GPOrder #49 – WWE Tour Bologna

Ebbene si, nonostante il sottoscritto ma soprattutto il resto del gruppo di Tuttowrestling presente in forze a Bologna abbiano fatto davvero il possibile per farsi arrestare o internare, alla fine siano ancora qui a potervi raccontare quella che stata in ogni caso una serata assolutamente indimenticabile! Non abbiamo visto Wrestlemania, ovvio, ma l'atmosfera creatasi sia nel gruppo sia con tutti gli altri tifosi è stata capace di mettere in secondo piano qualunque giudizio più serio e critico sulla qualità dello show che la WWE ha saputo offrirci, sulla quale peraltro ci sarà anche occasione di parlare.
Questa edizione speciale, dunque, è ovviamente interamente dedicata alla tappa bolognese del Wrestlemania Revenge Tour, il nostro punto di vista, lucido e folle allo stesso tempo. Il gruppo, come detto, era particolarmente folto e carico come una molla: dello staff del sito oltre al sottoscritto c'erano in rigoroso ordine sparso Michael Passalacqua, Matteo Bottari, Matteo Soldo, Diego Anelli ed Erik Ganzerli, ma il gruppo in realtà era più esteso e comprendeva anche gente che comunque consideriamo della nostra “famiglia”, ovvero Mattia Di Noi, Fabio De Nardi, Mattia Leopizzi (nossignore, non giravamo con Brodus Clay, lui e il funkasaurus sono solo due gocce d'acqua!) e Andrea Negro. Peraltro se una delle macchine del gruppo stesso arriva a Bologna con questo cartello dietro probabilmente avrei già dovuto capire che per noi sarebbe stata una tappa assolutamente diversa dalle altre.. che garanzia di sobrietà e lucidità mentale può offrire gente che si fa tre ore di autostrada con il cartello People Power?
In ogni caso arrivati all'arena ci si poteva rendere conto di come il pubblico fosse abbastanza tipico rispetto agli show in terra nostrana: una consistente fetta di bambini accompagnati dai genitori, più ovviamente gli appassionati leggermente o significativamente più adulti. Volendo azzardare una percentuale direi 70 e 30, ma come potete immaginare si tratta a dir poco di una approssimazione. Di sicuro, e qui invece c'è ben poco spazio per l'incertezza, l'arena si rivelerà assolutamente esaurita, almeno 8 /9 mila persone che significano ben poche dubbi nel fatto che la WWE tornerà da noi, anche se questo quasi certamente non avverrà nel prossimo tour europeo di Novembre bensì nel 2014.
Naturalmente come ogni tappa che si rispetti una parte integrante della stessa, anzi un elemento di quelli che fa la differenza, è poter aspettare il suo inizio presenziando l'arena diverso tempo prima. Perché? Semplicissimo, perché a mio avviso è proprio quello che rende ogni tappa un evento da non perdere, indipendentemente da quali wrestler ci saranno o quanto sia buona l'intera card. In quale altro posto o momento, infatti, è possibile trovare in carne ed ossa e non su un sito o un forum un numero così consistente di appassionati di questa disciplina nel nostro paese? Dove non hai nessunissima remora a indossare la maglietta di CM Punk, di John Cena, Daniel Bryan o chiunque altro? Dove la pesantissima cintura di campione del mondo può fare bella mostra di se suscitando ammirazione e non meraviglia o peggio ancora ilarità verso il prossimo? Magari è solo il sottoscritto a detestare il regno dei luoghi comuni che inevitabilmente circondano questa disciplina, però credetemi ci si sente in modo molto diverso quando si è circondati di persone di questo tipo; non tutte sanno chi siano i New Age Outlaws, ok, ma già siamo allo step successivo di non dover sentire il classico commento di turno del tipo “che buffonata”, o “è tutto finto” o varianti del genere.
Quando poi questo tempo lo passi in un gruppo di autentici pazzi.. vuoi per animare un pò l'attesa, vuoi soprattutto perché il wrestling ci piace seguirlo così, abbiamo passato gran parte del tempo a fare un casino micidiale. Indovinate un po' con cosa? Ovviamente con la theme di Fandango, cantata a squarciagola per tante e tante volte!
