The Other Side #24 – DOMINIO ASSOLUTO

The Other Side

Ben ritrovati cari lettori di Tuttowrestling.com con un nuovo numero del The Other Side.


Dopo l'accurata preview scritta da Lothar Ceccarelli, è arrivato il momento di dare i nostri voti a Dominion 2017 che, come in molti hanno visto, ci ha regalato il rematch titolato tra Kazuchika Okada e Kenny Omega.

• DOMINIO •

Innanzitutto miei cari lettori, è giusto sapere quanto sia divenuto importante per la NJPW questo evento, dal 2015 infatti Dominion si svolge in grandi palazzetti e vede una card composta da match molto importanti, se non addirittura dei dream match (Su quest'ultimo punto, non è un caso che nell'edizione 2016 la compagnia puntò su Omega vs Tanahashi per il titolo Intercontinentale in un Ladder match, incontro che vide poi l'ingresso di Michael Elgin al posto dell'infortunato Tanahashi ndr).
Quando penso a Dominion – almeno fino al giorno precedente l'ultima edizione – non posso non pensare al bellissimo main event del 2015 tra AJ Styles e Kazuchika Okada (Match che votai come incontro dell'anno proprio per i TW Awards 2015 ndr) o addirittura all'apice del push di Tetsuya Naito che, dopo un paio di mesi di regno titolato, dovette cedere a quella che ormai è divenuta la vera icona della compagnia, Okada.
Uno dei lati migliori di Dominion è che, proprio come accade per Wrestle Kingdom, riesce a regalare spettacolo anche nei match secondari che, all'insaputsa di molti, si rivelano molto attesi dal pubblico.

• Mettendo da parte i match che solitamente aprono gli eventi NJPW (I classici tag team match che vedono Tiger Mask e compagnia affrontare, totalmente a caso, altre stable ndr), alcuni esiti dell'evento sono stati davvero importanti per le carriere delle superstar coinvolte.

• I Los Ingobernables de Japon hanno avuto un ulteriore consacrazione rivelandosi il team che, alla fine dei conti, funziona meglio degli altri e che continua a dominare mantenendo costantemente i titoli NEVER Openweight.

• Quasi di pari passo viaggia il Bullet Club che riporta “a casa” ben due cinture, i titoli di coppia Jr. da parte degli Young Bucks ed i titoli di coppia heavyweight da parte dei Guerillas of Destiny.
A differenza di quest'ultimo tag team, non mi aspettavo una nuova vittoria degli Young Bucks, in particolare non pensavo che, per l'ennesima volta, i fratelli Jackson avrebbero portato attorno alla vita delle cinture nello stesso momento in cui il loro protetto (Marty Scurll ndr) ne è in possesso di una (Il mio riferimento è dovuto ai precedenti coinvolgimenti che gli YB hanno avuto prima con Prince Devitt, poi con AJ Styels ed infine con Adam Cole dove tutti erano campioni nelle proprie categorie). Ripetere segmenti simili non fa altro che annoiare il fan ed i fratelli Jackson, famosi per mettere poco storytelling nei loro coinvolgimenti, rischiano di ripetersi nonostante siano usciti da poco dal buon feud che li ha visti trionfare sugli Hardys (Forse l'unica rivalità degna di nota di questi due fratelli da anni ed anni).
Anche Cody Rhodes è riuscito a sventolare con successo la bandiera del Bullet Club dopo la sua vittoria su Michael Elgin.
Cody ormai è in procinto di firmare un contratto esclusivo con la ROH e questa vittoria non farà altro che risultargli utile per rafforzare ulteriormente il suo personaggio che, a quanto pare, conquisterà senza ombra di dubbio il titolo della compagnia di Bristol (Non è impossibile che per Final Battle 2017 Cody vada nuovamente faccia a faccia con Jay Lethal, magari questa volta in un match titolato che riuscirà a porre fine ad un feud che va avanti dall'edizione 2016 del PPV citato ndr).

• Un esito, che speravo di non vedere, è la vittoria di KUSHIDA ai danni di Takahashi. Premettendo che l'ormai ex campione IWGP Jr. ha dato in poco tempo quello che serviva a questa categoria, non mi sarei mai fatto passare per la testa di fargli perdere la cintura, una vittoria contro KUSHIDA lo avrebbe consacrato e messo conferma all'apprezzamento ricevuto dal pubblico nelle ultime settimane.

