GPOrder #64 – GP meets Hulk Hogan!

Edizione speciale, davvero molto molto speciale quella che leggerete questa settimana: non parleremo di attualità , non discuteremo di Bryan bocciato piuttosto che tenuto buono per quando conta, non parleremo del nuovo Kane. Nossignore, per la terza volta, dopo i precedenti per la Royal Rumble e per Wrestlemania, utilizzerò questo spazio per raccontarvi qualcosa di veramente speciale, una esperienza diretta che cercherò di condividere qui con tutti voi, spero al meglio; l'incontro con la Storia, quella da scrivere rigorosamente con la S maiuscola, che nel nostro mondo si traduce principalmente in un nome ed un cognome, ovvero Hulk Hogan.
Tutto è nato l'otto novembre, in modo completamente casuale: mi trovavo a New York per un viaggio programmato da tempo, nel quale pur facendo una scorpacciata di sport americano fra Rangers, Knicks, Nets e Giant, non era stato previsto o programmato alcunnchè riguardo al Wrestling. Del resto sfortuna ha voluto che la WWE si trovasse in tour all'estero, e dunque di fatto le possibilità erano praticamente nulle. Tuttavia, aprendo twitter per leggere quando messaggio che mi era arrivato, trovo in alto nella pagina e leggo assolutamente per caso un tweet di King Kong Bundy. Parentesi, non chiedetemi come mai sia un follower di Bundy, non ci avevo nemmeno fatto caso fino a questo tweet:
How many #Bundyholics will be at the @BigEventNY tomorrow? #FIVE
“Wait a minute.. big event NY? Un grande evento a New York domani? “ scatta ovviamente l'apertura del link, e dal relative profilo internet trovo l'indirizzo web che mi serve, che parla appunto di un evento chiamato – che fantasia – “The Big Event V”. In pratica una delle tante convention organizzate negli states dove è possibile incontrare i lottatori per una foto o un autografo, tipicamente grandi nomi del passato. Non eccessivamente impressionato dal profilo twitter apro il sito con un discreto scetticismo, che tuttavia viene letteralmente frantumato dopo pochi secondi: Chris Jericho? Mick Foley? Bruno Sammartino? HULK HOGAN?? Perfetto, sono passati pochi secondi, ma avevo già capito che GP sarebbe stato della partita!
Fra il dire ed il fare c'era però di mezzo l'arrivarci: la convention era in una sorta di hotel/centro congressi nel Queens, vicino il parco di Flushing Meadows, ovvero una zona non propriamente turistica e distante almeno un'ora di metropolitana dal centro di Manhattan. Dimenticate i grattacieli, dimenticate le strade piene di taxi, quell'area di NY non è tanto diversa da una zona residenziale di periferia. Peraltro proprio quel giorno la sola linea di metro utile era interrotta per lavori, dunque il rischio di perdersi era duplice, sia per riprendere la stessa linea dopo l'interruzione sia per trovare il posto una volta scesi finalmente alla stazione giusta. Morale della favola intorno alle dieci (l'inizio era fissato per le nove di mattina) vago per uno stradone desolatamente privo di pedoni) e quando finalmente trovo una struttura che potrebbe effettivamente sembrare un hotel cerco disperatamente un cartello, una insegna, qualcosa in grado di aiutarmi. Nulla per qualche minuto.. fino a quando scorgo avviarsi verso l'entrata due allegri signori sulla cinquantina, il primo con la maglia di CM Punk il secondo completamente vestito come Mick Foley in versione Cactus Jack. “Ok sono arrivato!!!”, un ringraziamento a voi due adorabili fan, senza di voi sarei ancora a cercare!
Una volta entrato capisco un po' meglio come sarebbe funzionata la cosa: dieci dollari per l'ingresso, dopodichè nei cinque saloni ci sarebbero stati i vari wrestler disponibili per foto e autografi, con in mezzo qualche interessante bancarella di merchandise, dalle quali ho comprato una serie di DVD sulla ECW davvero per intenditori. I prezzi variavano in funzione della celebrità del lottatore scelto, in ogni caso si andava dai dieci ai quindici dollari per un autografo, altrettanti per la foto, leggermente di meno (es. 25 dollari invece di trenta) per tutte e due le cose. L'autografo ovviamente poteva essere sia su una foto fornita dal wrestler stesso sia su qualunque oggetto portato dal fan, e credetemi ho visto tifosi portarsi dietro davvero di tutto, alcuni anche con enormi scatoloni! Vecchi programmi, cinture su cinture (un tipo ne aveva sulla spalla ben sei, tutte repliche reali e dunque pesanti!), DVD, action figures, un ben di dio del quale davvero non potete avere un'idea.
A fronte dei già citati saloni per tutti, il solo Hogan godeva invece di un proprio salone, con tanto di fila separata per entrare. La ressa della coda era consistente, ma una volta entrati era ovviamente tutto molto molto più tranquillo, rispetto alla ressa che avrei trovato dopo nei saloni “comuni”. Doveroso, Hulk è una cosa il resto dei wrestler un'altra, la disparità di trattamento ci stava tutta. Purtroppo una disparità c'era anche nei prezzi: 75 dollari per l'autografo, 75 per la foto, 150 per tutte e due le cose, e per chi acquistava questo coupon da 150 ogni altro autografo sarebbe costato “solo” altri 50 dollari l'uno. Caro Hulk capisco che sei il numero uno, capisco che fra moglie e spese i quattrini non bastano mai.. però sei davvero un caro, carissimo ragazzo!
