Daniel Bryan: “TornerĂ² a lottare, in WWE o altrove”

In una delle consuete interviste promozionali (questa volta durante il programma radiofonico Boomer and Carton) che Daniel Bryan ha rilasciato per promuovere il suo libro, l'atleta ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito sia al suo infortunio sia alla sua convinta volontĂ di voler tornare a lottare.
Ecco i dettagli circa l'infortunio:
Non ho avuto alcun problema al collo, anzi questo è assolutamente sano. Si tratta invece di una sorta di commozione cerebrale, e questo spiega perchè sia mia moglie Brie che la WWE vogliono andarci molto cauti. Tutti sappiamo gli effetti di una commozione cerebrale, e credo sia per questo che la WWE non stia assolutamente forzando il mio ritorno, anzi non si impegni piĂ¹ di tanto a rimuovere i vincoli che ci sono. Tuttavia non la vedo come una cosa negativa: mi stanno solamente proteggendo. Anche Brie aveva molti dubbi sul vedermi tornare nel ring, ma poi mi sono fatto visitare dal neurologo a Phoeniz, che mi ha detto che non solo tornerĂ² a lottare, ma anche in modo eccellente! Il mio cervello è in una condizione migliore di quello di molte persone della mia stessa etĂ che non hanno mai subito nulla del genere: su una scala “pessimo, scarso, medio, buono e ottimo” io sono fra il buono e l'ottimo, e questo ha convinto anche Brie, che mi dice sempre senza peli sulla lingua che a lei non interessa come starĂ² fra due o cinque anni, tantomeno i soldi, ma come starĂ² fra venti di anni. Per quanto riguarda il mio braccio destro purtroppo non tornerĂ ai livelli di forza dell'altro, ho atteso troppo prima di operarmi. Al momento sono all'85%, e non ci sono grossi miglioramenti; probabilmente non ce ne saranno mai, ma non per questo sono debole. Posso alzare 150 libbre con il braccio sano e 130 con quello malandato, ma contando ch eun uomo medio della mia etĂ ne alza 100 non mi sembra affatto una tragedia.
Circa infine la possibilitĂ di non ricevere l'ok a lottare dalla WWE:
Si, non escludo che possa accadere, ma se non dovessero permettermelo in teoria noi siamo professionisti autonomi, e io ho lotterĂ² di nuovo, lo garantisco. Il neurologo di Phoenix mi ha dichiarato in grado di tornare a lottare senza limitazione, ed è il neurologo del SUperbowl, non certo l'ultimo dei ciarlatani! La WWE deve logicamente tenere conto prima di tutto degli interessi della compagnia e lo capisco, ma ci sono ancora ostacoli e tentennamenti sui quali potrebbero fare di piĂ¹. Ho avuto una riunione con Hunter e Vince, e ho detto loro che questa è la mia passione, posso comprendere perchè potrebbero non voler farmi tornare piĂ¹ sul loro ring a lottare ma questa è la mia passione, ed abbiamo una sola vita per soddisfarla!