WWE Planet #904 – The Viper Strikes

Un motivatissimo Randy Orton è il nuovo campione WWE. Un'analisi della carriera della Vipera e del suo futuro

Randy Orton è il nuovo campione WWE. La scorsa domenica, al termine di un più che discreto Hell in a Cell, “The Viper” ha colpito Drew McIntyre con una RKO che gli ha permesso di sconfiggere lo scozzese in modo convincente e di laurerasi, per la quattordicesima volta, campione del mondo in quel di Stamford.


Orton è un wrestler che da sempre divide gli appassionati della disciplina: lottatore di terza generazione, fisicamente simile ad una statua greca, dotato di un talento cristallino che troppo spesso ha cozzato con comportamenti fuori dal ring tutt’altro che esemplari. Sarà proprio per questo che, nonostante una carriera lunghissima e di grande successo, l’ex membro della Evolution non è mai riuscito ad essere davvero IL lottatore di riferimento in quel di Stamford. 

Ed è la WWE stessa che non ha mai avuto il coraggio di fare “All In” con Orton. L’occasione della Vipera di raggiungere lo status di John Cena nella compagnia sembrava essere arrivato nel 2009. Assieme alla Legacy, Orton si era aggiudicato il Royal Rumble match che gli avrebbe permesso di affrontare Triple H nel main event di WrestleMania 25, al termine di una rivalità che aveva fatto vedere il vero potenziale da heel di Randy. L’illusione di un Orton come uomo di punta delle federazione durò, ahimè, pochi mesi: il main event di WrestleMania fu un flop sul ring e dal punto di vista dello storytelling: un match intenso quanto un opener di SmackDown dopo una rivalità molto personale che culminò nella vittoria pulitissima di Triple H. 

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Un altro aspetto peculiare di Orton è la quantità esigua di grandi match disputati in carriera, nonostante un talento sul ring che – dal punto di vista tecnico e di pulizia di esecuzione – in pochi possono vantare. Certo, ci sono stati dei capolavori che hanno visto protagonista Orton ma, dopo oltre 15 anni al top, gli unici incontri one-on-one di Orton che definirei imperdibili sono l’hardcore match con Foley (2004!) e il no-DQ con Christian a SummerSlam 2011 (e il match con Edge a Backlash 2020, ma ci arriviamo fra un attimo). E se, nonostante la mancanza di grandissimi incontri, Orton ha sempre convinto come solidità sul ring, le sue prestazioni al microfono non hanno mai esaltato, spesso giudicate monotone e ripetitive.

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Poi è arrivato il 2020 e qualcosa è cambiato. In un’annata così particolare per tutti, in modo del tutto impronosticabile, Randy Orton è stato uno dei protagonisti in tutto il panorama mondiale del wrestling. Rinvigorito dalla rivalità con un rientrante Edge, Orton è apparso motivato come non mai, sia dentro che fuori dal ring. Sia con che senza fan, Randy ha regalato delle performance al microfono memorabili, tenendo senza problemi il confronto con leggende del microfono quali Ric Flair e Edge (quest’ultimo, dopo la sua nuova carriera come attore, è ad un livello tutto suo). Il tutto è stato condito con delle performance sul ring che, per continuità, hanno forse segnato il miglior periodo nella carriera di Orton all’interno di un ring WWE. Tre ottimi incontri con McIntyre, buone performance settimanali e, soprattutto, il capolavoro con Edge a Backlash 2020. Sì, non sarà stato il migliore match di sempre, come dicevano i banner promozionali. Sì, non c’erano fan nell’arena. Sì, l’incontro non era in diretta e Orton e Edge hanno avuto occasione di riprovare degli spot non venuti alla perfezione. Ma per storytelling, azione sul ring e psicologia, Edge vs. Orton è uno dei migliori incontri nella storia della WWE.

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Come accennato all’inizio di questo editoriale, l’annata di Orton è stata premiata con la vittoria del titolo WWE a Hell in a Cell. Dispiace per Drew che è stato protagonista di un ottimo regno senza poter mai ricevere l’acclamazione dei fan. Il punto di arrivo del regno di Orton? Ci sono pochi dubbi: Edge dovrebbe recuperare dal suo infortunio intorno a gennaio e, in un modo o nell’altro, andrà all’assalto del titolo in quel di WrestleMania. Certo, questo metterà nuovamente in secondo piano le giovani stelle della WWE ma, devo ammetterlo, non vedo l’ora di vedere un nuovo capitolo della rivalità fra Edge e Orton e, magari, una degna conclusione di fronte a qualche migliaia di spettatori. 

Albert Wesker
Albert Wesker
Fan di wrestling dal 2005, fanatico della New Japan Pro Wrestling di cui ha parlato per anni su questo sito in "The Other Side" e grande appassionato WWE. Attuale co-redattore del WWE Planet. Wrestler preferiti? Tanahashi, Ibushi, Moxley, Rollins, Reigns (S.H.I.E.L.D!), Sasha Banks e Becky Lynch fra quelli attivi adesso, Edge e Shawn Michales gli amori storici!
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