Inutile tuttavia anche solo immaginare di rinunciare ad una occasione così ghiotta ed irripetibile, dunque decido di non badare a spere, utilizzare il consistente budget messomi a disposizione da CDB per Tuttowrestling.com, pago i 75 dollari per la foto e mi metto in fila per Hulk. Circa una ventina di minuti di attesa, durante i quali arriva qualche atleta ritardatario, come Kevin Nash, Sean Waltman, Sergeant Slaughter ed infine Chris Jericho, al quale tutti i fan in coda augurano buon compleanno! Chris è davvero in ottima forma, spero si veda..
Finalmente entrati nel salone, c'è ancora una piccola coda prima di poter scattare la foto con Hulk, vestito con una maglia dell'NWO come poi mi farà notare Manuele Poli su facebook qualche giorno dopo. Qualxuno gli chiede anche il perché. Ed Hulk risponde che è per un tributo alla presenza dei suoi amici Nash, Hall e Waltman (anche se Hall non l'ho visto, e che lNWO dominerebbe ancora la scena del business se volesse, dichiarazioni che infatte saranno poi riprese dai vari siti specializzati, compreso il nostro. Poi, proprio quando arriva il mio turno, da dietro una ragazza mi supera in fila, farfugliando velocemente che deve lavorare presso uno stand e dunque non ha tempo da perdere per fare la coda. Come ho reagito? Mi sono arrabbiato e le ho detto di fare la coda come gli altri? Neanche per sogno, ho accettato di buon grado di aspettare un po' di più senza assolutamente fiatare! Come mai? Semplice, ci tengo alle mie fragili ossicine..
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Andata via la culturista di turno è finalnente il mio turno! Non sono mai stato un hulkamaniac sfegatato, anzi ho spesso tifato contro di lui, ma francamente conoscere dal vivo l'autentica icona vivente del Wrestling, la ragione stessa di gran parte di questo business è fonte di grandissima emozione, credetemi. Hulk dalle poche –e ripeto emozionate – parole che dico capisce che non sono certo statunitense, mi chiede da dove vengo, e sentendosi rispondere “I'm from Italy” non perde occasione per ricordare qualche luogo comune, alias il nostro cibo (“great food!”) e…ehm… quanto le nostre ragazze siano tutto sommato facili! Detto questo e dopo aver scattato la foto, pur non essendo previsto dal mio coupon vede la maglia Hulkmania che avevo comprato poco prima, la prende e me la autografa! “This is for all my italian hulkamaniacs”! Gioia del sottoscritto, davvero felice come un bambino, ed evidente risentimento di una delle organizzatrici che stava regolando la fila, ,visto che di fatto Hulk mi aveva fatto un regalo. Credetemi, vorrei riuscire ad esprimere con le parole la mia emozione, ma davvero sarebbe impossibile.
Terminato il momento con Hulk tuttavia non è certa finito tutto, anzi c'era da vedere tutti gli altri saloni. La ressa era davvero tanta, ma altrettanto numerosi erano i nomi presenti alla convention, che citerò in ordine sparso: Chris Jericho, Mick Foley, Rob Terry, tutto il BWO, Bruno Sammartino, Greg Valentine, Ted Di Biase, Sid Vicious, Howard Finkel, Sergeant Slaughter, Maryse, King Kong Bundy, Haku, Barbarian, Kevin Nash, Sean Waltman, Terry Funk, Brutus Beefcake, Jack Rougeau, King Kong Bundy, Tara, Matt Hardy, Mister Wonderful Paul Orndorff, Shane Helms in versione Hurricane.. e sicuramente al volo sto dimenticando qualcuno!
A valle di una convention fantastica, permettetemi però di chiudere anche con un brusco ritorno alla realtà , quella che ci dice che purtroppo nessun wrestler è indistuttibile, anzi spesso molti si sono addirittura distrutti con le loro mani. Per l'emozione di scattare la foto con un Foley o un Jericho, o l'angolo del maiale nell'ammirare le generose misure di Maryse, purtroppo ci sono anche momenti di autentica tristezza, sia nel vedere atleti comunque importanti restare lì in attesa di fan quando magari per altri c'era la ressa (penso ad esempio a Greg The Hammer Valentine, peraltro davvero poco invecchiato) che nel vederne altri in condizioni purtroppo evidentemente menomate (Sid Vicious ad esempio benchè ovviamente con qualche ruga in più sembrava davvero asciutto ed in forma, poi però solo per alzarsi dalla sedia ha avuto bisogno di movimenti lentissimi e di aiuto). Ancor più triste e davvero commovente, infine, vedere Bobby The Brain Heenan così sfigurato, seduto lì in condizioni purtroppo assai precarie e spaesato con lo sguardo nel vuoto. Una tristezza che davvero mi ha fatto scendere qualche sincera lacrima.
E con questo epilogo ahimè triste si chiude il mio racconto, sperando davvero di essere riuscito, anche con l'aiuto delle foto (naturalmente mosse e brutte, ma ormai ci siete abituati), a rendervi quanto più possibili partecipi. L'emozione di aver potuto incontrare dal vivo Hulk, ma anche i miei wrestler preferiti di sempre, i Demolition, e tanti altri campioni, è stata un privilegio che ho vissuto per pura fortuna e che davvero non vedevo l'ora di poter raccontare e condividere con tutti voi appassionati di Tuttowrestling. What you gonna do hulkster when GP runs wild on you?