GPOrder #51 – Era rigore!

Benvenuti alla primissima puntata di questa nuova rubrica del sito, il Processo del GPO! Apriamo ovviamente con il nostro MOVIOLONE, con un caso veramente scottante: Wrestlemania IV, ormai tantissimi anni fa, la serata del trionfo di Randy “Macho Man” Savage. Cosa sarebbe successo qualora ci fossero state a disposizione le moderne tecnologie di oggi? Ovvio, con l'instant replay si sarebbe chiaramente vista la sediata di Hulk Hogan, avrebbe vinto Ted diBiase il suo primo titolo. O forse no, perché qualche mese prima Hogan non lo avrebbe perso da Andre The Giant.. che però forse non lo avrebbe vinto da Iron Sheik poiché lo stesso non lo avrebbe strappato a Bob Backlund…


Ok la smetto, prima che venga il mal di testa a voi e anche al sottoscritto.

Il senso dell'ennesima folle introduzione è ovviamente legato a quanto abbiamo visto a Extreme Rules, ovvero ad una WWE che nel tentativo di scimmiottare gli sport americani (vedi anche il post show, davvero similissimo a quelli che si vedono nell'intervallo ed alla fine delle varie partite di football, baseball, hockey, ecc.) ha caratterizzato il finale del match fra Jack Swagger ed Alberto Del Rio con l'utilizzo dell'instant replay, caso al momento (e fortunatamente) più unico che raro.

Ora sappiamo tutti che appigliarsi al realismo più radicale in una analisi di qualunque cosa sia legata al Wrestling (un match, una storyline, ecc.) è sbagliato e francamente anche senza senso. Come dico sempre ha mai avuto del realismo il fatto che Undertaker possa rialzarsi a mò di zombie? La risposta non è si o no, è semplicemente chi se ne frega! Peraltro in una disciplina dove l'elemento atletico e sportivo sta nella performance dei wrestler ma non nella competizione fra di loro che è invece predeterminata.. già negli sport dove ci si gioca veramente la vittoria, vedi i già citati sport americani, c'è una componente che manda a benedire il realismo, figuriamoci qua! O forse credete davvero che i giocatori di hockey sono davvero tutti così irascibili che almeno una volta a partita se le danno di santa ragione salvo poi fare pace dopo pochi secondi?

Eppure, francamente, ogni cosa ha un limite; e credo che a Extreme rules questo limite sia stato superato. La prima domanda che mi faccio, infatti, è perché pensare a un finale del genere per il match valido per il ruolo di number one contender al titolo di Ziggler:

Per proteggere Jack Swagger pur facendolo perdere? Perfetto, il risultato è tranquillamente l'effetto opposto, senza contare la batosta la sera successiva a Raw..

Perché è un'idea nel cassetto da mesi? Se ne avete altre del genere per favore lasciatele nel cassetto..

In fondo sappiamo tutti che questo espediente non sarà mai più utilizzato, oppure lo sarà raramente, con criteri assolutamente arbitrari. Eppure francamente anche usarlo una tantum non soltanto denota scarsa creatività (possibile che davvero non ci fosse un modo migliore per chiudere l'incontro?), ma è una di quelle idee che anche vederle una sola volta ti basta a storcere – e molto – il naso, proprio perché stravolge la natura stessa di questa disciplina. Vi immaginate cosa sarebbe il Wrestling qualora l'instant replay fosse utilizzato con regolare frequenza? Continuo con un po' di memoria storica, ed è troppo facile stavolta, visto che barare è talmente nella natura dei wrestler cattivi (ed a volte perfino di quelli buoni) da poter ricordare decine di casi importantissimi: il primo titolo di coppia dei Demolition grazie al bastone di Mister Fuji? Il secondo in WWF di Ric Flair, per opera di Razor Ramon? Il clamoroso regno di campione di un giovanissimo Undertaker? La sua sconfitta meno di dieci giorni dopo? La vittoria di Yokozuna a Wrestlemania IX? La vittoria titolata di The Rock come corporate champion contro Mick Foley alle Series? Tutte vittorie clamorosamente irregolari, eppure autentiche pagine di storia. E che dire di wrestler come il già citato Ric Flair o come Eddie Guerrero? Cosa sarebbe stata la loro carriera senza imbrogli?

Poche storie dunque, onestamente stavolta c'è ben poco da difendere. La scelta è sbagliata, innaturale per questa disciplina, oltre che assolutamente inutile.

