5 Star Frog Splash #228 – Vendere l’anima

C’erano una volta i “Big Four”, quattro PPV WWE all’anno che erano dei successi garantiti. Perché erano gli eventi più importanti dell’anno, dove lottavano i wrestler migliori per i titoli più importanti e dove l’intrattenimento era garantito. Fast forward al 2023, dove i Big Four hanno completamente smarrito la loro identità . La Royal Rumble non viene praticamente costruita perché tanto con due Royal Rumble match al suo interno si costruisce da sola, perché metterci dell’impegno? Per Wrestlemania e Summerslam, invece, la risposta è ormai una sola: metterci dentro più celebrità possibile e andrà bene così.
(Ah già , c’è anche Survivor Series! Ma vabbè, piazziamoci dentro un WarGames match con gente a caso e andrà sicuramente bene.)
Dietro questi show una volta c’era un alone di “epicità ” che rendeva speciali e unici questi eventi. E se questo alone è morto e sepolto per le Series, ormai da anni abbandonate a se stesse, resiste a stento per la Royal Rumble e Wrestlemania. E poi c’è Summerslam che, se dobbiamo basarci sull’evento di quest’anno, sta per avviarsi tristemente sulla stessa strada delle Series. Succede, quando cinque match su otto sono tristemente imbarazzanti e ti fanno chiedere per quale motivo tu segua ancora il wrestling, o perlomeno la WWE.
Ma visto che è agosto, sono in vacanza e un po’ mi manca dare voti scolastici (sono un professore d’inglese, per chi non lo sapesse), valuterò i match di Summerslam come se fossero dei miei studenti. Non con dei voti numerici (a quello ci penserà il dottor Borsani domani), ma con delle valutazioni personali. Andiamo.
Non avete nemmeno letto la traccia
Già Logan Paul e Ricochet, non avete nemmeno letto la traccia. E lo si nota dal fatto che avete messo su un match senza alcuna storia, senza nemmeno un brandello di psicologia. Il match era solo mossa d’impatto dopo mossa d’impatto dopo mossa d’impatto. Mosse spesso anche eseguite male e in modo grossolano, soprattutto da parte di Paul che ancora non ha capito che lottare un match di wrestling reale non equivale giocare a un videogioco.
E nel finale il match tradisce anche quel sottilissimo brandello su cui reggeva, ovvero “io faccio le mosse meglio di te” quando un tizio a caso passa un tirapugni a Logan Paul che colpisce Ricochet dritto di fronte all’arbitro che deve fingere un’esperienza extracorporea pur di non vedere la scorrettezza. A chi è servito questo match? Di certo non ai partecipanti, né a coloro che lo abbiano visto con un minimo di senso critico. Andate a vedere gli acrobati al circo che offriranno senza dubbio uno spettacolo migliore. Oppure rendete giustizia a Ricochet e andate a vedervi i suoi match del 2017 con Will Ospreay, specie quello in NJPW.
Manca il tema di fondo
Che è un po’ la sottotraccia dell’intera “storyline” tra Brock Lesnar e Cody Rhodes. Questi due si picchiano, si picchiano, si picchiano… per arrivare a cosa? A Cody Rhodes che vince con i gradoni fuori ring e un turnbuckle scoperto. Un po’ come fece John Cena una decina d’anni fa, che però era lì a difendere il suo regno e la sua leadership. Questo feud, invece, sarebbe dovuto servire a elevare Cody Rhodes. Lo ha fatto? No. Ergo, Cody Rhodes è stato quattro mesi a perdere tempo. E il tutto finisce con una stretta di mano e un abbraccio che non hanno senso di esistere. Un po’ quando non sai che scrivere e ti arrabatti con un finale che non vuol dire nulla.
Migliore delle aspettative
Succede quando ti attieni ai piani e metti su un po’ di sano wrestling invece di pantomime e soap opera che non servono a nessuno. Il pubblico vuole LA Knight, il pubblico ottiene LA Knight, chiaro e semplice. Ora bisogna vedere se questo sia solo un fuoco di paglia o se la WWE abbia davvero intenzione di farci qualcosa con LA Knight, il che è tutto un altro paio di maniche. Ottimismo per il futuro? No, manco per idea. Ma almeno è un inizio.
Un disastro totale
Sì, dico a voi Ronda Rousey e Shayna Baszler. E a chiunque sia il genio che è venuto fuori con la stipulazione MMA Rules, che è stato un po’ un modo di far disputare un pessimo incontro di MMA e un pessimo match di wrestling allo stesso tempo. L’unica cosa positiva di tutto ciò è che probabilmente non vedremo più la Rousey in WWE. Il che dovrebbe far riflettere come una che con la giusta gestione e che avesse avuto voglia di far effettivamente qualcosa avrebbe potuto essere fondamentale in WWE. E invece se ne va senza aver aiutato NESSUNO. Avrebbe potuto aiutare almeno Liv Morgan ma sono riusciti a rovinare anche quello. Perfetto. Non mancherà .
Bravi, ma potreste fare di più
Sono il solo che ha come l’impressione che Drew McIntyre in questo feud ci abbia messo il 50% (se non meno) del suo impegno? E la cosa che spaventa è che nonostante tutto questo è probabilmente il match migliore di Summerslam. Ma è inferiore ai Gunther vs Sheamus che abbiamo visto non troppo tempo fa. Era scontato che Gunther non avrebbe perso mai visto che batterà il regno record di Honky Tonk Man e alla WWE ormai battere i propri record e postare numeroni sui social network sono le uniche cose che importano. Se l’obiettivo di questo feud era convincere McIntyre a restare beh, mi sa che l’obiettivo è miseramente fallito.
