Self-Destruction of Wrestling – 5 Star Frog Splash #203

5 Star Frog Splash
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Sono stato molto combattuto (e lo sono ancora) sulla possibilità di saltare completamente l’editoriale di questo mese. Solitamente qualche spunto su cui costruire il pezzo c’è sempre, positivo o negativo che sia. Il problema, questo mese, è che mi sembra assolutamente stupido scrivere alcunché. Qui non si tratta di lodare qualcosa di positivo che abbiamo visto o di parlare di qualche bel match. Non si tratta di criticare la WWE per qualche scelta o per i meccanismi controversi con cui pusha e depusha le proprie Superstar. Qui si tratta di commentare la “self-destruction of wrestling” del prodotto ad opera della WWE.


Chi ha ancora la pazienza di essere ancora qui, al numero 203 dell’editoriale, sa che per me raccontare una storia nel wrestling è tutto. In realtà dovrebbe esserlo per tutti, solo che sono anni che la WWE cerca di convincerci del contrario. Di conseguenza cambiano i parametri generali di valutazione, ed è per questo che di tanto in tanto quello che fa la AEW ci sembra oro. E lo è anche eh, per carità. Il “problema” è che la AEW è una compagnia di WRESTLING. Propone storie, costruisce personaggi. Può farlo bene, può farlo male, quantomeno ci prova. Invece più passano gli anni, più il concetto primario della disciplina in WWE si sta lentamente deteriorando. Self-destruction of wrestling, per l’appunto.

La puntata di Raw andata in onda l’altra notte è una delle cose più aberranti che io abbia visto negli ultimi anni. E potrei spingermi ancora più oltre e dire che sia uno dei peggiori episodi di sempre dello show rosso. Non ho la presunzione di poter aggiungere “e li ho visti tutti” al mio pensiero, sono ancora lontano dall’aver visto anche solo la metà dei 1.428 episodi di Raw attualmente prodotti. Ma ho comunque la sensazione che le tre ore di Raw dell’altra sera siano tra le peggiori mai prodotte dalla compagnia di Stamford.

Più in generale io credo che da qualche mese, dal famoso “Black Monday” in cui la WWE decise per la creazione di Raw Underground e della Retribution, la compagnia abbia completamente perso il controllo delle proprie storyline e del proprio roster. E se guardo a Raw e SmackDown in generale faccio fatica a pensare anche solo lontanamente a qualcosa che abbia una benché minima attrattiva.

Retribution for what??

Scusatemi. Chiedo veramente scusa, ma dovevo. Non potevo che cominciare da questo per spiegare i motivi per cui il prodotto attuale della WWE sia ai minimi termini. Ovvero da una stable che vuole “distruggere la WWE” ma che è così cortese dall’annunciare alla compagnia stessa di volerlo fare. Passano mesi e la WWE così, di punto in bianco, decide di mettere sotto contratto questi cinque tizi che si presentano con maschere ridicole e nomi idioti da picchiaduro da retrogaming. E che soprattutto erano già sotto contratto, essendo cinque ex wrestler di NXT e non cinque nuovi arrivati nella compagnia.

L’obiettivo della stable però non cambia: loro vogliono distruggere la compagnia che per premio pagherà i loro stipendi ogni mese. Interessante. Passano altre settimane e viene svelato il loro capo: Mustafa Ali. Chi? Mustafa Ali, quel wrestler tenuto talmente in considerazione che torna e dopo una vittoria iniziale inizia immediatamente a perdere e viene sbattuto a Main Event a divertirsi insieme a Ricochet. Ora, qualcuno mi spiega cortesemente perché dovrei avere paura di Mustafa Ali a capo della Retribution? È un wrestler senza un personaggio e senza uno status. Sarei stato più credibile io come capo della Retribution.

Facciamo un paragone impietoso per meglio comprendere l’insensatezza della cosa: Brodie Lee e il Dark Order. Il Dark Order è una stable di midcarder (o anche lowcarder) che non fa paura a nessuno. Viene svelato Brodie Lee come suo leader e le cose cambiano a 180. Perché Lee è (quasi) imbattibile, è minaccioso, è un leader credibile. Quando c’è lui il Dark Order è tutta un’altra stable. Ora, come rapportiamo tutto questo ad Ali e alla Retribution? Se Lee è il gamechanger per il Dark Order, cosa è cambiato per la Retribution dopo questa rivelazione? La stable è più temibile ora che c’è lui a capo?

La Retribution è un disastro annunciato che non farà altro che far colare a picco chiunque ne sia coinvolto. E considerato che al suo interno c’è gente come Dominik Dijakovic, Mia Yim e Mercedes Martinez non è una cosa da poco. Vedo gente paragonarla al Nexus: non fatelo. Il Nexus fece quello che fece con un motivo ben chiaro: farsi assumere in WWE dato che di tutti quelli che parteciparono all’NXT originale solo il vincitore, ovvero Barrett, ottenne un contratto. E una volta che ci riuscirono l’obiettivo diventò controllare la compagnia e ottenere il titolo mondiale. L’obiettivo della Retribution è “distruggere la WWE”? E poi, una volta fatto? Torneranno felici a poltrire sul divano di casa? In inglese hanno un termine perfetto per tutto ciò: train-wreck.