• Minoru Suzuki mantiene il suo piccolo “contentino” (Il titolo NEVER Openweight ndr) contro Hirooki Goto e, dopo questo finale, mi chiedo. Ma Goto prima o poi qualcosa di importante, davvero importante, lo vince o sarà sempre un eterno secondo? Beh, per ora i piani principali non lo toccano minimante, resteremo a guardare importanti sviluppi che potrebbero coinvolgerlo.

• Hiroshi Tanahashi vs Tetsuya Naito, che match.
Anche qui tanto di cappello a questi due ed in particolare all'exploit di Naito che nell'ultimo anno e mezzo ha portato in alto il suo nome e la stable da lui capitanata (I Los Ingobernables De Japon ndr).
Chi mi conosce personalmente sa quanto apprezzi Naito – personaggio che adoro letteralmente e di cui sono grande fan – e, purtroppo, mi ero già fatto mente capace della possibilità di una sconfitta contro Tanahashi, specie dopo la vittoria archiviata a Wrestle Kingdom 11.
Si chiude quindi un lungo feud tra due dei nomi più importanti nella NJPW, feud che, tra alti e bassi – Con bassi mi riferisco ai continui tag team match proposti nei PPV, ma che da un lato capisco dato che un incontro simile non potevano di certo riproporlo ad un evento poco importante – risulterà memorabile proprio grazie ai due match principali lottati tra i due (WK11 e Dominion 2017 ndr).
Tanahashi avrà una cintura da difendere (E per fortuna non sarà più il l'IWGP World Heavyweight Championship), mentre per Naito c'è un G1-Climax da conquistare (Sarebbe stupendo assistere ad una finale tra lui ed Omega e quindi al rematch visto in una semifinale dell'edizione 2016).

• Ci sono rivalità che hanno trasformato una rivale come la più grande compagnia di wrestling dell'epoca (Hogan vs Sting per la WCW ndr), quelle che hanno fatto vincere una guerra ad un'altra compagnia (Rock vs Austin per l'allora WWF ndr), quelle che hanno fatto esplodere una nuova realtà (Joe vs Angle per l'allora TNA ndr), ma Kazuchika Okada vs Kenny Omega credo sia l'emblema della nuova epoca.
Per la prima volta tocchiamo un feud che ha “poco” storytelling – I segmenti tra i due sono pochi ma buoni e quantitativamente non paragonabili a quelli citati poc'anzi – e un lottato da favola.
A WK11 Dave Meltzer diede ben sei stelle di valutazione nel primo scontro tra i due, in quel di Dominion sono state 6.25 le stelle di valutazione.
Parliamo di un match migliore del precedente, raccontato alla perfezione in ogni segmento e vissuto con grande intensità pur essendo a conoscenza dell'esito. La sintonia tra i due è straordinaria e quindi mi chiedo, la concorrenza riuscirà mai ad eguagliare una roba simile? È molto difficile, la WWE ci si è avvicinata appena con AJ Styles vs John Cena, ma per ora i frutti sono ancora acerbi e le altre compagnie dovranno trottare ancora per molto tempo.
Un applauso infinito ad Okada ed Omega che negli anni, oltre che ad essere riconosciuti in eterno per questi due capolavori, saranno fonte d'ispirazione, allenamento e miglioramento da parte di futuri neo pro wrestler. Questo è il lato più spettacolare di questa disciplina, un lavoro che hanno portato al massimo esponenziale tramutandolo in arte.

• BEST IN THE WORLD PREVIEW •

Archiviato un PPV leggendario, passiamo adesso alla sponda americana, perché “L'altro lato” non si ferma solo al Giappone, ma raggiunge anche gli USA grazie alla ROH. Due compagnie cui, grazie alla loro collaborazione, dobbiamo la creazione di questo straordinario editoriale.
Tornando a discorsi più “In-ring” la Ring of Honor andrà in scena venerdì con il PPV Best in the World 2017; l'evento in questione è da sempre uno dei PPV più importanti della compagnia di Bristol, qui vi sono state delle vere e proprie consacrazioni, la più recente è quella di Jay Lethal, andando indietro negli anni spiccano i nomi di Kevin Steen, Eddie Edwards e addirittura Samoa Joe. Jay Briscoe è uno dei protagonisti principali per aver partecipato a ben tre main event nelle ultime quattro edizioni del PPV, in due delle quali ha appunto contribuito ad innalzare il nome di Lethal.

Vediamo adesso la card completa dell'edizione 2017 di Best in the World:

– ROH World Championship match: Christopher Daniels (c) vs. Cody

– The Kingdom (Matt Taven e Vinny Marseglia) vs. Ultimo Guerrero e El Terrible

– ROH World Tag Team Championship match: The Young Bucks (Matt Jackson e Nick Jackson) (c) vs. War Machine (Hanson e Raymond Rowe)

– Jay Lethal vs. Silas Young

– Strap match: Frankie Kazarian vs. Hangman Page

– ROH Six-Man Tag Team Championship match: Bully Ray e The Briscoes (Jay Briscoe e Mark Briscoe) (c) vs. Dalton Castle e The Boys

– ROH World TV championship match: Kushida (c) vs. Marty Scurll

– Search and Destroy (Alex Shelley, Chris Sabin, Jay White e Jonathan Gresham) vs. The Rebellion (Caprice Coleman, Kenny King, Rhett Titus e Shane Taylor).
Per stipulazione il team sconfitto verrà sciolto.

Da un apio d'anni la compagnia ha deciso di dare una costruzione ad alcuni – E solo alcuni purtroppo – dei match che vanno in scena nei propri PPV, fattore che rende logico accostare il termine rivoluzione di fianco alla sigla ROH. Per quanto visto finora Cody Rhodes dovrebbe vincere senza il ben che minimo problema il titolo ROH, Daniels è in procinto di ritirarsi, Lethal reclama vendetta, insomma, sono tutti fattori che vedono il figlio dell'American Dream trionfare meritatamente.

Gli altri match titolati dovrebbero regalarci tutte conferme a parte il titolo TV che tornerà in mano a Marty Scurll; l'eight man tag team match dovrebbe vedere trionfare il team face anche se i Rebellion hanno riscosso commenti positivi nelle ultime settimane.
Jay Lethal vincerà sicuramente contro Silas Young, quest'ultimo si conferma un ottimo worker, cosa che giustifica ulteriormente il forte interesse della WWE dimostrato nel recente passato.
Mi trovo dubbioso nel dare un pronostico secco sul match del Kingdom, in particolare perché non siamo a conoscenza sulle vere intenzioni della compagnia con questa stable. Matt Taven merita maggiore considerazione, in particolare ora che la categoria tag team andrà sempre più ad impoverirsi – Effettivamente rimangono solo gli YB e MCMG come veri team sotto contratto con la ROH – e occorre quindi puntare anche su lui ed i suoi adepti.
Se la ROH ha seriamente intenzione di credere e farci credere in Matt Taven, una vittoria a Bestr in the World è quello che servirà a lui ed in particolare al nuovo Kingdom.
Per lo Strap match, che dire, non mi aspetto molto anche perché la qualità in ring non sarà di certo eccellente, Kazarian è un ottimo atleta, ma Page non proprio e dispiace vedere che solo adesso la compagnia si ricordi di lavorare sul suo personaggio. Dall'ingresso nel Bullet Club ad oggi, è stato più volte sminuito, non che sia un fenomeno, ma avrebbero potuto gestirlo a poco a poco e non farlo passare per l'anello debole che improvvisamente sconfigge il suo ex leader. Ad ogni modo, Hangamn Page vincerà, ma il vero interesse è sul futuro di Kazarian, il quale senza più Daniels bisognerà capire cosa vorrà farne della sua carriera. Rimarrà in ROH da singolo? Tornerà ad Impact Wrestling nella X-Division? Lotterà esclusivamente nelle indie? Gli verrà affiancato un nuovo partner? Lotterà per i titoli Six-Man con un altro team? O si ritirerà anche lui? Domande alle quali solo Best in the World riuscirà a mostrarci le dovute risposte.

Anche per questo editoriale è tutto, un ringraziamento particolare a voi lettori per la cura con la quale ci seguite quotidianamente.
Appuntamento con il prossimo numero, che verrà curato dal collega e amico Lothar Ceccarelli (Al quale rinnovo i miei più sinceri auguri di Buon Compleanno), tra due settimane, mentre, con il sottoscritto, vi aspetto anche tra le righe dell'Impact Planet, l'Orlando Report e ovviamente sul The Other Side, l'unico editoriale che si occupa “dell'altro lato” del mondo del pro wrestling.

Have A Nice Day 🙂

Scritto da Aldo Fiadone
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