il G1 Special. Descrivere l'incontro sarebbe superfluo; semplicemente, dovete vederlo. Mi limito, in questa sede, a segnalare uno spot davvero interessante basato sul countout: pochi secondi prima che scadesse il conteggio di 20 mentre Elgin era fuori dal ring, Omega ha colpito l'americano nuovamente, dando l'impressione al pubblico che davvero l'incontro potesse finire per countout, cosa tutt'altro che facile in questo 2017 in cui ogni match importante sembra avere uno spot in cui i contendenti sembrano non riuscire a tornare in tempo sul ring. Solo pochi anni fa, parleremo di un MOTYC. Quest'anno il livello è troppo alto per poter parlare di candidato a match dell'anno, ma l'incontro è un “must see” per tutti gli appassionati.
VOTO: 8,5
Kazuchika Okada ha sconfitto Cody (w/ Brandi) mantenendo il titolo del mondo IWGP
Cody, che in Ring of Honor è diventato face a furore di popolo, è stato accolto quasi esclusivamente da fischi per il main event della prima giornata del G1 Special. Come giudicare il post WWE di Cody? Sicuramente è stato positivo per il wrestler che, come risaputo, riesce a fare più soldi di quanti ne facesse a Stamford, lavorando (probabilmente) meno e levandosi molte soddisfazioni. Nessuno mi toglie dalla testa, però, che Cody non sia al livello del suo push, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto “in ring”. Nonostante le numerose occasioni d'oro ricevute in palcoscenici importanti, infatti, Cody non è ancora riuscito a regalare un grande match nel suo periodo post WWE. E l'incontro con Okada è il perfetto esempio di questo. Certo, l'incontro è stato buono, forse anche qualcosa di più, ma resta comunque un match al livello di quello che Okada ha avuto qualche mese fa con Bad Luck Fale che, in teoria, dovrebbe essere un wrestler inferiore a Cody. Ma ci sono dei lati positivi: l'ex Rhodes, infatti, ha il carisma di una vera star e questo, più di ogni altro aspetto, è quello che è sempre mancato in WWE, e non per colpa del wrestler. L'incontro, molto buono ma mai andato oltre ad un certo livello, ha il merito di aver fatto credere al pubblico presente all'arena che il cambio di titolo fosse possibile. E le storie sono la cosa più importante nel wrestling.
VOTO: 7
NJPW G1 SPECIAL 02/07/2017
Jushin “Thunder” Lyger, Kushida e David Finlay hanno sconfitto Yoshitatsu e The Tempura Boys (Sho Tanaka and Yohei Komatsu)
Il secondo show della NJPW inizia come il primo (e come, praticamente, ogni altro evento della compagnia): un tag match con poco minutaggio ma facile da guardare. Kushida è, nuovamente, l'unico a brillare davvero, ed è un rimpianto che il campione Junior IWGP non abbia avuto un match singolo nelle card americane. Insomma, un match che si può tranquillamente evitare di guardare, ma che ha pienamente svolto il suo compito all'interno della card.
VOTO 6
Kenny Omega ha sconfitto Jay Lethal in un match del secondo round del torneo valevole per il titolo USA
Il match di Jay Lethal della prima serata era forse stato il più deludente dello show. Bene, le cose sono cambiate domenica sera. L'ex campione ROH e Omega hanno, infatti, dato vita ad un incontro molto solido, dai ritmi molto alti e con un'ottima, semplice storia basta sull'infortunio al costato di Lethal. Migliore anche il commento di Ross e Barnett che, probabilmente, si sono un po' informati su Lethal, dopo la performance francamente imbarazzante della prima serata.
VOTO: 7
Tomohiro Ishii ha sconfitto Zach Sabre Jr. in un match del secondo round del torneo valevole per il titolo USA
Ottimo incontro, l'highlight del torneo fino a questo momento assieme ad Elgin vs. Omega. Il match ha raccontato la storia di un Sabre che, inizialmente, tenta di sfidare senza successo Ishii nel suo campo, quello dello strong style. L'inglese decide allora di passare alla sua specialità , le sottomissioni, riuscendo ad intrappolare l'avversario in manovre sempre più pericolose, fino a quello che ritengo uno dei migliori spot di tutto il 2017: come successo con Juice, Sabre ha intrappolato ogni arto di Ishii impedendogli di raggiungere le corde per moltissimo tempo, cosa che ha coinvolto il pubblico in modo incredibile fino a che, improvvisamente, Ishii è riuscito a rigirarsi su se stesso arrivando a toccare le corde con le gambe. Da lì in poi, i due hanno raccontato la classica storia della “rimonta” del babyface, che, dopo qualche altro entusiasmante scambio, è terminata con una devastante brainbuster.
