All Elite Report #9 – Double or Nothing 2022

Las Vegas apre le porte ad uno degli appuntamenti più attesi in casa AEW: Double or Nothing. Tanta carne al fuoco e storyline importanti che promettevano rese dei conti epiche. La vera sfida era amalgamare questi picchi di interesse con il resto della card, colma di incontri e di lottatori affamati di screen time. Sarà riuscita la federazione di Tony Khan a gestire al meglio l’evento? Andiamo a dare un po’ i numeri, e i voti, ai singoli match del PPV.
Buy-In
TAG TEAM MATCH
TONY NESE & MARK STERLING VS HOOK & DANHAUSEN
VOTO: 5
Vincitori: Hook & Danhausen
Incomprensibile dedicare ad un incontro del genere dei minuti in un PPV come Double or Nothing 2022. Avrebbe avuto più senso tenersi gli Hookhausen per Dynamite e spostare uno degli altri incontri della sovraffollata main card nel Buy In. Avremmo avuto certamente un evento più equilibrato e ci saremmo risparmiati volentieri un match che niente aggiunge a questo nuovo team.
Main Card – Double or Nothing 2022
SINGLES MATCH
MJF VS WARDLOW
VOTO: 5
Vincitore: Wardlow
Non era il modo giusto di chiudere una rivalità di così lunga portata, durata e importanza nella storia della AEW. Non si esagera se si considera questa storyline come “two years in the making”, eppure il match risolutivo è stato liquidato ad un angle insensato di nemmeno dieci minuti. Che possa aver influito la situazione creatasi tra MJF e la AEW non è dato, al momento, saperlo. Tuttavia, lanciando così la carriera in singolo di Wardlow la compagnia di Jacksonville entra esattamente nel solco della più canonica delle WWE.
E ora? Tutti i match di Wardlow saranno così? Nemmeno uno dei lottatori di punta riuscirà a tenergli testa per anche solo 10’ di incontro canonico sul ring? C’erano i presupposti per fare molto meglio, perché il wrestler si prestava anche a livello carismatico a trascinare un po’ di più il match che gli avrebbe riconsegnato la libertà. Si è scelta la strada più facile, peccato.
TAG TEAM MATCH
THE YOUNG BUCKS VS THE HARDYS
VOTO: 6
Vincitori: The Hardys
Gli anni passano e nel caso di Jeff e Matt i limiti sono sempre più evidenti. Soprattutto per Jeff, che ora comincia a pagare lo stile di lotta estremo che l’ha caratterizzato per tutta la carriera. La Swanton Bomb sui gradoni è notevole, ma il match purtroppo decolla solo nel finale. Non bastano nemmeno i fratelli Jackson, comunque sempre sul pezzo e in grado di far cantare anche le pietre dentro un ring di wrestling. In un evento del genere, però, 20’ riservati a questo incontro sono veramente troppi.
TBS CHAMPIONSHIP MATCH
JADE CARGILL (C) VS ANNA JAY
VOTO: 4.5
Vincitrice e ancora TBS Champion: Jade Cargill
Chiedo davvero un aiuto. Capisco la volontà di costruire un po’ questo titolo, comprendo meno il volerlo affidare ad una lottatrice che sta continuando a dimostrarsi inadatta. Non al Titolo in sé, ma proprio al mestiere del pro wrestling. Ha carisma, al microfono, ma tra le corde continua ad essere un mezzo disastro. Un botch dopo l’altro, se ne accorgerà qualcuno. Eppure, la Super Jaded finale sbagliata (di nuovo) dovrebbe essere un segnale evidente. Anna Jay figurava come vittima sacrificale, in un regno che non sembra essere ancora alla fine. Vedremo se mi sbaglierò, visto l’arrivo di Athena.
TRIOS MATCH
THE HOUSE OF BLACK (MALAKAI BLACK, BRODY KING & BUDDY MATTHEWS) VS DEATH TRIANGLE (PAC, PENTA OSCURO & REY FÉNIX)
VOTO: 7
Vincitori: The House of Black
Finalmente un acuto nella serata di Las Vegas. Azione no-stop in quello che è l’ennesimo capitolo di una faida che, a parere personale di chi scrive, non annoia mai. Match del genere aiutano nel gradimento finale. Unica pecca, la voglia di strafare: l’Over the Top Rop Senton di Brody King è stato un rischio inutile, che poteva davvero costare caro all’ex ROH. Ben realizzato anche il finale, con l’intromissione di Julia Hart.