Rimanendo poi sempre in tema di scelte, appare quasi obbligata quella di dotare Paul Heyman di un nuovo assistito, considerato che CM Punk resterà fuori ancora un po' e ovviamente Brock Lesnar è tutt'altro che a tempo pieno. La scelta è caduta su Curtis Axel, che ha discretamente impressionato al suo debutto: bella la theme (un remix di quella di suo padre, ovvero Mister Perfect), buono il suo atteggiamento sul ring, importante il suo coinvolgimento. Tante persone quando devono esordire finiscono per settimane e settimane solo a squashare jobber, lui no, subito dritto ad un bersaglio grossissimo come Triple H. Scusate se è poco, visto che una cosa del genere la fece contro Kurt Angle un certo John Cena… al più a mio parere con qualche lievissima differenza rispetto a quanto visto a Raw l'effetto sarebbe stato ancora migliore: immaginatevi ad esempio se lo schiaffone invece che prenderselo da Triple H lo avesse dato! Certo stiamo sempre parlando di HHH, uno che non è che conceda o sia tenuto a concedere tutto questo spazio a un novellino, però francamente con un po' di coraggio in più un veterano part-time come lui avrebbe potuto davvero conferire ancora più credibilità ad un soggetto su cui comunque va costruito qualcosa di importante, un cardine di buona parte delle prossime puntate di Raw.

Stesso dicasi per la commozione cerebrale: è sicuramente troppo presto per capire e dunque giudicare a cosa porterà, il sottoscritto sente una fortissima puzza di boiata, ma considerato quanto poco funzioni il mio intuito – vedi diversi giudizi avventati da rivedere poi completamente – è assolutamente opportuno aspettare. Tuttavia non poteva essere una scelta più utile fare in modo che fosse stato lo stesso Axel a provocarla? Se non intenzionalmente almeno per qualche colpo fortuito, qualcosa da permettergli di vantarsi in modo veritiero e non soltanto per sfacciataggine sua e di Heyman di aver spedito il signor CEO della WWE in ospedale. Stesso discorso di prima.. pochi cambiamenti ma molto rendimento in più. Staremo in ogni caso a vedere, il ragazzo avrà in ogni caso tutto lo spazio necessario per emergere.

Proprio il suo debutto mi porta ad un'ultima riflessione per questa settimana: di critiche, motivate o meno, verso la WWE ce ne sono sempre a fiumi, ed una delle principali è quella di non essere in grado di costruire grandi personaggi, alternative ai grandi nomi del passato, al punto da dover richiamare part-time gli stessi. Ma è proprio vero che non ci abbiamo mai provato? Fate caso a quanti giovani sono stati comunque lanciati negli ultimi anni, vi ritroverete con una lista bella lunga. Certo non tutti sono stati gestiti in modo tale da poter rendere quando avrebbero potuto (Wade Barrett, Jack Swagger, ecc.) e non tutti possiedono la stoffa per essere dei grandi campioni (Brodus Clay ad esempio), ma ci sono stati anche casi positivi, vedi Miz, Ambrose, Rollins e Reigns, vedi seppur nel suo piccolo Fandango, vedi – e qui mi sbilancio – Axel fra qualche mese. Senza contare di clamorosi, clamorosi successi come CM Punk! La storia, in sintesi, a mio avviso non è diversa da come è sempre stata in era gimmick, in era attitude, in qualunque periodo storico vogliate considerare: clamorose sviste (Daniel Bryan oggi come Chris Jericho ieri, il già citato ted diBiase e tanti altri l'altroieri, ecc.), ma anche clamorosi successi e un discreto numero di successi “Intermedi”, gente che è arrivata temporaneamente al vertice salvo poi rientrare nelle retrovie (Miz oggi, Benoit e Guerrero ieri, Ultimate Warrior l'altroieri, ecc.). Forse le differenze fra passato, presente e futuro non sono poi così marcate…

PS
Vi risparmio il mio commento sul vedere John Cena che dopo quel finale a Extreme Rules non vende nemmeno a dovere il no contest alzandosi dalla barella e gettando via il collare come se niente fosse. Una vaccata che almeno era stata destinata solo al post-show, salvo poi proporne scelleratamente un pezzo anche a Raw; costava così tanto vendere almeno questo di infortunio?

Giovanni Pantalone
Giovanni Pantalone
Super appassionato di wresting dagli inizi degli anni 90, al punto da vedersi, tra WWE e Impact, una trentina di Pay Per View e show televisivi dal vivo in giro per il mondo. Si occupa da sempre di tutta la parte tecnica del sito, compresa la App e la gestione del Forum, ma non disegna sporadici editoriali e comparsate nei podcast.
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