Chi c'era ci avrà sicuramente notato quel gruppo di schizofrenici intento principalmente a questo mentre girava tra le varie bancarelle di merchandise all'esterno dell'arena.. qualcuno ci ha guardato in modo meravigliato, altri con lo sguardo divertito, altri ancora erano sufficientemente folli quanto noi e si sono prontamente uniti! Perfino Sky si è accorta del trambusto che abbiamo combinato, tanto da farci finire tutti quanti sul canale 200 delle notizie sportive, come ovviamente dimostra la copertina di questo pezzo. Ve la ripropongo qui, perdonate la scarsa qualità ma si tratta ovviamente di una foto scattata ad uno schermo:
Ma non è certo finita qui.. per non farci mancare davvero nulla e far felici i nostri neuropsichiatri di fiducia non solo abbiamo suonato perfino la theme di Emma (ovviamente con tanto di movimento con le mani corrispondente), ma Michael ha anche tirato fuori una maschera di Booker T per Mattia di Noi ed una di Teddy Long per se stesso..
Immaginatevi Michael girare con la faccia di Teddy Long imitandone ogni tanto il balletto oppure indicando qualcun altro a caso fra i passanti per poi dirgli “Tag team match playa!”.. ebbene si, siamo stati capaci anche di questo.
I mattatori, tuttavia, erano Mattia, il nostro funkasaurus e Fabio, pronti davvero a coinvolgere chiunque nel fandangoing. Insostituibili, davvero.
Dunque come si dice dalle mie parti non ci siamo fatti mancare davvero nulla, tuttavia è da notare con piacere come anche molti altri tifosi non siano stati assolutamente da meno, sia per quanto riguarda i costumi che per i cartelloni: fra i primi abbiamo visto il “solito” cosplayer di Sting, un Undertaker che però ha clamorosamente tradito la gimmick ballando la theme di Fandango con noi, un bambino dipinto con i colori della bandiera irlandese ed altro ancora, ma fra tutti i tifosi di Sheamus direi che possiamo scegliere senza dubbio la fantastica acconciatura di questo suo fan:
Per quanto riguarda invece i cartelloni l'assenza della Kliq non implica certo l'impossibilità nel pubblicarli.. cosa ci starei a fare altrimenti? Ecco dunque una selezione dei migliori che siamo riusciti a fotografare, cominciando da un tributo alla folgorante carriera di Epico:
Fortunatamente un Mark Herny di pessimo umore dopo aver sentito il coro “Sexual Chocolate!” (e indovinate chi ha contribuito a lanciarlo..) non lo ha visto, altrimenti chissà come avrebbe reagito:
E parlando di gente irascibile come avrebbe potuto reagire Orton davanti a questo sfottò corale?:
Ormai da Wrestlemania 20 in avanti va di moda scimmiottare l'arbitro che urla “two” dopo un conteggio di due, ma noi in Italia siamo sempre più avanti:
Un classico dedicato a Sheamus:
E ancora per Sheamus (la foto non è fantastica, il testo è “Sheamus come here and brogue-kiss me!”)
Non manca del sano spirito anche verso Fandango, al quale viene ricordato che i provini per Dancing With the Star non sono qui..
..e per Santino Marella. Purtroppo la fanciulla con il cartello proprio non ne voleva sapere di girarsi verso GP, dunque la scritta “Mortadella” proprio non sono riuscito a beccarla in pieno..
E chiudiamo con un grande scoop, ovvero in anteprima mondiale un cartellone ci rivela il nuovo quarto membro dello Shield!
Esaurita questa lunga pagina dedicata alle premesse ed al contesto, che ripeto per me sono comunque assolutamente fondamentali, torniamo però a parlare dello Show vero è proprio. Un bidone come temevano in molti? Una card non adeguata? Soldi buttati? Ebbene magari salterò subito alle conclusioni, ma francamente la mia opinione è che per tutte e tre le domande la risposta sia un no, pur con tutta una serie di doverose critiche . Prima di tracciare un giudizio complessivo, comunque, ecco la solita serie di considerazioni in ordine rigorosamente casuale.
– Per la prima volta in Italia la WWE ha fatto debuttare i titantron di ingresso, con tanto di monitor gigante sullo stage (certo non qello di Raw, ma nemmeno così piccolo) replicato nei vari maxischermi della Unipol Arena (e certamente il fatto che l'arena bolognese questi schermi li abbia ha aiutato). Sembra poco, ma conferisce a mio avviso una maggiore atmosfera al tutto.
– Chi ha partecipato al meet and greet prima dell'evento ha potuto avere un autografo nientemento che da Aksana e da Ted Di Biase. Avete tutta la mia solidarietà .
– L'house show permette spesso agli atleti di poter gestire il loro personaggio con intelligenza: Big Show si è reso subito conto che benchè il suo ruolo sia quello dell'heel la gente tifava molto più per lui che per i suoi due avversari, e semplicemente si è adeguato, comportandosi totalmente da face. Scelta saggia. Come dite? Cosa dovrebbe fare Cena? Lasciamo perdereÂ…
– Il pubblico italiano non è quello di LondraÂ… o meglio lo è in parte, vedi la ripartizione già citata. Non sono mancati infatti cori per così dire “particolari”, ma erano ovviamente limitati ed in minoranza, cosa che invece non accadeva per i classici incitamenti al face di turno. Nulla di strano o anormale, intendiamoci, è solo per ricordare a tutti che episodi come il New Jersey o Londra saranno sempre casi isolati e mai la normalità .