MEN’S OWEN HART FOUNDATION FINAL
ADAM COLE VS SAMOA JOE
VOTO: 6.5
Vincitore: Adam Cole
A livello sempre strettamente personale, una delle vere delusioni della serata. Perché era il primo incontro tra due lottatori che considero dei fenomeni assoluti sul ring. Perché era un match che da fan aspettavamo da tempo, vista anche la costruzione dell’ultima storyline che li ha visti protagonisti entrambi a NXT. Invece il match dura poco più di 10’ e finisce in maniera completamente casuale, dopo una mezza intromissione di Bobby Fish che distrae Joe. Nulla da dire sul risultato: Cole aveva perso tutti gli incontri disputati in PPV in AEW e necessitava di una vittoria importante. Da questo punto di vista, chiamata giusta.
WOMEN’S OWEN HART FOUNDATION FINAL
BRITT BAKER VS RUBY SOHO
VOTO: 6.5
Vincitrice: Britt Baker
Di esaltante ho trovato solo l’ingresso di Ruby Soho, per merito dei Rancid che hanno suonato live la sua theme song. Il match, in generale, è una replica dei loro confronti precedenti. Niente più e niente meno. Solo che, stavolta, era proprio Soho ad aver bisogno di una vittoria di spessore. Capisco il senso di premiare in contemporanea la power couple, ma Britt Baker sarebbe rimasta il volto della divisione anche con una sconfitta nella finale del torneo. Questa vittoria, invece, aggiunge poco al suo attuale status, abbattendo invece quello della fu Ruby Riott.
TRIOS MIXED MATCH
AMERICAN TOP TEAM (ETHAN PAGE, SCORPIO SKY & PAIGE VANZANT) VS FRANKIE KAZARIAN, SAMMY GUEVARA & TAY CONTI
VOTO: 5.5
Vincitori: American Top Team
Un altro match, seriamente, inutile all’interno della card. In questa storia si fanno fatica a distinguere non solo gli heel dai face (il che non è per forza un difetto) ma anche le vere motivazioni che portano all’incontro in sé. Paige VanZant mette in mostra qualche manovra interessante, ma è ancora impacciata e macchinosa. Ha dimostrato di essere atleta vera in altre sedi, migliorerà in un contesto come quello della AEW. Sembrano fare passi indietro sia Sammy Guevara che Tay Conti, incatenati a questa gimmick da Lita ed Edge senza avere però nemmeno la metà del carisma (e dell’affiatamento, mi permetto di aggiungere io) dei due esempi citati. Il mattatore è sicuramente Frankie Kazarian, mentre del match si salva solo il finale con il Superkick di Guevara sull’amata Conti.
SINGLES MATCH
KYLE O’REILLY VS DARBY ALLIN
VOTO: 7
Vincitore: Kyle O’Reilly
Bel match, rapido, tecnicamente indiscutibile. Ma senza una valida costruzione tale da renderlo interessante. Messo in PPV, prende quasi il ruolo di incontro tappabuchi. L’unica cosa, a ben vedere, di cui Double or Nothing avrebbe avuto bisogno. Sarebbe stato perfetto in una puntata di Dynamite, magari con un minutaggio più ampio. Vittoria, pulita, di O’Reilly: chissà che questa scelta possa portare a delle sorprese in futuro.
AEW WOMEN’S WORLD CHAMPIONSHIP MATCH
THUNDER ROSA VS SERENA DEEB
VOTO: 7.5
Vincitrice e ancora AEW Women’s World Champion: Thunder Rosa
FINALMENTE. Ci ho pensato e ripensato alle prime impressioni avute riguardo questo incontro, ma alla fine sono convinto che Double or Nothing abbia proposto il miglior incontro femminile mai lottato in AEW. Deeb è una certezza, tecnicamente e psicologicamente i suoi match sono incredibilmente solidi. Thunder Rosa sta reggendo la cintura in maniera convincente e, a sua volta, sul ring è sempre una garanzia. Esce fuori un match con un ritmo solido e raccontato in maniera coerente e appassionante. Bella la transizione finale dopo il Superplex, che porta allo schienamento finale di Rosa.
ANARCHY IN THE ARENA MATCH
THE JERICHO APPRECIATION SOCIETY (CHRIS JERICHO, JAKE HAGER, DANIEL GARCIA, ANGELO PARKER E MATT MENARD) VS THE BLACKPOOL COMBAT CLUB (BRYAN DANIELSON & JON MOXLEY), EDDIE KINGSTON, SANTANA & ORTIZ
VOTO: 7
Vincitori: The Jericho Appreciation Society
Il voto è in gran parte legato al lavoro fatto in fase di produzione del match. Azzeccata la scelta di tenere “Wild Things” come colonna sonora dei primi minuti dell’incontro, che ha caricato il pubblico e l’ha coinvolto fin da subito. Certo, ad un certo punto era diventato un loop insopportabile, ma il risultato è stato comunque raggiunto. L’atmosfera ha aiutato anche chi guardava da casa a farsi trasportare in quella che è stata, per larghi tratti, una rissa da strada in perfetto stile hardcore. Nonostante qualche spot notevole, classico di questi incontri, il meglio arriva quando l’azione torna sul quadrato. A condurre i giochi sono i soliti noti: Moxley, Danielson, Jericho e Kingston, con Hager a far da comprimario qua e là. Il finale è un assist per il probabile imminente scontro tra Danielson e Kingston.
