WWE PLANET #1054 – LE PAGELLE DI WWE BACKLASH 2025
Backlash è andato agli archivi, vediamo cosa ci ha proposto la WWE nel pagellone del WWE Planet.
JACOB FATU © SCONFIGGE L.A KNIGHT, DREW MCINTYRE & DAMIAN PRIEST RIMANENDO WWE USA CHAMPION: 7,5
E’ il classico esempio con cui si dovrebbe aprire ogni PPV: veloce, divertente, caotico al punto giusto per scaldare il pubblico. Fatu, come da pronostico, mantiene ma grazie all’aiuto non voluto di Jeff Cobb che ha interferito nel match su ordine di Solo per permettere al Samoan Werewolf di mantenere la cintura.
Scontato che Cobb sarà il rimpiazzo nella Bloodline quando Jacob turnerà face definitivamente, per adesso sono stati piantati solo i semi. McIntyre e Priest continueranno la loro rivalità probabilmente con un altro match, l’unico con niente in mano e che deve voltare pagina è Knight.
LYRA VALKIRIA SCONFIGGE BECKY LYNCH E RIMANE WWE WOMEN’S INTERCONTINENTAL CHAMPION: 7,5
Personalissima sorpresa della serata. Qualitativamente il match non delude ma ci sono piccole storture qua e là che mi hanno bloccato dal dare un voto più alto. Partiamo da Becky, non ho mai apprezzato il suo modo di fare l’heel, specialmente nel match sembrava cercare ogni modo possibile per farsi odiare tanto da risultare forzata. Questo perché probabilmente c’era la paura intrinseca sua e della dirigenza che il pubblico si schierasse con The Man invece che con Lyra.
Passiamo alla durata del match, troppo lunga e alla struttura del match stesso. Sembrava il match di fine faida, l’underdog che resiste e butta il cuore oltre all’ostacolo andando a vincere il match. Sarebbe perfetto, se non fosse che è il primo match e l’attacco alla fine di Becky lascia pochi dubbi sul fatto che non sia finita qui. Circola una voce che la WWE abbia voluto premiare Lyra per mostrarla alla pari della Lynch evitando le polemiche su “Becky Hogan” che circolavano in quel periodo.
Ma non era proprio il motivo alla base del feud? Lyra, tradita dal suo idolo, cresce, cambia, matura, fino a diventare la degna erede di The Man? Se già mi hanno mostrato Lyra a quel livello, un secondo match tra le due diventa superfluo a meno di nuove argomentazioni.
DOMINIK MYSTERIO © SCONFIGGE PENTA E RIMANE WWE INTERCONTINENTAL CHAMPION: 6,5
Dopo due match molto carichi si respira un attimo, ma nonostante il match avesse meno coinvolgimento emotivo della controparte femminile si lascia assolutamente guardare. Neanche 10 minuti, però che vengono sfruttati egregiamente. PENTA ne esce comunque protetto, perdendo di fatto in 5 contro 1, mentre è incredibile come il pubblico stia iniziando a tifare genuinamente sempre di più Dirty Dom.
GUNTHER SCONFIGGE PAT MCAFEE: 6,5
14 minuti per un wrestler contro un commentatore. Troppi. Ma settimana scorsa vi dissi: Pat ha le doti atletiche e da showman necessarie per far funzionare un match del genere e così è stato. Pat resiste, ci prova, non si arrende ma l’ostacolo è troppo grosso e deve capitolare. Tutto giusto, tutto fatto bene, ora però Gunther ha bisogno di qualcosa di più importante per le mani.
JOHN CENA © SCONFIGGE RANDY ORTON VIA SCHIENAMENTO E RIMANE WWE UNDISPUTED CHAMPION: 6,5
Alcuni hanno odiato questo match, altri no. Vi spiego perché il match ha fatto quello che doveva fare. Lo ripeto, se cercare il technical masterclass, tra Cena e Orton state cercando male. Questo match è sulla linea dei loro precedenti incontri, le fasi iniziali sono un richiamo alle critiche del passato: “10 minuti di headlock e basta”.
Dopo la prima fase di studio il match diventa uno showcase overbookato tra finisher e ref bump, divertente vedere Orton che rifila una pioggia di RKO a mezza dirigenza, la dirigenza aveva un senso ad essere lì? Sicuramente no. Molto apprezzato invece il coinvolgimento di Truth che favorisce inavvertitamente la vittoria del suo “childhood hero” nel modo più immeritevole possibile, low blow + colpo con la cintura … con Cody non siamo arrivati a questi livelli di bassezza.
Quindi alla fine il match fa ciò che deve fare: intrattiene, mostra un Cena sempre più meschino e infame che vince sfruttando il caos attorno a lui e l’ingenuità di Truth. Ci ricorderemo per anni di questo match? Assolutamente no.
E tutto ciò è il problema alla base di questo PLE. Non c’è stato niente di brutto, è perfetto per passarsi una serata in cui non si sa cosa fare o guardare. Buon wrestling, durata estremamente contenuta, con l’unico grosso difetto che l’evento non lascia nulla al fan da ricordare, che sia un colpo di scena o un match straordinario.
Da Captain Phenomenal 1 è tutto. Appuntamento al prossimo numero del WWE Planet. Ciao!!
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