– Autentico mattatore della serata l'incontro fra Alberto Del Rio e Jack Swagger, un match senza squalifiche con un uso intensivo delle armi, una buona dinamica ed una “storia” sapientemente raccontata fra i due. Sempre in termini di novità per la prima volta i fan potevano interagire tramite twitter, scegliendo se bandire o meno Zeb Colter dal ring, usando gli hashtag #zebresta e #zebparte. Indovinate chi ha subito lanciato il coro “Resta! Resta! “ che ha suscitato l'ilarità di Lilian Garcia? By the way dato lo scarso coinvolgimenti di Colter durante il match, solo io penso che si aspettavano che vincesse #zebparte?
– Come saprete la card è stata cambiata negli ultimi giorni, visto che inizialmente era per Sheamus il ruolo di main eventer con i New Age Outlaws e non per Randy Orton. Francamente capisco poco il perché di questo cambio, visto che l'irlandese è ormai conosciuto quanto Orton ed è sicuramente più adatto e “più face” per così dire per chiudere lo show; Orton lo ha fatto e bene, ma sicuramente si nota di più come sia un comportamento meno spontaneo rispetto agli altri top face.
– Ok saranno pure cose che mi fanno sentire molto vecchio, ma ovviamente quando un ragazzino sui 13-14 anni vicino a me nel main event ha detto “ma chi sono quei due sconosciuti che lottano con Randy Orton?” non ho potuto che rispondere “Semmai chi è quello sconosciuto che lotta vicino ai New Age Outlaws?”. Chiaramente non tutto il pubblico ha capito il loro promo né quello a inizio serata dello Shield che li scimmiottavano, ma per i fan un po' più smart sono stati momenti fantastici.
– Francamente non mi aspettavo che lo Shield facesse anche da noi la consueta entrata dal pubblico, visto che la security WWE ci ha sempre considerato, e purtroppo con validissimi motivi per farlo, un pubblico piuttosto maleducato e sempre pronto a invadere corridoi e vie di fuga di ogni genere. Non per difendere le mie previsioni sbagliate, ma questa era la situazione pochi minuti prima..
No, non è un nuovo settore in offerta speciale con posti solo in piedi, è un corridioio, esattamente quello dal quale non più tardi di cinque minuti dopo sarebbero passati i tre dello Shield. Vi sembra normale? A me no, e non lo sarà mai. Devo riconoscere che la security ha fatto il suo dovere assai meglio di molte altre volte, provando diverse volte a sgomberare il passaggio, ma ahimè bastavano pochi secondi , nemmeno minuti, e tutto tornava esattamente come prima, segno di un problema prima di tutto culturale e poi eventualmente organizzativo.
Esaurite le considerazioni on the spot veniamo dunque al giudizio complessivo.. com'è stato questo Show? Come vi dicevo non credo che chi lo abbia visto sia tornato a casa particolarmente deluso o arrabbiato. Lungi da me, tuttavia, difendere completamente i criteri con i quali la WWE ha diviso il suo roster per le varie tappe del tour. Siamo chiaramente ben lontani da quando la divisione fra Raw e Smackdown era concreta e non solo sulla carta come oggi, d'accordo, però francamente se ci sono due campioni del mondo è davvero curioso, per non dire opinabile, che entrambi vadano in tour con lo stesso brand lasciando a bocca asciutta l'altro. Inoltre, con tutto il rispetto per i New Age Outlaws che sono autentiche leggende e che per me varrebbero da soli una card intera, posso immaginare che chi ha meno memoria storica del sottoscritto nel main event voglia vedere gente che è abituata a vedere in TV negli incontri importanti, non loro. Anche perché se questo poi incide sulla durata del main event stesso, terminato dopo circa 7 minuti proprio mentre iniziava a “decollare” in termini qualitativi, è normale che la cosa incida in negativo, e non poco.
Tuttavia fatte salve queste due grosse manchevolezze, devo però onestamente confutare chi nelle tappe precedenti parlava di show sottotono e soprattutto con gli atleti impegnati solo a non farsi male lottando con il freno a mano tirato. No, questo credo sia proprio ingiusto dirlo, perché ad esempio Alberto del Rio e Jack Swagger hanno fatto esattamente l'opposto, non risparmiandosi in nessun modo e offrendo tanti spot, fra i quali alcuni con la kendo stick e con il tavolo. Addirittura il tavolo stesso la prima volta non è rotto se non leggermente in un angolo, con tutti i rischi che ne conseguono, ed i due senza perdersi d'animo hanno rifatto lo spot anche con il tavolo semi-lesionato. O ancora se Justin Gabriel chiude con un 450° splash proprio non riesco a dire che si è risparmiato nel ring..