AEW WORLD TAG TEAM CHAMPIONSHIP MATCH
JURASSIC EXPRESS (JUNGLE BOY & LUCHASAURUS) (C) VS KEITH LEE & SWERVE STRICKLAND VS TEAM TAZ (POWERHOUSE HOBBS & RICKY STARKS)
VOTO: 7
Vincitori e ancora AEW World Tag Team Champions: Jurassic Express
Il solito incontro godibile nella categoria di coppia della AEW. Non esaltante come il Triple Threat di Revolution, ma la caratura delle coppie era evidentemente differente. Non mi ha convinto il momento “big men”, con i tre colossi a confronto. Qualche botch di troppo e qualche evoluzione aerobica un po’ forzata. Sia chiaro, non parliamo del sempre ottimo Keith Lee. Match di transizione per i campioni, anche se un piccolo brivido, negli ultimi scambi, è venuto per il potenziale cambio di cintura. E quando tutti pensano che il pin lo avrebbe preso Starks, è Swerve ad immolarsi per la causa.
AEW WORLD CHAMPIONSHIP MATCH
ADAM PAGE (C) VS CM PUNK
VOTO: 7.5
Vincitore e nuovo AEW World Champion: CM Punk
Un bel main event quello di Double or Nothing, match che faceva percepire la tensione e l’importanza del titolo in palio. Mi aspettavo qualcosa di più, perché di fatto l’incontro è durato quasi mezz’ora, ma non cambierei nulla di quanto ho visto. Page ha portato avanti la parte del paladino massacrato dal pubblico, Punk da vecchia volpe si conferma un grande worker quando c’è da incassare e soffrire. La pulizia sul ring che l’ha reso leggendario a tratti ancora gli manca (lo si nota soprattutto sulla Buckshot Lariat “rubata” al rivale), ma dopo quasi un anno dal rientro in attività è tornato ad un livello di wrestling altissimo. Come pochi altri al mondo, in questo momento, sono in grado di raggiungere.
Ciò che sembra aver spaccato l’opinion pubblica è certamente il risultato finale. Parliamoci chiaro, una volta annunciato il suo approdo in AEW sapevamo che sarebbe arrivato il momento di vederlo con il Titolo mondiale alla vita. Come, probabilmente, accadrà con Danielson. Questo, anche per motivi anagrafici, era il momento più giusto e propizio per incoronare CM Punk. La sua vittoria è importante a livello mediatico ed è utile anche per accrescere il prestigio del Titolo stesso.
Si può essere in disaccordo e accusare la AEW di fare come la concorrenza, ma affidare la cintura a Punk era una scelta logica e comprensibile. Con la differenza, non trascurabile, che Phil Brooks non è un part timer. Dall’altro lato, il bilancio del regno di Page è sicuramente positivo, ma il sentore è che si potesse fare qualcosa in più per renderlo davvero memorabile. Probabilmente Hangman, uno degli uomini di punta dal giorno uno della federazione di Jacksonville, avrà altre occasioni per migliorare quanto fatto finora. O almeno, questa è la mia speranza.
AEW DOUBLE OR NOTHING 2022
VOTO: 6.5
Percepisco il malumore. Ma come, gli ultimi 5 incontri superano il 7 di voto e l’evento è poco più che sufficiente? Per me, sì. È la somma di ogni componente a rendere ottimo un evento. Nelle uscite precedenti, la AEW ha lavorato in maniera splendida. È da un anno a questa parte che, negli eventi a pagamento, organizza show di livello altissimo. Questa volta la card era affollatissima e la durata, francamente, eccessiva. E il livello complessivo, a mio parere, inferiore agli ultimi PPV proposti.
Gli ultimi cinque incontri sono notevoli, è vero, ma personalmente sono arrivato a O’Reilly-Allin già stanco perché di questo evento ancora non vedevo la fine. Una durata del genere può provocare l’effetto boomerang di “scaricare” i tuoi veri piatti forti: durante il main event, la gente nell’arena era stremata e si sentiva. Non parliamo di soglia d’attenzione, ma di valore percepito verso le storyline e gli incontri che proponi. Stavolta la AEW aveva tra le mani l’ennesimo buon prodotto e l’ha diluito con aggiunte che, alla lunga, complessivamente l’hanno danneggiato. Rimane un evento buono, migliore di molti altri che abbiamo visto recentemente. Magra consolazione, viste le premesse.
Come sempre, le opinioni qui riportate sono esclusivamente soggettive di chi scrive. Il quale, nel salutarvi, attende come sempre un feedback per poterci confrontare.