VOTO: 8
Dragon Lee, Jay White, Juice Robinson, Voldar Jr e Titan hanno sconfitto i Los Ingobernables de Japon (Hiromu Takahashi, Seiya Sanada, EVIL, Bushi e Tetsuya Naito)
Ennesimo tag team match, questa volta basato sulle spettacolari movenze che contraddistinguono la Lucha Libre. Il miglior momento dell'incontro, tuttavia, è nuovamente frutto dell'interazione fra Dragon Lee e Takahashi. Ottima vetrina anche per Jay White che si guadagna lo schienamento finale e, vista la sua gestione negli ultimi show, potrebbe avere qualcosa da dire nel futuro prossimo.
VOTO: 6,5
Guerillas of Destiny (Tanga Roa e Tama Tongo) e Hangman Page (w/Haku e Chase Owens) hanno sconfitto i War Machine (Ray Rowe/Hansen) e Michael Elgin
Niente di speciale: una buona fase finale con tanto di sorpresa non salva un match di cui, dopo 6 ore di wrestling in due giorni, potevamo tranquillamente fare a meno. Hangman Page schiena Ray Rowe dei War Machine e sarà nel match valevole per i titoli di coppia nella giornata finale del G1. Niente di sbagliato col match, ma neanche niente di particolarmente positivo.
VOTO: 5,5
Gli Young Bucks (Matt e Nick Jackson) hanno sconfitto i Rappongi Vice (Rocky Romero e Baretta) mantenendo i titoli tag jr. IWGP
Match folle, che ha ripreso la storia raccontata dai due team a Dominion. Questa volta, è stato Romero a doversela vedere da solo contro i Bucks, dopo una pericolosissima power bomb sulla rampa che ha messo KO Baretta nelle prima fasi dell'incontro. I Bucks avevano annunciato di voler dedicare l'incontro al padre di Dave Meltzer, scomparso poche ore prima dello show, e hanno tentato più volte di mettere a segno delle devastanti Meltzer Driver. La manovra è arrivata, alla fine, ed ha visto Nick saltare dal paletto verso l'esterno del ring, dove Matt tratteneva Romero. Il finale è arrivato qualche minuto dopo, quando i Bucks hanno fatto cedere i Rappongi con una doppia sharpshooter al centro del ring (tributo a Smith Hart, anche lui scomparso poco prima dello show). Un grandissimo match, che ha raccontato un'ottima storia e che, come abbiamo scoperto in un promo al termine dell'incontro, ha segnato l'amichevole split dei Rappongi Vice (Baretta farà parte della divisione dei pesi massimi NJPW nel futuro).
VOTO: 8
Il Bullet Club (Marty Scurll, Yujiro Takahashi, Bad Luck Fale e Cody) w/Brandi Rhodes ha sconfitto Chaos (Kazuchika Okada, Will Ospreay, Jay Briscoe e Mark Briscoe) w/Gedo
Match a due facce: una prima, lunga fase comedy ed una seconda seria, che ha fatto vedere dell'ottimo wrestling. Un incontro che ha vissuto soprattutto sulla popolarità di (quasi) tutti i wrestler coinvolti ma che, grazie a stelle come Ospreay, è riuscito a regalare azione davvero di qualità nei minuti finali. Insomma, un intermezzo divertente e ben lottato per tirare il fiato fra i match valevoli per i titoli che hanno avuto luogo in questa seconda serata.
VOTO: 6,5
Hiroshi Tanahashi ha sconfitto Billy Gunn mantenendo il titolo Intercontinentale IWGP
Come accennato in precedenza, questo match è, semplicemente, un enorme errore da parte della New Japan. L'idea che c'è dietro è chiara: mettiamo la nostra stella contro qualcuno che il pubblico americano conosca bene. Ecco, era l'ultima cosa che il pubblico in questa arena e a casa voleva. Ed è un modo per dichiararsi “di serie B”, dando uno spot importante ad un ex WWE che, però, non troverebbe mai posto nella compagnia di Stamford. Insomma, la stessa cosa che abbiamo visto succedere in TNA per anni. E, per completare la frittata, il match è stato per stacco il peggiore che abbiamo visto in queste due serate di ottimo wrestling. Stiamo, quindi, parlando di un brutto incontro (non orrendo) dal punto di vista del lottato, che non interessava al pubblico e che ha fatto passare il messaggio più sbagliato possibile ad un eventuale spettatore che si approcciasse per la prima volta alla New Japan. Non è un disastro a tutto tondo, ma ci andiamo pericolosamente vicini.