Draft is coming… oh wait, it’s already here

C’era una volta il WWE Draft, tappa insostituibile nei programmi WWE. Sinonimo di incertezza, di entusiasmo, di novità. Quando arrivava il Draft non sapevi mai cosa poteva accadere, era una continua sorpresa. Siamo nel 2020 e la WWE è riuscita a rovinare anche questo. Viene annunciato il Draft e qual è la prima cosa che succede a Raw il giorno dopo? Arriva Dana Brooke da SmackDown, al seguito di Mandy Rose. Così, de botto, senza senso. Ora, io capisco che la WWE si sia trovata in difficoltà nelle settimane perché priva di Shayna Baszler e Nia Jax e quindi un po’ a corto di organico nella divisione femminile… ma davvero hai così bisogno di Dana Brooke da doverla annunciare due settimane prima del Draft? Se è davvero così credo che la WWE abbia molte domande da porsi.

Detto questo, cosa fa la WWE per incrementare l’hype e il desiderio da parte dei fan di vedere Superstar spostate in altri roster? Annulla completamente il brand split e inizia a far feudare tra loro gente di roster diversi. E quindi Kevin Owens che evidentemente era stanco di farsi massacrare solo da Aleister Black a Raw va a farsi massacrare a Smackdown da The Fiend. Braun Strowman che è di SmackDown ha preso residenza a Raw e partecipa a pagliacciate con Keith Lee. Senza contare la gente che viene distrutta senza appello prima di essere chiaramente draftata, ciao AJ Styles e Andrade. Bel modo di creare attesa, non vedo l’ora di vedere SmackDown venerdì!

When life gives you lemons, make shit juice

Sin da quando è iniziata la storyline tra Seth Rollins e Rey Mysterio (ovvero MOLTI, MOLTI mesi fa) tutti noi ci chiediamo solo una cosa: ma perché la WWE prende due dei migliori wrestler del pianeta e non li fa semplicemente lottare l’uno contro l’altro? Penso fosse quello che volevamo un po’ tutti e lo abbiamo visto a sprazzi in quella porcata che è stata l’Eye for an Eye match. Peccato che da lì la storia sia completamente implosa e sia trascesa in una specie di aberrante misto tra C’è posta per te e una telenovela messicana.

Non mi dilungherò a ricapitolare tutta la faida e tutte le schifezze che abbiamo visto, sia perché ci metterei mezz’ora sia perché il mio stomaco non la prenderebbe bene. Dico solo questo: la WWE ha avuto varie soluzioni per fare uscire qualcosa di positivo da questa faida finora ridicola, teoricamente le avrebbe ancora. Sfruttare Rey per fare da coach/manager del figlio, lanciare Murphy con un push in singolo, anche approfittare di questa trovata demente di coinvolgere Aliyah nelle storyline per mettere in tag Murphy e Dominik, approfittando dell’infortunio che al momento tiene bloccato Rey. E invece no, continua sistematicamente a peggiorare di settimana in settimana. E se credete che il turn di Murphy sia stato legittimo vi dico che no, dato che si è sviluppato in modo frettoloso e in cinque minuti è probabilmente l’ennesimo inganno dei due ai danni dei Mysterio e quindi la faida proseguirà ancora a lungo.

Due parole per Seth Rollins: liberatelo da quella gimmick. La WWE è l’unica compagnia mondiale dove ci sono talmente poche idee per i propri wrestler migliori da essere costretti a chiuderli in gimmick anacronistiche, ridicole, logoranti. Gimmick che invece di far confluire in maniera positiva le capacità di un wrestler lo limitano del 90%. Rollins non più di un paio d’anni fa era l’MVP della WWE, uno che trasformava in oro tutto quello che toccava, uno capace di far fare un bel match a chiunque. Ora è una macchietta stupida senza alcuna prospettiva che fare il tiranno pazzoide. Johnny Gargano a NXT è in una situazione molto simile. Prendere due wrestler come loro e costringerli all’impotenza tecnica è un crimine.

The Real Self-Destruction of Wrestling

Ma volete sapere qual è il vero crimine che la WWE opera sistematicamente? Prendere due wrestler over, amati/odiati dal pubblico, metterli l’uno contro l’altro e immediatamente far perdere qualsiasi interesse nella loro faida. Erano mesi che chiedevamo un avversario di valore per Drew McIntyre. Finalmente glielo hanno dato, salvo creare una storia così ridicola tra i due che è stata indigesta fin da subito. E tutto l’interesse che poteva esserci per uno scontro tra quello che a mio parere è a mani basse il Wrestler of the Year e un 14 volte campione mondiale è svanito nel nulla.

A SmackDown si sta consumando un discorso simile ma allo stesso tempo del tutto opposto: bene Roman Reigns, bene la sua interpretazione, bene Jey Uso, molto bene la storia tra loro. Molto male, invece, il fatto che Jey Uso fosse un signor Nessuno fino al giorno prima del match, nonché il contesto nullo nel quale è stato piazzato Reigns. L’ex Big Dog è tornato da un mese e mezzo e ancora non sappiamo perché stia con Paul Heyman, perché sia cambiato completamente, perché sia tornato così incazzato e perché ce l’abbia a morte pure con la sua famiglia.

Questa è la vera self-destruction of wrestling: il totale annullamento delle storie, o quantomeno proporre delle storie così superficiali, così stupide, così banali, così poco significative da arrivare a essere controproducenti. C’è Hell in a Cell all’orizzonte, un PPV che di per sé dovrebbe essere imperdibile dato il carattere speciale di quel match. Peccato che non sia affatto così e che lo slancio e il momentum siano quasi completamente nulli. Stanno riuscendo nell’impresa di riuscire a far perdere di interesse anche a Bayley vs Sasha Banks che stanno “preparando” da quattro anni. Non è così che si prepara un PPV, non è così che si crea interesse, non è così che si fa wrestling.

A tra quattro settimane, sempre qui su Tuttowrestling.com.

Scritto da Lorenzo Pierleoni
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