GPOrder #101 – Not enough

Oro colato rispetto agli ultimi anni, ma niente di eccezionale da un punto di vista assoluto: è questa l'estrema sintesi del giudizio che mi sento di dare sulla Royal Rumble 2016.
Nella valutazione del match, infatti, gioca decisamente a favore dello stesso il paragone con le ultime 3-4 edizioni, sulle quali indubbiamente spicca per distacco. Era quasi impossibile, ad esempio, fare peggio della tremenda e vergognosa edizione dell'anno scorso, cosa che infatti non è assolutamente accaduta. Eppure da un punto di vista assoluto non riesco a dirmi pienamente soddisfatto, seppur riconoscendo che la reazione generale è stata sicuramente più positiva della mia. E' un po' come se mi dicessero, per intenderci, che Wrestlemania 32 sarà bella perché la 31 non è stata granchè, ed è un ragionamento che mi convince fino a un certo punto.
Il fattore principale che mi porta ad un giudizio non positivo è fondamentalmente uno ed uno solo: a parte due minimi elementi, ovvero l'ingresso di AJ Styles e Dean Ambrose ultimo eliminato, tutto è risultato scontatissimo e più che facilmente prevedibile.
Che AJ dovesse debuttare alla Rumble era cosa ormai praticamente certa: ciò che invece non mi aspettavo era un suo ingresso così anticipato, addirittura al numero 3. La sua eliminazione nella fase non conclusiva conferma, purtroppo, come l'ipotizzare per lui una rapida ed immediata salita verso il main eventing sia pura utopia: AJ bene che vada farà tanta gavetta, come è capitato ad illustri main eventer di altre federazioni approdati poi in WWE. Avrà le sue vittorie all'inizio come qualsiasi newcomer, ma da qui a ipotizzare scnari da sogno del tipo Lesnar vs Styles come si provava a fare prima della Rumble ce ne corre.
Più sorprendente vedere Ambrose eliminato per ultimo, e confesso che il solo momento adrenalinico è stato proprio quando sono rimasti lui e Triple H sul ring alla fine; per qualche secondo ci ho sperato, ho sognato una sorpresa clamorosa ed un titolo vinto dal Lunatic Fringe, decisione che per la cronaca non avrebbe nulla di scandaloso, anzi. Pochi secondi, poi il realismo è tornato a ricordarmi con prepotenza che purtroppo la prevedibilissima vittoria di Triple H si sarebbe avverata da lì a pochi minuti. Ribadisco, non un male in senso assoluto specialmente nelle condizioni del roster attuale, dove assenze numerose e scellerate scelte pregresse hanno portato a “riciclare” un atleta sostanzialmente più ritirato che attivo. Peccato però che tale riciclo fosse talmente telefonato da non avermi minimamente meravigliato, ed un risultato scontato ben difficilmente si tramuta in una emozione positiva..
Il resto? Il resto è stato uno sciorinare particolarmente scontato di tutti i piani per Wrestlemania che già si conoscono, e nessuna sorpresa su ciò che invece è ancora ignoto, con ogni probabilità perché semplicemente si brancola ancora nel buio su uno o più nomi. Il guaio è che oltre che scontato, molte cose siano anche state fatte particolarmente male. Ad esempio se da un lato il pur scontatissimo arrivo a sorpresa (si fa per dire..) di Triple H e relativa vittoria sia venuto decisamente bene (del resto stiamo parlando pur sempre di Triple H) non si può certo dire lo stesso della gestione di Reigns, coinvolto in un angle simile a quello che vide Steve Austin protagonista nel 1999. Peccato che la League of Nation abbia una credibilità pari a zero, ulteriormente confermata da un segmento orribile (massacri il tuo avversario ma NON lo elimini? Senso logico di tutto ciò?), e soprattutto che Reigns non abbia un centesimo della popolarità di Austin: non a caso il pubblico al suo rientro nel ring si è certamente fatto sentire, ma per fischiare… ho parlato pià volte di una situazione in miglioramento, ma anche talmente fragile da non poter resistere a coltellate come la League of Nations. Non mi sbagliavo..
Che dire poi dell'eliminazione di Lesnar? La bestia, il conquistatore, colui che a valle di Wrestlemania è stato sospeso per aver distrutto tutto e tutti sentendosi vittima di una fregatura, viene eliminato in modo palesemente sporco dalla Wyatt Family, e cosa fa? Assolutamente nulla! Va via tranquillo, buono come un cagnolino, senza dire una sillaba, senza fare assolutamente nulla che non sia un mesto ritorno nel backstage. Senso logico di tutto ciò (2)?
Esiste, a consuntivo, un filo conduttore che a mio avviso lega tutte queste negatività , ed è semplicemente una “schiavitù” di questa Rumble rispetto ai piani per Wrestlemania. Intendiamoci, la Rumble è da sempre stata l'apripista per rivalità culminate poi nello show più importante dell'anno, ma stavolta tutto è stato pensato esclusivamente su questo, senza alcun compromesso sulla qualità di questo PPV, ovvero sacrificando tranquillamente la qualità della rissa pur di portare avanti i suddetti piani. Ecco che dunque Wyatt non può essere attaccato da Lesnar subito dopo l'eliminazione sporca, ecco che AJ Styles non può arrivare fino alla fine, ecco perché non puoi shockare positivamente il pubblico con due rintocchi di campana a rissa in corso, in questo caso semplicemente perché non sai ancora cosa fare con Undertaker. E' giusto tutto ciò? E' giusto compromettere la qualità di un evento così atteso come la Rissa Reale per dei piani futuri? Specialmente quando questi piani anche con una conduzione lineare si riveleranno poco più che mediocri?
Perché francamente preservare la credibilità di una storyline tra Wyatt e Lesnar, ad esempio, è una sciocchezza senza pari. Adesso ti importa di non compromettere Wyatt prima della sua distruzione? E cosa c'è da compromettere in un personaggio già distrutto, massacrato da Cena, massacrato da Reigns, e che nessuno vuole vedere affrontare Lesnar a Wrestlemania? Non solo ci si deve mettere l'anima in pace nel vedere Lesnar sprecato così in una delle Wrestlemania con il minor starpower di sempre, ma addirittura tocca sopportare una a Rumble adattata in modo così illogico pur di preservare questa idea da quattro soldi? Mah..
Il tutto, naturalmente, mentre Reigns entra nella fase più difficile dell'anno, quella con il pubblico live più severo ed esigente. Risolvere editando i cori di recap della Rumble a Raw è ai limiti del patetico, ben più utile sarebbe iniziare a togliere di meglio improbabili ed inverosimili alleati dell'authority e cominciare a fare quantomeno le cose sul serio con i personaggi di punta, cosa che del resto è stata la chiave per migliorare quel minimo la situazione negli ultimi mesi. Dubito che la strada intrapresa ora ricalchi i già citati ultimi step positivi, a cominciare da Fastlane: povero illuso chi possa vedere nel main event una “promozione” per Ambrose, serviva serviamente una vittima sacrificale per lo schienamento, ed a valle di Wrestlemania sarà probabilmente lui l'avversario di Reigns, in uno scenario più che contorto che dovrebbe prevedere lo stesso AMbrose come heel ed il suo ex amico come face, ovvero il miglior modo per ripetere i nefasti errori che hanno condizionato, in eterno, la reazione del pubblico verso John Cena.