VOTO: 4
Kenny Omega ha sconfitto Tomohiro Ishii diventando il primo campione USA IWGP
L'alba più splendente è quella che segue la notte più buia. E dal peggior incontro del torneo, si passa al miglior match delle due giornate IWGP e a uno dei migliori dieci match di questo 2017. Dopo gli spettacolari incontri della New Japan Cup e di Dontaku, Ishii ed Omega si sono ripetuti, regalandoci un grandissimo main event a chiusura della prima esperienza americana della New Japan. Anche in questo caso, l'incontro è stato troppo “profondo” per essere descritto; vi basti sapere che ogni appassionato di pro wrestling dovrebbe ritagliarsi mezz'ora per recuperare questo match. In modo del tutto ingiusto, voglio soffermarmi sull'unico difetto dell'incontro: troppi colpi pericolosi alla testa di Ishii, dal dropkick dal paletto (simile a quello con Okada al Tokyo Dome) al folle Dragon Suplex sul tavolo (è andata bene, poteva andar malissimo). Omega, alla fine, esce giustamente trionfante dal torneo, si afferma come star mondiale della disciplina e come pedina chiave per un'eventuale espansione della New Japan in suolo americano (a tal proposito, se ne vedranno delle belle a gennaio, quando l'attuale accordo di Omega con la NJPW sarà in scadenza).
VOTO: 9
GIUDIZIO FINALE
Night 1: voto 7
Night 2: voto 8
Il primo passo della New Japan in America è stato molto buono. Non ottimo, ma molto buono. Non abbiamo visto niente di paragonabile a Dominion (PPV da 9,5 o 10, forse il migliore che abbia mai visto), ma le due serate offerte dalla NJPW sono state, seppur molto lunghe, di un livello irraggiungibile per qualsiasi altra compagnia al mondo. Forse sarebbe stato meglio esordire con un roster più ridotto, così da poter inserire nelle card più match singoli e meno tag a più uomini che, soprattutto ad un pubblico nuovo, potrebbero risultare ripetitivi nel corso di ben otto ore di wrestling in due giorni. Inoltre, tag match di quel tipo non permettono a wrestler validissimi (Kushida, Scurll, i Luchador etc.) di mettersi in mostra come meriterebbero. Come detto in sede di introduzione, la presentazione è stata tuttavia ottima, con un prodotto molto più simile alle MMA che a quello “sports entertaiment” che, ormai, sembra un modello datato di pro wrestling. L'unica nota davvero stonata è stata la scelta di Billy Gunn in uno spot così importante ma, sono convinto, la New Japan imparerà dai suoi errori. La domanda rimane sempre la stessa: riuscirà la New Japan a guadagnare terreno negli Stati Uniti e a diventare un'alternativa, seppur a livello più basso a come di esposizione, al monopolio WWE? La speranza, per ogni fan di wrestling, non può essere che una risposta affermativa, visto che avere un'alternativa è importante sia per chi segue lo sport che per i wrestler stessi. Sottolineo nuovamente che non stiamo parlando di concorrenza a livello di una WCW, ma una compagnia sana e con “momentum”, seppur di nicchia rispetto alla WWE, sarebbe una novità più che auspicabile.
Prima di concludere, lasciate che spenda due righe per dedicare, nel mio piccolo, questo editoriale alla memoria di Herbert Meltzer, il padre di Dave, fondatore del Wrestling Observer a cui gli Young Bucks hanno dedicato il match titolato della seconda serata dello Special G1. In un certo senso, Meltzer è l'assoluto punto di riferimento per chiunque tenti di scrivere due righe sul pro wrestling ed ho davvero apprezzato i cori “Meltzer” del pubblico di Long Beach dopo che gli Young Bucks hanno messo a segno la loro finisher nella seconda serata.
The Other Side termina qui. Vi ringrazio per la passione e vi saluto ricordandovi, come sempre, di restare su tuttowrestling.com per tutte le news e tantissimi editoriali su tutto quello che accade nel mondo del pro-wrestling!