GPOrder #56 – The strong link

E' probabilmente arrivato il momento di sbilanciarsi, di fare paragoni perfino più che illustri. Oggi parliamo di due concetti apparentemente simili, in realtà profondamente diversi, ovvero quello di popolarità temporanea e popolarità permanente:
La popolarità temporanea di un wrestler è ovviamente caratterizzata da un periodo, più o meno breve ma comunque abbastanza delimitato, durante il quale l'atleta in questione beneficia di una considerazione da parte del pubblico ben superiore rispetto a quella che normalmente riceveva nel passato o riceverà al termine del periodo stesso. Per considerazione è da intendersi in generale l'interesse verso il suo personaggio, alias la reazione dei fan positiva o negativa che sia, dunque un concetto perfettamente applicabile sia per un heel che per un face. Inoltre essa può essere certamente frutto di un push, ma anche esserne totalmente slegata, o ancora il push stesso può essere un effetto piuttosto che la causa. Un esempio su tutti? Naturalmente Zach Ryder, uno che a fronte di una considerazione dei fan sempre più alta un push lo ebbe, peraltro breve e assai modesto. Altre cause scatenanti possono essere un nuovo personaggio, un cambio totale di gimmick, una evoluzione, insomma qualche elemento innovativo di un certo spessore. Anche qui di esempi se ne possono fare tanti, il primo che mi viene in mente è Kane, dove ad esempio il suo rimuovere la maschera diversi anni fa portò ad un conseguente aumento vertiginoso di interesse e conseguente push. Si tratta dunque di picchi, magari anche frequenti e/o lunghi, ma che comunque restano picchi incostanti, capaci di raggiungere vette anche normalmente fuori portata ma per periodi di tempo limitati.
La popolarità permanente è invece un fenomeno per certi versi da vedere in modo opposto: vuoi per indiscutibili meriti storici, vuoi per innato carisma, vuoi per doti atletiche/sceniche fuori dal comune, esistono atleti il cui grado di attenzione può al più essere scalfito da depush e scelte di booking discutibili, ma mai scendere sotto una soglia oggettivamente perennemente elevata. Anche qui gli esempi si sprecano.. Hulk Hogan sta lentamente portando alla rovina la TNA e vederlo lottare adesso anche una tantum sarebbe l'ennesimo errore madornale della compagnia? Poco importa, è e resta Hulk Hogan, il suo seguito lo avrà anche se dovesse improvvisamente prendere la gimmick del quarto componente dei 3MB. Steve Austin come sceriffo di Raw era convincente fino a un certo punto? Innegabile, ma figuriamoci se ieri, oggi e per sempre al rumore dei vetri infranti non seguirà comunque un boato nell'arena. Vince McMahon ha o non ha un elenco di fallimenti lungo quanto e forse più dell'elenco dei successi? Eppure basta una guerra di potere fra lui e Triple H come se ne sono viste a dozzine per rendere i suoi segmenti quelli più visti delle puntate di Raw. Perché è Vince, è questo business fatto persona, senza se e senza ma.
Chiaramente i componenti della seconda categoria sono un infinitesimo rispetto a quelli della prima, è un po' come la differenza fra il grande attaccante comprato sul mercato ed il giocatore cui viene ritirato il numero di maglia: altra cosa, altro prestigio.
Esiste dunque qualcuno dei wrestler da considerarsi in piena attività che può ambire all'ingresso in questa seconda categoria? Fino a qualche mese fa avrei fatto un solo nome, ovvero quello di CM Punk, ma col passare del tempo credo onestamente che qualcun altro stia portando avanti prepotentemente la sua candidatura,e questo qualcuno si chiama Daniel Bryan.
Bryan ha dalla sua già un elemento che lo caratterizzerà inevitabilmente per tutto il resto della sua carriera, ovvero ovviamente lo yes ed il no, la versione moderna del what di Steve Austin, dell'Hulk up, delle taunt di The Rock, del Woo di Ric Flair. Esagero? Provate a misurare la reazione del pubblico, e soprattutto provate a farlo nell'ottica che ho illustrato prima, ovvero considerando la spaventosa continuità temporale. Il pubblico ha iniziato a cantare Yes da Miami, ha continuato a farlo durante il coinvolgimento di AJ Lee, durante il Dottor Shelby ed il Team Hell No, durante la weak link da ex world champion, da jobber di lusso, da campione di coppia, da primo sfidante ora.. insomma sempre!
A questa fortunatissima parte del suo personaggio, tuttavia, Bryan aggiunge anche delle doti sul ring che hanno portato altri grandissimi lottatori tecnici, vedi Kurt Angle, ad avere a disposizione un inimitabile mix di fattori tali da poter fare un salto di qualità non da poco. Quanti atleti sono capaci di tirare fuori un capolavoro di match contro Antonio Cesaro dopo aver già combattuto, un ulteriore successivo match più che dignitoso contro Ryback e tanto per non farsi mancare nulla combattere anche un dark main event a telecamere spente subito dopo (sebbene in tag team)? Ricordate l'ultima volta prima dello scorso Raw dove il pubblico ha cantato this is awesome in un match senza gimmick, senza stipulazioni particolari, dove la sola arma in possesso dei due atleti è la rispettiva tecnica?
Questi insieme a molti altri fattori che per ovvie ragioni di brevità non posso sviscerare, mi portano a rendere sempre più sostenibile l'ipotesi che in questo ristrettissimo cerchio di grandissimi possa presto entrare senza dubbio alcuno anche Bryan. Tornando poi al presente la WWE ha fra le mani una grandissima occasione, ovvero quella di compiere il lancio definitivo per sfruttare finalmente appieno tutto questo potenziale. Non lo ha fatto come si aspettavano in molti, ovvero consegnandogli la valigetta, bensì con un'altra via, che a conti fatti è praticamente equivalente: scelta diretta di Cena, e rivalità impostata senza un vero heel, all'insegna di un sostanziale rispetto reciproco e senza troppi giri di parole. Quale rivalità migliore di quella che può dire signori questo è il meglio che possiamo offrirvi per Summerslam, e scusate se è poco!? Il Bryan di oggi ha dimenticato gli scatti di follia, mantenendo l'impronta del suo personaggio ma maturandolo con un'aumentata consapevolezza della sua forza. Emblematica e bellissima è stata la risposta data dallo stesso Bryan a John Cena che si era offerto di aiutarlo prima dei tre incontri. Andate a riascoltarla, riassume appieno il binario preso dalla storyline, il migliore possibile a parere del sottoscritto.
Naturalmente tutto può essere migliorato, e anche in questo caso è sempre possibile fare ancora di più. Come? Scordiamoci una risposta necessariamente legata all'esito dell'incontro: chiaro che a me e credo non soltanto a me piacerebbe vedere un cambio di titolo a Summerslam, ma non è questo l'elemento chiave, anzi è del tutto secondario. Cena deve conservare il titolo? Deve arrivare Randy Orton e laurearsi campione magari con annesso turn a heel? Benissimo, succeda pure una di queste due cose, ma la nostra approvazione/disapprovazione sarà esclusivamente legata a come le cose avverranno! Auspico in tal senso una scelta coraggiosa da parte della WWE, qualcosa di ancora più coraggioso di quanto si è visto a Raw. Per usare proprio Raw come paragone, pur riconoscendo come la WWE abbia investito tanto nell'aumentare la sua credibilità come sfidante facendolo vincere tre incontri su tre, mi aspetto che possa farlo con ancora più coraggio, anche a costo di qualche sacrificio. In soldoni una bella vittoria anche contro Ryback avrebbe aiutato; certo non è una vittoria gratis, ma siamo sicuro che il gioco non valga la candela? Rendere credibile Bryan per mantenerlo nell'olimpo per lungo tempo vale o non vale una botta alla credibilità di Goldb..ehm di Ryback e un mancato table match fra sette giorni a Raw in una puntata già registrata e dunque con ascolti sicuramente più bassi? Io dico di si, e voi?
[RIQUADRO8]
PS
Non può mancare l'angolo dello smart lamentoso: John Cena ha giustanmente detto che non conta solo la stazza per diventare campione WWE.. citando esempio di grandi campioni che fisicamente non sono certo dei colossi: HBK, Eddie Guerrero.. e un altro che non mi viene in mente.. Ric Flair, Bret Hart, Bob Backlund ringraziano per la mancata citazione! Ovviamente ciascuno di loro meritava cento volte tanto quel terzo nome..