GPOrder #105 – The Worst Draft

Se doveva essere un Draft per rilanciare Smackdown, garantire un roseo futuro ad uno show pronto ad un salto di qualità importante come l'andare in onda in diretta ed in un giorno televisivamente più appetibile, allora l'obiettivo è stato fallito in pieno.
Questa selezion, infatti, ci consegna una situazione profondamente squilibrata, compromessa irreparabilmente per diverse categorie, e soprattutto a mio avviso porterà problemi importanti non soltanto a Smackdown ma anche a Raw, seppur ovviamente si tratti di problemi di tutt'altra natura e magari meno evidenti ad una prima osservazione. Tre sono infatti i terribili errori che sono stati compiuti, dei quali in particolare almeno due caratterizzati da una potenza distruttiva enorme.
Il primo errore è naturalmente il paese squilibrio nella selezione dei draftati. Terminato il “giro” dei main eventer, per i quali non vi era il minimo dubbio che la divisione sarebbe stata equa, le scelte immediatamente successive hanno scavato un solco gigantesco tra un roster e l'altro, con un vantaggio a favore di Raw talmente netto da generare, come già detto, problemi di natura diversa. Entrambi gli show hanno infatti quei due o tre grandissimi nomi di riferimento in grado di garantire il traino nel breve periodo: Rollins da una parte ed Ambrose dall'altra, Reigns da una parte e Cena dall'altra e così via… ma dopo? Tutti, e dico tutti gli atleti con un minimo di potenziale per raggiungere una posizione di rilievo sono a Raw, ed a fargli compagnia ci sono anche tutti i non main eventer più over con il pubblico! Owens è a Raw, Cesaro è a Raw, Balor è a Raw, Samy Zayn è a Raw (alla faccia della divisione con Owens!), Il New Day è a Raw, Enzo e Big Cass sono a Raw. E Smackdown come risponde? Esclusivamente o con gente che pur avendo potenzialità ha visto passare ormai troppi treni per sperare in un concreto rilancio, e penso a Ziggler, Miz, Del Rio ed in parte anche Wyatt, o con le nuove promesse che non sono state capaci di dimostrare poco o nulla sia a NXT che nel main roster, come ad esempio Baron Corbin o Apollo Crews.
Il risultato di una divisione così impari non è un unico problema a Smackdown come una prima analisi potrebbe far pensare, bensì una situazione difficile per entrambi gli show: lo show del martedì avrà i suoi enormi problemi, ovvero l'impossibilità di offrire una card quantomeno decente subito sotto i main event nei suoi ppv, nonché anche l'estrema difficoltà nel reperire nuovi main eventer una volta esauriti gli incroci possibili tra quelli attuali. Non illudiamoci però che Raw possa passarsela tanto meglio: avendo infatti concentrato tutti i talenti con le maggiori potenzialità in questo show, i suddetti faranno esattamente la stessa fatica di prima nell'emergere, e ci ritroveremo con una quantità di potenziale sprecato ancora più evidente. Ad esempio, pensate a quanto tempo in meno sarebbe stato necessario per vedere Balor su grandi livelli nella povertà del roster di Smackdown.. e non sarà certo l'unico caso! Credete dunque che sia un caso il commento shoot di Cesaro, tutt'altro che felice di essere finito a Raw? Decisamente no… troppo poco da una parte, troppo dall'altra.
Il secondo errore è stato quello di pretendere che categorie come la divisione di coppia e quella femminile potessero reggere l'impatto di uno split, preferendo mantenerle su entrambi gli show e dividere il roster piuttosto che rendere ciascuna di esse una esclusiva di uno dei due brand. Aggiungendo anche gli effetti del primo errore, il risultato è ad esempio un roster femminile di Smackdown da brividi: esaurita la rivalità tra Natalya e Becky Lynch cosa ci attende? Eva Marie? Carmella? Raw ovviamente si prende tanto per cambiare il meglio del meglio, impoverendosi effettivamente della sola Lynch. Per i tag team vale ovviamente lo stesso discorso, in particolare gli American Alpha troveranno – ed è forse l'unica buona notizia della serata – terreno fertilissimo per imporsi alla grande. Il resto, inteso come il resto che può contare, è tutto dall'altro lato. Perché dunque una scelta così inutile, quando preservare le due intere categorie e spostarle in blocco una in uno show ed una nell'altro avrebbe garantito continuità , disponibilità di tutto il roster ad alto livello e dunque prosperità sia per la categoria stessa che per lo show che l'avrebbe ospitata? E' forse il più grande mistero di questo draft, visto che pur sforzandomi non riesco a trovare una motivazione logica che sia una dietro questa scelta.
Ultimo errore, sebbene di un peso specifico diverso rispetto ai due giganteschi appena descritti, sono le immancabili divisioni senza senso. Il Club sta andando bene? Ottimo, dividiamolo… Kalisto e Sin Cara hanno un'unica possibilità di un futuro decente in coppia? Divisi, ci mancherebbe! Sgradevole e tutt'altro che casuale, infine, la divisione di gran parte delle coppie nel backstage: Page e Del Rio separati, Carmella e Big Cass separati, Ziggler e Dana Brooke separati…
L'inevitabile conclusione è che da un lato Daniel Bryan a Smackdown sarà costretto ad una impressionante sovraesposizione televisiva pur di cercare di coprire le gigantesche carenze di un roster estremamente povero, dall'altro a Raw finiranno per morire le speranze di tutti quelli come me che speravano che lo split potesse essere un'occasione per fornire la giusta opportunità a chi se la merita. Nell'immediato futuro non è da escludere nulla, nemmeno che Smackdown possa essere uno show qualitativamente migliore nell'immediato, cosa che del resto è avvenuta anche nel periodo iniziale del precedente draft. Ma terminate le soluzioni immediate? Cosa accadrà quando le storyline attuali ed i possibili primi “incroci” nel main eventing saranno finiti? Semplicemente che Smackdown avrà un disperato bisogno di aiuto, che potrà arrivare, ammesso che ci sarà la volontà di farlo, o mediante qualche scambio oppure facendo sì che i pezzi da novanta di NXT non ancora draftati (Joe, Nakamura, Bailey ecc.) possano aggiungersi al roster blu. Senza questo tipo di aiuti prepariamoci ad assistere esattamente agli stessi lati più negativi della precedente brand division di oltre dieci anni fa, con pay per view monobrand imbarazzanti sin dalla lettura della card,e come detto scordiamoci pure qualsiasi beneficio tra quelli che avevamo ipotizzato. Questa divisione inizia nel peggiore dei modi, e sarà molto, molto difficile porvi rimedio.