Daniel Bryan: “E' vero, ho sofferto di epilessia”

Daniel Bryan

Come riportato in precedenza, lo scorso martedì Daniel Bryan è stato ospite di Jonathan Coachman a ESPN SportsCenter. Durante l'intervista, Bryan ha dichiarato che gli esami dell'elettrocefalogramma a cui si è sottoposto due settimane fa a New York hanno evidenziato un rallentamento dell'attività cerebrale oltre che una piccola lesione subacuta in un'area del cervello che provoca epilessia.


“Ho avuto attacchi epilettici post-commozione cerebrale che per molto tempo ho tenuto nascosto,” ha detto Bryan. “Non c'è mai stata alcuna evidenza che giustificasse tali crisi, ma poi finalmente l'abbiamo trovata.”

Sul web girava la voce secondo la quale Daniel Bryan avesse sofferto un attacco epilettico durante il suo ultimo match televisivo WWE lo scorso aprile contro Sheamus. Nel video in calce alla news, più precisamente al minuto 2:20, si può notare come Bryan in seguito al Bullhammer di Wade Barrett inizia a contorcersi. Tuttavia, Dave Meltzer ha dichiarato nella web radio del Wrestling Observer che Bryan ha si avuto crisi epilettiche post-commozione cerebrale, ma che l'ultima risale a quattro anni fa. Meltzer ha aggiunto che malgrado Bryan abbia ammesso di aver nascosto in passato l'epilessia, non è stato così con ogni dottore che ha consultato nell'ultimo anno, inclusi quelli che gli hanno dato l'ok per tornare a lottare.

Bryan ha ammesso di aver avuto il via libera la scorsa estate da un dottore che è stato neurologo di un Super Bowl. Ha ottenuto un altro ok recentemente da uno specialista in commozioni cerebrali a UCLA, ma che nonostante ciò, dopo che gli ultimi esami sostenuti a New York hanno dato esito negativo, ha deciso di ritirarsi.

Durante l'apparizione a ESPN, Bryan ha dato dei consigli per giovani atleti aspiranti.

“Penso che per ogni sport sia diverso, ma devi esserne consapevole,” ha detto Bryan. “Se ti procuri una commozione cerebrale devi segnalarla, perchè una delle cose peggiori che puoi fare è subire una commozione e poi ritornare a fare uno sport di contatto prima che il tuo cervello sia completamente guarito. E' così, specialmente per quelli più giovani. C'è questa mentalità nello sport, e specialmente in sport come il football, wrestling, combattimento etc dove dici 'No, devo sopportarlo, è solo una botta'. Se sei un atleta ti senti questo dentro, ma hai una responsabilità verso te stesso, la tua famiglia e i tuoi amici, perciò devi proteggerti.”

Scritto da Leonardo Contini
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