Buono l’impegno, ma siete troppo ripetitivi
Non per colpa vostra, Seth Rollins e Finn Balor, ma il problema rimane. Questo è praticamente lo stesso match di Money in the Bank del mese scorso, con un finale che se possibile è ancora più stupido. Non aiuta che il Judgment Day sia una stable che non va da nessuna parte fin dalla sua creazione e che la WWE abbia messo il roster sulle spalle di Seth Rollins senza aiutarlo minimamente. Specie se il suo prossimo avversario è Shinsuke Nakamura con il quale le possibilità di costruire una storia decente sono davvero scarse. Almeno Raw ha un campione che ci prova.
Che cosa hai scritto?
Questa è una domanda che faccio a chi ha deciso la storia di questo match. Ma anche alle tre partecipanti che hanno messo su una prova decisamente insufficiente. Asuka è la campionessa ed è evanescente per tutto il match, Charlotte sembrava spaesata e ha passato il 90% del match a sistemarsi il ring attire andando a un quarto della velocità delle altre due. E Bianca Belair… mamma mia Bianca Belair. Le tue avversarie sono sul ring, con Asuka imprigionata nella Figure Eight che è venduta come una mossa devastante, e tu con un ginocchio “infortunato” ci metti quei dieci minuti a salire il paletto per fare una 450° Splash e rompere la mossa?
Bianca deve decisamente lavorare su tutto quello che non è l’atletismo. Perché quando ha un’avversaria che si chiama Sasha Banks o Becky Lynch che prende una storia, te la cuce addosso e ti trascina per tutto il match, tutto va bene. Ma quando fai una cosa del genere, o quando Charlotte è imprigionata nella Asuka Lock e tu per romperla devi prima fare il tuo idiotissimo Handspring Moonsault, c’è veramente qualcosa che non va, Androide Bianca-18. Contento per voi, tutti così entusiasti per l’incasso di Iyo Sky semplicemente perché è una cosa che spezza la monotonia. Ma Iyo Sky venerdì a SmackDown ha perso pulito da Zelina Vega. Così, giusto per ricordarvelo.
Non avete più niente da dire (e mai ce l’avete avuto)
Si dice “saltare lo squalo” quando una produzione televisiva o cinematografica perde di qualità e inizia una parabola discendente, perdendo in verosimiglianza e in legittimità . La storyline della Bloodline aveva già saltato lo squalo cinque o sei volte prima di questo match, ora si trova proprio sul fondo del Grand Canyon. Non giudico nemmeno il match, 36 minuti di NIENTE unito a faccette di Roman Reigns. Ma che Jimmy Uso, che aveva cominciato lui per primo il turn su Reigns, che aveva urlato al fratello “Sto facendo quello che avresti dovuto fare tu anni fa”, che aveva convinto Jey a unirsi al turn, lo attacchi infine e gli costi il match non ha alcun senso.
Potranno raccontare quello che vogliono: che Jimmy ha subito una perdita di memoria e non ricorda niente degli ultimi quattro mesi, che è stato sostituito da uno Skrull, che Paul Heyman è in realtà uno sciamano samoano che ha posseduto Jimmy, che Jimmy ha guardato per troppo tempo il pollice di Solo Sikoa tanto da rimanere ipnotizzato e prendere ordini da lui. Potranno dire qualsiasi cosa. Non sarà verosimile. Mai nella vita. Questo perché quel finale è ridicolo e serve solamente a portare avanti il feud con gli Usos mentre Roman Reigns starà probabilmente a casa.
Nella migliore delle ipotesi fino a Survivor Series. Nella peggiore delle ipotesi non lo faranno scomodare nemmeno per allora e lo vedremo direttamente alla Royal Rumble, il tutto mentre continueranno a mandare in onda grafiche in cui il suo numero di giorni da campione aumenta sempre di più. Alla fine aveva ragione Punk quando mise il suo WWE Title in frigo dodici anni fa.
Questa storyline è stata indifendibile a Clash at the Castle, alla Royal Rumble, a Elimination Chamber e anche a Wrestlemania. Adesso non è più indifendibile, è semplicemente spazzatura. Una di quelle soap opera à la Beautiful dove Ridge muore ma poi si reincarna per scoprire che nel frattempo un suo clone uomo aveva fatto un figlio con un altro suo clone donna. Lo schifo più totale.
Senz’anima
Il mio giudizio finale su Summerslam. Uno show che si vende letteralmente l’anima per far lottare insensatamente Logan Paul e Ronda Rousey lasciando fuori gente come Rhea Ripley e Becky Lynch. Uno show che in alcuni match non sembra nemmeno più wrestling, ma una parodia del wrestling. E dire che Daniel Bryan aveva accusato John Cena di essere una parodia, sarei molto curioso di sapere cosa ne pensa del prodotto WWE di adesso.
In genere proverei a chiudere questo pezzo in maniera positiva, provando a pensare a cosa potrebbe pensare la WWE per svoltare la situazione. Ma considerato che stanno chiaramente già preparandosi per il loro letargo invernale, che anni fa iniziava a fine novembre mentre ora parte a inizio agosto, stavolta non perderò nemmeno tempo a pensarci.