GPOrder #82 – Venghino signori venghino!

GPOrder #82 - Venghino signori venghino!

Vendere abbonamenti al network, vendere abbonamenti al network, vendere abbonamenti al network, vendere abbonamenti al network. E' senza dubbio il pensiero che Vince sta ripetendo in modo martellante ai suoi, consapevole che i risultati del suddetto network vadano assolutamente migliorati, immediatamente.


Indubbiamente questo progetto gioca un ruolo fondamentale per la WWE dal punto di vista economico, magari non a livello assoluto di vita o di morte, ma certamente un suo fallimento avrebbe conseguenze pesantissime. Basti pensare ai recenti tagli di ogni genere (lottatori, spese accessorie, allestimenti, ecc.) che abbiamo visto in queste ultime settimane, dovuti proprio ai numeri non in linea con quanto previsto. Ecco perché la promozione del Network si è intensificata in modo esponenziale, sia con una modalità diretta sia intervenendo su tutto ciò che indirettamente può portare ad un aumento degli abbonati. Soprattutto la frenesia con cui si sta cercando di porre rimedio a questo deficit è palese, lo possiamo notare proprio nella promozione, come già detto sia nella modalità diretta che in quella indiretta, caratterizzata appunto da una palese e quasi isterica fretta, visibilissima in ogni suo aspetto.

La modalità diretta l'abbiamo vissuta a Battleground, dove la frequenza delle marchette è salita fin quasi a diventare fastidiosa come le due tele imbonitrici dell'immagine di copertina. Ok Michael Cole, abbiamo capito che per meno di dieci dollari al mese vale davvero la pena, la penso così anch'io e rinnoverò il mio abbonamento senza esitazione alcuna, però ricordarcelo n volte nel corso di un pay per view..
Peccato che poi a consuntivo Battleground sia stato tutt'altro che uno spot pubblicitario, visto che a conti fatti l'evento ha avuto qualche luce (vedi il fantastico match di coppia) ma anche tante ombre, a cominciare dal deludentissimo match fra Wyatt e Jericho. E per la cronaca le sorprese fine a se stesse presentano sempre un conto salato a consuntivo, vedi l'ennesima sconfitta per Harper e Rowan e l'eliminazione di Cesaro per mano di Heat Slater.

La modalità indiretta è semplicemente rendere quanto più possibile appetibile il prodotto, cercando di “caricare” i pay per view e la relativa costruzione con quanta più carne al fuoco è possibile. Guardate ad esempio cosa sono stati capaci di tirare fuori: ritorno – più che annunciato ma naturalmente di assoluto impatto – di Brock Lesnar come nuovo sfidante di Cena per il titolo, arresto di Stephanie, turn heel di Paige, Cesaro che molla Paul Heyman (seppure in modo non traumatico, almeno per ora), nuova stable di Xavier Woods. In due mesi? No, in una sola puntata di Raw! E' come se davvero Vince avesse detto “occorrono tutte le idee possibili, tiratele fuori e le faremo tutte!”, col risultato di una improvvisa e come detto frenetica accelerazione.

La domanda che mi pongo ora è semplicissima..siamo sicuri che sia davvero necessario? Tutto quanto? E' chiaro che il riferimento non è certo a quello che palesemente è un concentrato di interesse e sicuro blockbuster, con riferimento ovviamente a Brock Lesnar. Mettere lui contro Cena è semplicemente il miglior main event che ad oggi si possa organizzare per Summerslam, senza se e senza ma. Discutere una cosa del genere è a mio avviso semplicemente folle, pur con il consueto discorso di un Lesnar part time che toglie spazio a chi invece lotta a tempo pieno. Oggi il suo rientro in pompa magna non è assolutamente un togliere spazio, al contrario il suo aiuto in questo momento è fondamentale, un aiuto di cui tutto il carrozzone ha assolutamente bisogno, con buona pace di tutti.

Ma il resto? Questa lunghissima sequenza di eventi che è assolutamente riduttivo chiamare resto?

