GPOrder #70 – Un campanello d’allarme

GPOrder #70 - Un campanello d'allarme

Calma e sangue freddo ragazzi… che sta succedendo? Semplicemente la più feroce, rabbiosa, incredula, rumorosa reazione del pubblico della WWE che si sia mai vista dai tempi di… no, che si sia mai vista e basta! Una reazione che ha condizionato in modo incredibile la Royal Rumble, un pubblico live dell'arena che ha lanciato un messaggio assordante. Avete presente il famoso match di Wrestlemania 20 fra Goldberg e Brock Lesnar? Perfetto, aumentatene la rumorosità e prolungatelo per due ore e mezza invece di un quarto d'ora, otterrete ciò che si è visto a Pittsburgh.


I gossip diffusi dai vari siti americani dopo il ppv parlano di una dirigenza sorpresa da una simile reazione, spiazzata da un lato ma al tempo stesso composta nel preservare i loro piani per Wrestlemania, piani che come abbiamo visto hanno suscitato la reazione che abbiamo sentito. Really? Vi aspettavate un applauso lasciando fuori dalla Rumble il wrestler più popolare che avete? Boh.. nel frattempo si continua a vociferare di grandi piani, grandissimi piani, salvo poi rendersi conto che se le voci venissero confermate questi grandi piani sarebbero Orton vs Batista per il titolo (e ovviamente main event di Wrestlemania salvo sorprese) e Daniel Bryan affrontare Sheamus. Ah beh se questi sono i grandi piani…

Tuttavia l'aspetto che secondo me rende pienamente un'idea di quanto accaduto è come questa onda d'urto, forse davvero imprevedibile per intensità, sia riuscita a spazzare via non soltanto gli elementi fragili, ma anche qualcosa di assolutamente solido. Prendiamo ad esempio proprio la Royal Rumble ed analizziamola a consuntivo. Da un punto di vista qualitativo è stato un brutto pay per view? Assolutamente no! Abbiamo visto un match di apertura fra Bryan e Wyatt che se la giocherà tranquillamente per il titolo di match dell'anno, un angle+piccolo match fra Lesnar e Show comunque lodevole per intensità, ed un match fra Cena e Orton di gran lunga superiore alle aspettative e con minuti finali davvero convincenti. In più la rumble, a mio avviso non negativa, sicuramente superiore alle scialbe edizioni dell'anno scorso e di due anni fa. A consuntivo sarebbe un ppv da valutare positivamente, eppure quanti di noi riescono fino in fondo a mantenere un livello di giudizio così obiettivo, senza che lo stesso sia condizionato da quanto è successo, alias dalle scelte di booking? Pochi, non a caso la stroncatura all'evento è stata quasi unanime, ma soprattutto ben superiore a quando l'evento stesso avrebbe meritato.

Passando poi ai singoli è evidente che questo “movimento” come l'ha chiamato Bryan ha Raw ha mietuto diverse vittime, capeggiate ovviamente da Batista. Avete mai visto un atleta di questo calibro, non esattamente un midcarder pur con tutti i suoi limiti, che esaurisce l'onda d'urto del suo ritorno alla sua prima apparizione nel ring e seconda in assoluto? Peraltro mentre altri sono abituatissimi a questa reazione e lo hanno dimostrato, e mi riferisco ovviamente a John Cena, mentre altri finalmente hanno imparato a non prendersela e stare al gioco, e qui invece il riferimento a Orton, siamo sicuri che Batista possa reggere questo tipo di tifo contrario, dovendo per forza interpretare il ruolo del face? Dubbio che peraltro fa il paio con tutte le perplessità di una condizione fisica apparsa problematica, tanto per usare un eufemismo. Dispiace infine anche per Sheamus, il cui ritorno è stato salutato con il giusto entusiasmo ma poi di fatto offuscato da situazioni nelle quali poverino non c'entra nulla. E parlando di poveri estranei, vogliamo dimenticarci di Rey Mysterio? Avete letto bene, GP che prende le difese del wrestler che più detesta? Ebbene sì.. il suo ingrato ruolo è stato quello di prendere l'ultimo spot della Rumble, ovvero l'ultimo spot possibile per un ingresso a sorpresa di Bryan. Morale della favola? Autentica ovazione alla sua eliminazione! Poverino..