Chiaro che altre cose sono state davvero inguardabili, vedi il match delle divas, ma anche in quel caso Aksana ha dato ciò che sa fare nel ring – ovvero poco – non certo di meno. Inoltre, eccezion fatta per la grave assenza di Ziggler, siamo poi così sicuri che la WWE abbia portato il peggio del peggio? CertoTed Di Biase non combatte in tv da un bel pò, i New Age Outlaws li abbiamo già citati, ma a onor del vero si sono esibiti atleti incredibilmente over come Fandango, che magari non vale quanto il suo successo attuale ma che comunque calamita tutta l'attenzione del mondo, e come lo Shield, che sta dicendo qualcosa e assai più di qualcosa in tutti gli show televisivi recenti. In più Orton, Big Show, Sheamus, sono nomi che almeno nella logica della WWE non valgono poi così tanto di meno dei John Cena di turno. Chiaro che tutti avremmo preferito Raw, ma da qui a parlare di un roster di sola gente dimenticata ce ne corre onestamente.
Ecco perché a consuntivo sono fermamente convinto che ne sia valsa la pena: la qualità dello show non è stata eccezionale ma tutto sommato decorosa, ben superiore a mio avviso a quelle che potevano essere le potenzialità che si intravedevano nella card.
E poi, e qui inevitabilmente devo ricollegarmi con tutto il discorso iniziale, niente può dare l'atmosfera di un loro show in terra nostrana; oggi avere qui un house show è considerato quasi la normalità e addirittura c'è chi “pretende” almeno dei taping di Raw per esserci, ma per quelli come me che per un decennio hanno aspettato e che non avevano nemmeno uno straccio di copertura televisiva è sempre un passo importante, molto ma molto meno scontato di quello che possa sembrare. Sono le pazzie fuori dall'arena, i cori lanciati durante lo show e soprattutto le reazioni degli atleti che secondo me valgono molto, molto di più di qualunque incontro possano offrire in house show: personalmente la cosa che ricorderò di più di questo spettacolo sarà Road Dogg che dopo avermi sentito gridare dalla prima fila “You still got it!” si avvicina alle corde su segnalazione di Billy Gunn, mi indica e mi dice “I like you speak!”. Lo so che vi sembrerà un discorso quasi patetico, ma davvero in televisione si provano cose così? O c'è lo stesso effetto nel sentire il rumore pazzesco del ring? O nel rendersi conto di quanto le chop di Big Show rendano il petto viola? O capire i colpi davvero “troppo finti” e quelli che invece meravigliano per durezza? In tre parole… wrestling dal vivo! Personalmente non voglio perdermelo, nemmeno quando avrei voluto vedere altri nomi.
E dunque in chiusura di questo lunghissimo e spero coinvolgente racconto permettetemi di ringraziare tutte le persone che ho potuto conoscere o rivedere e salutare di persona: Luca Franchini accompagnato dalla bellissima Francesca, anzi la bellissima Francesca e basta, il sempre superindaffarato Andrea Martinelli di Wrestlingstore, Alex Dandi che ho avuto modo di conoscere,Eddie Mantegna e tutti gli altri amici che come me dedicano il loro tempo al wrestling web, e tutti i lettori/ascoltatori che incrociandomi hanno voluto salutarmi, o addirittura farmi i complimenti o scattare una foto insieme. Credetemi ogni volta davvero non riesco a capacitarmene, mi meraviglio al punto che sicuramente sarò uscito con una faccia stralunata in tutti gli scatti; è più forte di me, davvero non riesco a rendermi conto di quanto possa piacere il lavoro che facciamo su queste pagine, e non finirò mai di ringraziarvi per tutte le volte che ce lo fate notare in questo modo.
Infine ovviamente, un doveroso ringraziamento a tutto il gruppo di folli con i quali ho passato questa bellissima giornata, che ovviamente non posso non salutare dedicando loro questa fantastica foto che testimonia in modo perfettamente adeguato il livello di pazzia raggiunto. Mai furgoncino fu più indicato..
Appuntamento ovviamente alla prossima! Ci sarò e ci saremo, come sempre!
[RIQUADRO8]
PS
Ovviamente è doveroso citare come un componente a caso dello staff e del Wrestling Cafè a valle della serata, dopo una pizza intera, abbia placato appena due minuti dopo averla finita quell'ulteriore inevitabile languorino con una grigliata mista.. abominevole!