Road Warrior Animal intervistato al podcast di JR

Jim Ross

Lunga intervista di Road Warrior Animal che, ospite di Jim Ross nel suo podcast, ha spiegato cosa potrebbe e vorrebbe ancora fare nel mondo del wrestling: lo scopritore/ allenatore di nuovi talenti. Animal si ritiene bravo a spiegare i rudimenti del mestiere alle nuove leve poiché egli stesso ha fatto parte con successo di questo mondo per molti anni; prendendo ad esempio altri sport come il football americano, Animal ha spiegato che ritiene che non si possa insegnare come partecipare al Super Bowl, cosa sia il Super Bowl, cosa rappresenti il Super Bowl, a meno che non lo si è vissuto in prima persona.


Joseph Michael “Joe” Laurinaitis (il suo vero nome) cita molti colleghi, definiti “fantastici”, con i quali si ritiene fortunato di aver lavorato: Dusty Rhodes, Ric Flair, Tully Blanchard, Junkyard Dog, Ernie Ladd, dai quali ha appreso molto. Così come ha ricevuto da queste grandi superstar, Animal si sente in dovere ed in grado di trasmettere la sua esperienza ed offrire il proprio contributo, specie alla divisione tag team, di cui, ricordiamo, assieme al compianto Hawk, è ora una leggenda. La strada, non solo nel nome di battaglia, è il filo condutore della vita di Animal, anche ora che ha appeso la corazza chiodata al chiodo, poiché quello che preferirebbe è andare in Russia e nel resto del mondo alla ricerca di talenti; spiega che questo business, è stato buono con lui: si sente un atleta e morirà atleta, così vorrebbe restituire, in ogni modo possibile, quanto il wrestling ha dato a lui.

Animal ha avuto modo di parlare anche di suo figlio, James Laurinatis, linebacker dei New Orleans Saints in NFL, e della possibilità che intraprenda la carriera di wrestler, al termine di quella da giocatore di football; il Road Warrior si mostra fiducioso e non esclude nulla riguardo al rampollo, dicendo che il ragazzo sa come lottare ed è una persona molto buona, ma che crede che per una decina d'anni il suo nome sarà ancora legato al football. Ad ogni modo ricorda che lo stesso Mr. McMahon gli aveva detto: “ehi James, c'è sempre una casa per voi qui in WWE”; certo il tono era scherzoso, ma c'è sempre una punta di verità e realismo quando si ha a che fare con il boss della WWE. Ricorda, inoltre, un curioso episodio, al St. Paul Civic Center, nel backstage assieme a Steve Austin ed all'intera squadra di football; James e l'intero team hanno avuto modo di salire sul ring per sentire cosa si prova ad oltrepassare le corde. Austin dice di far partire la sua musica e sul ring manda al tappeto l'intera squadra, ad eccezione di James che, invece, viene gettato alle corde e colpito con una stunner; James ha incassato la mossa migliore del rattlesnake da campione, al punto da parlare ancora della bella impressione lasciata su Stone Cold.

Infine Animal ci tiene a sottolineare che i lottatori professionisti sono grandi atleti e che fino alla morte ricorderà per sempre i ragazzi che hanno lavorato in questo settore, facendo da battistrada alla sua ed alle future generazioni. Questi sono i più grandi atleti del mondo, per non dire il meglio tra gli atleti, e ricorda grandi interpreti di altri sport che hanno intrapreso poi la carriera di wrestler; uno di questi è Ron Simmons, alias Farooq, che era considerato uno dei più grandi talenti per quanto riguarda il football americano e che ha dovuto lasciare questo sport a causa di un infortunio al ginocchio. Tra i lottatori attuali che hanno fatto una dura gavetta ricorda Dolph Ziggler, che è è stato un grande lottatore dilettante o Brock Lesnar nonché molti altri ragazzi fantastici non solo per lo sport del wrestling.

Su che cosa direbbe alle “matricole” che entrano nel mondo wrestling oggi: per prima cosa di mostrare rispetto a questo business, di chiedere la bocca e ascoltare; ciò lo dice alla luce della sua esperienza: è andato negli spogliatoi quando Stan Hansen e Bruiser Brody erano in attività, ha chiuso la bocca ed ha appreso molto dai due. Un'altra cosa è quella di studiare il proprio mestiere, non avere fretta di lottare ed andar via dopo cinque minuti, senza guardare il resto dello spettacolo. Imparare il mestiere: per esempio, la sua famosa powerslam, che loro stessi cercano di emulare, in realtà non era una nuova mossa quando ha iniziato ad usarla ma l'ha appresa, modificandola leggermente, da Buzz Sawyer. Ciò significa fare propria la mossa, eseguirne una propria versione, con il proprio stile.
Terzo consiglio è, ascoltare la persona sulla carta più esperta, domandare: la sua filosofia è che non esista una domanda stupida.

Scritto da Francesco Mazziotti
Parliamo di: