Daniel Bryan voleva davvero lasciare la WWE?

Daniel Bryan è stato ospite del podcast di Booker T parlando in dettaglio dei problemi che ha attraversato quando si era ritirato.
“E' stata una dura battaglia, durata a lungo. Penso di averla vissuta così perchè è l'unica cosa che ho fatto durante la mia vita da adulto. Ho iniziato a lottare a 18 anni; il wrestling rappresenta anche il mio modo di affrontare le cose nella realtà, quindi quando mi accadono brutte cose, qualunque siano, cerco di pensare in modo creativo come faccio con il wrestling. Non mi è mai importato molto dei soldi che potevo fare.
Una delle cose più difficili è stata sentire la notizia del ritiro poco dopo aver perso mio padre. Questo ha reso più complesso affrontare il lutto. Stavo a casa, mia moglie era in viaggio e questo prima di operarmi, mi ha messo in difficoltà.”
Gli ha chiesto se fosse vero che il suo contratto stava scadendo i primi di settembre e che c'era la possibilità che non rinnovasse.
“Vero al 100%. Avevo firmato il contratto poco prima di soffrire l'ultima commozione cerebrale, ma loro non avevano firmato il loro lato del documento. Quindi quando iniziai a diventare popolare per quanto mi stava accadendo, proposero di darmi un accordo più importante, ma poi hanno ritirato l'offerta. E questo mi fa capire come cambia il modo di relazionarmi con persone che non capiscono la passione che ho per il wrestling, perchè a livello finanziario era un ottimo accordo. Il problema era che non potevo più lottare, non potevo più fare la cosa che mi appassionava di più nonostante il fatto che avessi ricevuto il via libera da più medici. E non erano i medici che mi seguivano. Non sono andato in giro a caso, sono stati comunque dottori da cui la stessa WWE mi mandava.
Una delle cose più strane forse è che sarei arrivato ad accettare l'idea del ritiro se non mi avessero dato il ruolo di General Manager, perchè è stato troppo presto rispetto a quando mi sono ritirato. Stavo già pensando di fare cose completamente diverse, mi stavo abituando all'idea di diventare più un uomo di casa. Ma poi mi chiesero di tornare in tv ed è stato solo due mesi dopo aver annunciato il ritiro a cui ero forzato a sottostare. Stavo seduto nel backstage a vedere cosa facevano Dean Ambrose, AJ Styles, e aspettavo il momento di uscire là fuori e sentire la reazione del pubblico. Solo che non ero lì per lottare proprio quando AJ Styles era arrivato in WWE, mi chiedevo cosa stessi facendo nel dover rimanere seduto in panchina a guardare gli altri.”
Prima di tornare sul ring, Bryan ha spiegato che c'è stato un momento in cui pensava che non avrebbe mai più lottato.
“E' stato solo a un certo punto del mio periodo del ritiro che ho pensato che non avrei più lottato, neanche una sola volta. Dopo la nomina a General Manager, mi sono detto che anche se il mio contratto con la WWE fosse scaduto, avrei trovato il modo di tornare a lottare, ovunque mi fosse stato possibile. Non volevo più arrivare al punto in cui non sarei stato in grado di fare ancora ciò che amavo di più. Questo è il modo in cui mi sono sentito in quei mesi.”