GPOrder #97 – E ora?

E ora? E' la domanda che incuriosirà i tifosi e tormenterà i dirigenti della WWE. L'infortunio di Rollins è una tremenda botta per l'atleta, fermato per un lungo periodo proprio nel periodo più importante della sua carriera e con ogni probabilità costretto a saltare anche Wrestlemania, ma una botta ancor più tremenda per la WWE, che si trova a dover gestire il breve periodo senza di lui, senza Cena, senza Lesnar e senza Orton, ed il medio periodo con piani da rivedere, anzi stravolgere. Il tutto dovendo trovare prima di tutto un nuovo campione a strettissimo giro.
A cosa staranno pensando dunque Vince McMahon e soci? Difficilissimo a dirsi, perché di fatto la sola cosa che reputo abbastanza certa è che oggi non c'è, per costruzione e credibilità attuale, un solo nome tra quelli disponibili che possa prendere quella cintura senza che questa mossa non sia considerata un rischio. Come detto non c'è un Cena né un Lesnar, dunque o c'è da richiamarli in fretta (ma per motivi diversi non è così semplice) oppure si punta su altri, gli stessi altri che magari oggi avresti voluto costruire e rendere pronti per quello che adesso diventa un mezzo o completo salto nel buio a seconda delle circostanze.
Saltiamo dunque a più pari l'ipotesi del richiamo alle armi, perché in quel caso è ovvio che sia John Cena che Brock Lesnar potrebbero gestire al meglio la cintura come e quando vogliono, senza bisogno di pre-costruzione o spiegazioni particolari. Per quanto riguarda invece gli altri, è giocoforza partire da tre candidature più forti, ovvero Roman Reigns, Sheamus e Dean Ambrose
Reigns sappiamo tutti essere un pallino di Vince, tanto da provare (con risultati disastrosi) già a farlo emergere l'anno scorso per poi procedere molto più lentamente, senza però mai perdere l'idea di vedere in lui il nuovo volto della compagnia. Sarà dunque bruscamente anticipata la sua nuova scalata al titolo? Le probabilità ci sono, molto più incerto è invece predire se e quanto questo regno avrà successo e porterà benefici al suo personaggio. Il rischio in tal senso è enorme, anche in considerazione di una amicizia con un Ambrose molto più popolare, molto più bravo al microfono, insomma molto più pronto per molti altri aspetti, seppur minoritari rispetto alla visione di chi la compagnia la gestisce. Certo potrebbe anche essere l'occasione per vederlo passare heel, considerando che l'authority avrà bisogno di un nuovo rappresentante sul ring, ma davvero la WWE farebbe turnare colui che ha già identificato come erede naturale di Cena, ovvero colui che non può turnare per definizione? Difficile, molto molto difficile. Ecco perché se titolo deve essere, sarà con ogni probabilità con lo stesso ruolo da babyface attuale.
Sheamus di contro ha la valigetta, dunque un regno già quasi ipotecato. Certo non si può dire che il suo personaggio goda di una salute estrema, ma come detto c'è poco da ragionarci su, Rollins ha catalizzato l'attenzione verso gli heel su di lui per mesi, difficile dunque trovare un altro cattivo pronto all'istante. Le perplessità sull'irlandesi sono onestamente enormi, ma parliamo nuovamente di un prospetto nel quale Vince ha creduto e probabilmente crede ancora, dunque anche le sue quotazioni non sono propriamente basse.
Tra i principali indiziati figura di diritto Dean Ambrose, che potrebbe davvero approfittare di questa occasione, se non per laurearsi campione subito quantomeno per orbitare attorno al titolo per un po', o forse anche fino a Wrestlemania. Anche lui potrebbe riuscirci da heel, ed è sicuramente un personaggio che i dirigenti turnerebbero più volentieri dal punto di vista economico, ma al tempo stesso da quello creativo sarebbe molto difficile, stante la difficoltà di imporre lui come uomo da fischiare ad un pubblico molto particolare come quello di Rumble e Wrestlemania, mantenendo Reigns come quello da amare; è un dettaglio del quale i booker potrebbero tenere conto così come fregarsene altamente, di sicuro però al di fuori di Rollins l'amicizia Ambrose-Reigns è la sola cosa costruita decentemente nelle ultime settimane, e dunque una delle pochissime potenziali leve che si possono sfruttare ora.
Meno quotati Dolph Ziggler, Cesaro, Bray Wyatt e Kevin Owens: vedo al più qualche probabilità per quest'ultimo, ma sinceramente tutti e tre hanno le ossa talmente rotte dalla pessima gestione reggente che catapultarli suibto nel main eventing è impossibile, c'è prima da lavorarci su, e dunque non sono certo loro la soluzione di una scelta che va fatta in due settimane scarse. Wyatt poi deve prendere per l'ennesima volta, questa volta per mano di Taker dopo la patetica storyline del rapimento, dunque è di fatto già impegnato.
Non va sottovalutato Alberto Del Rio: ritorno in grande stile con vittoria perentoria nientemeno che con John Cena (e dunque anche un feud pronto nel medio periodo), personaggio discretamente considerato, carisma
potrebbe essere lui il nome a sorpresa.
Infine ci sono i sogni, quegli scenari da salto nel buio la cui probabilità è davvero molto bassa: un ritorno in grande stile di Daniel Bryan farebbe ad esempio felici tanti tifosi, ma davvero proprio a valle di un colpo così la WWE affiderebbe la cintura ad un atleta sulle cui condizioni c'è più di un dubbio? Altro sogno potrebbe esser un balzo da NXT di Finn Balor, ma è obiettivamente fantawrestling.
Cosa succederà dunque? Chi vincerà questo torneo alle Series? Come detto sbilanciarsi sarebbe folle, tuttavia un primo enorme indizio lo avremo lunedì a Raw, quando l'eventuale presenza di uno tra Cena e Lesnar permetterà di capire se la WWE si affiderà a loro oppure andrà avanti con quello che ha ora. Personalmente, qualora sarà perseguita questa seconda strada, restringo le mie previsione ai miei tre favoriti già citati, ovvero Reigns e Sheamus più Ambrose e vedo nel primo il grandissimo favorito, ma come detto in tutti e tre i casi sarà un periodo preoccupante, perché di fatto nessuno è pronto, ma al tempo stesso incertissimo, poiché proprio l'avere un roster di soli midcarder al momento (amara considerazione ma ahimè assolutamente legittima) apre spiragli per diversi nomi e diverse situazioni, assolutamente difficili da prevedere o immaginare a priori.
Il tutto sperando soprattutto che questo infortunio non da poco (legamento anteriore, legamento collaterale e menisco, di fatto un ginocchio a pezzi) non danneggi lo stile di Rollins, personaggio capace di offrirci grande spettacolo dentro il ring e che potrebbe perdere molto da una mobilità ridotta a seguito di un problema così grave. I più esperti ricorderanno certamente lo Steve Austin pre-infortunio al ginocchio e quello post-infortunio, e parliamo di un atleta sul quale le performance sul ring hanno contato enormemente meno rispetto a Rollins, dunque c'è davvero da incrociare le dita ed augurare non tanto una rapida, quando una completa, completissima guarigione allo sfortunato ormai ex Campione WWE.