Partiamo ad esempio con Cesaro. Lo svizzero è vittima, lo sappiamo, di una gestione pessima, che lo ha portato dall'ultimo gradino prima di conquistare la vetta della piramide a rotolare fino quasi alla base. Associarlo a Heyman è stata una scelta rivelatasi infelice a posteriori, eppure proprio ora che Heyman deve gestire on screen un main eventer part time, e con ogni probabilità anche un futuro campione del mondo che non sarà presente ad ogni show televisivo e perfino salterà dei pay per view, si opta per separare le strade del mad genius e dello svizzero? Adesso, ovvero proprio quando ad Heyman farebbe comodissimo un altro wrestler di livello? E per fargli fare cosa poi? Un feud di medio livello che non interesserà nessuno e che, anche in caso di vittoria, ben difficilmente lo eleverà dallo stallo attuale? Resto perplesso..

E che dire di Paige, parlando di gestione scellerata? La WWE, anzi i booker del main roster, hanno inanellato con lei errori su errori, ed oggi la girano heel probabilmente per cercare di salvare il salvabile. La ragazza passa dunque da timida debuttante a perfida cattiva, praticamente qualsiasi cosa tranne quello che faceva, con enorme successo, a NXT. Per forza di cose dunque AJ dovrà girare face; sarà interessante vederla in questo ruolo, ma francamente ho la sensazione che questa conclusione, ahimè forzata da errori precedenti, sia tutt'altro che un beneficio per entrambe. Peraltro a Battleground le due hanno messo in piedi uno dei match più inguardabili della carriera di entrambe, dunque la base di partenza è già quella che è.

Dulcis in fundo la nuova stable di Xavier Woods, presumibilmente riservata a wrestler di colore. Una sorta di Nation of Domination del 2014, per chi se la ricorda. Certo proprio la NOD fu un trampolino di lancio per un certo The Rock, ma ahimè dubito fortemente che uno fra lo stesso Woods, Kofi Kingston, Big E e chiunque altro potenziale membro di questa stable possa mai arrivare anche ad un decimo del carisma e delle potenzialità del giovane Rocky. Anche il midcard ha bisogno delle sue storyline, ci mancherebbe, ma molto francamente la mia reazione al momento è semplicemente un unico, gigantesco, inequivocabile “perché?” E se pensate possa essere tutto aspettate di vedere Smackdown, dove cambierà ancora qualcos'altro per due atleti.. e la reazione, almeno del sottoscritto, sarà con ogni probabilità la stessa.

Insomma la sensazione evidente è quella di voler correre, fare tutto quello che si può fare quanto prima, costi quel che costi. Il solo caso in controtendenza è quello di Rusev, dove lo scellerato promo di Battleground ha al contrario imposto una brusca frenata. Senza tanti giri di parole, francamente sarà stato solo un gioco di parole senza alcun riferimento diretto alla tragedia in Ucraina, ma tutto il discorso di Lana in pay per view avrebbero potuto e dovuto risparmiarselo, visto che ha giocoforza generato un mare di polemiche. C'è ben poco da meravigliarsi purtroppo, visto che stiamo pur sempre parlando di chi durante la prima guerra del golfo si inventò un mercenario iracheno e gli consegnò addirittura il titolo.. in ogni caso per il Bulgaro prevedo a stretto giro un bivio fondamentale: se le polemiche si affievoliranno allora si riprenderà il programma di push per lui, fino ad un futuro inevitabile scontro con John Cena. Viceversa se la situazione diventerà ingestibile allora vedremo una clamorosa marcia indietro, magari non ai livelli di quella che fu fatta con Mohammed Hassan, ma certamente un addio ai sogni di gloria sotto froma di match con un avversario così importante.

In conclusione ben venga la volontà di migliorare il prodotto a scopi squisitamente commerciali, è un qualcosa che i consumatori esistenti ovviamente apprezzeranno. Ma attenzione, tanta attenzione alla fretta, che in più di un caso può rivelarsi un rimedio peggiore del male. E, consiglio spassionato, abbonatevi al network, la vostra vita sociale ne risentirà ma l'amante del wrestling che c'è in voi vi ringrazierà in eterno.

Scritto da Giovanni Pantalone
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