Il paradosso però è che in una marea di situazioni particolari e reazioni negative, c'è chi invece indirettamente addirittura ne beneficia! Prendete Roman Reigns.. certo tenuto in grande considerazione, visto che gli hanno permesso di battere un record assolutamente granitico come quello del numero di eliminazioni in una singola rumble detenuto da Kane (ed il big red monster a mio avviso avrebbe meritato di passare alla storia almeno per questo, ma tant'è..), ma quanti avrebbero immaginato un supporto del pubblico così forte per lui? Pochi..e che sia chiaro, il merito va certamente a ciò che ci ha messo lui, ma anche al fatto che nello scontato finale lui era rimasto la sola briciola di speranza per il pubblico dell'arena.

E che dire di Brock Lesnar? A Raw la gente non vedeva l'ora di vederlo, e non perché i promo di Heyman sono improvvisamente diventati più interessanti, quanto perché lui è uno dei pochi che può ancora sovvertire questa situazione!

Già, perché a questo punto, pur nell'ostentata sicurezza creativa e soprattutto economica delle decisioni già prese io credo che la Royal Rumble sia stata una frittata troppo, troppo grossa per non imporre una seria riflessione. Perché? Perché è chiaro che una reazione del genere non avrà conseguenze economiche, non farà vendere di meno Wrestlemania o seguire meno Raw, ma al tempo stesso non si può più trascurare come una simile situazione non soltanto è imbarazzante, ma come si è visto resiste senza alcun problema anche quando la federazione fa il suo dovere mettendo in scena dell'ottimo wrestling.

Non è difficile immaginare, infatti, come il pubblico di domenica sera abbia anche lanciato una moda, ripresa non a caso già a Raw e che coinvolgerà anche quella fetta meno smart che forse prima non avrebbe rumoreggiato così tanto. Immaginatevi poi a Wrestlemania, con uno stadio così pieno di gente e coperto, dunque con un effetto del pubblico ben maggiore rispetto allo scorso anno, pieno di gente da livello decisamente più smart della media. Si può editare i cori, “pulire” in postproduzione, ma con questi chiari di luna francamente poco o nulla può evitare una situazione che definire potenzialmente imbarazzante è un eufemismo.

Cosa succederà dunque? Difficile a dirsi, perché da un lato esistono strane praticabilissime per accontentare i tifosi senza modificare troppo i propri piani (basterebbe un triple threat ad esempio, oppure un cambio di titolo alla chamber ed un turn heel di Batista), ma dubito che la WWE sia arrivata fino ad ora, consapevole di ciò che stava succedendo (non posso davvero credere che a Stamford abbiano avuto davvero dei paraocchi così spessi fino alla Rumble) e poi possa cambiare adesso dei piani in cui evidentemente crede. Una situazione intricata dunque, che dunque paradossalmente può da un lato aggiungere mordente a questa Road to Wrestlemania dall'altro portare a clamorose, e ripeto per l'ennesima volta imbarazzanti, situazioni alla Rumble. Di sicuro almeno un po' di evidente confusione è stata generata, vedi il fatto che ad esempio a Raw non abbiamo visto nemmeno un briciolo di accenno a quanto successo a CM Punk (pietosa la sua gestione nella Rumble), come se davvero non fosse accaduto nulla. Lasciarlo la prossima settimana per dargli più enfasi? Perché davvero in tre ore di Raw non si trova il tempo per affrontare come si deve anche un tema come questo? Poche storie, questa si chiama confusione, senza se e senza ma.
Staremo dunque a vedere in cosa consisteranno “i grandi piani”, ma di sicuro dopo domenica è chiaro a tutti che ai suddetti piani non sarà letteralmente perdonato nulla, i booker sono stati avvisati nel modo più assordante e clamoroso possibile.

Scritto da Giovanni Pantalone
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