TW Risponde #780

Amiche ed amici del grande wrestling, della WWE, della AEW, della TNA, della ROH, della NJPW, ma soprattutto di TuttoWrestling, bentornati ad una nuova edizione della rubrica più antica, più amata e più letta d’Italia. Quest’anno fa caldo, caldissimo, la situazione è veramente terribile… c’è tanta Afa, ma, quest’anno più che mai, non c’è Sika, anche perché poche settimane fa è morto. Sono cose brutte, purtroppo.
Bando alle ciance, partiamo immediatamente con la nostra consueta sezione di domande e risposte, che, come ogni mese di agosto dal 2009 ad oggi (caspita, 15 anni di TWR per me!) sono dedicate alle vostre domande di carattere storico!
Ciao Myth, sono Riccardo da Torino ed ho una sola domanda per te. Si parla spesso del fatto che Stone Cold Steve Austin avrebbe fatto una carriera ancora più straordinaria se non si fosse spezzato il collo sul ring. Ma questo infortunio quando è accaduto? Chi è stato il colpevole dell’infortunio? Sei fortissimo, grazie!
Insieme a quello di Sid nel 2001 su un ring della WCW e a quello che ha portato alla morte Hayabusa su un quadrato giapponese, l’infortunio di Stone Cold Steve Austin è probabilmente l’incidente può famoso della storia del wrestling. L’infortunio avvenne durante Summerslam 1997 e fu colpa di Owen Hart, che spezzo il collo all’avversario paralizzandolo temporaneamente. Austin ed Hart avevano pianificato le mosse principali prima del loro match e fu Owen a proporre di eseguire un piledriver, una delle mosse potenzialmente più pericolose sul quadrato. Austin chiese ad Owen di eseguire un tombstone piledriver, in modo che il suo collo fosse maggiormente protetto, ma Owen gli rispose che era tranquillo nell’eseguire un piledriver. Quando fu il momento di eseguire la mossa, Owen sbagliò infortunando seriamente Austin. Resosi conto che l’avversario non era in grado di continuare il match, vincendolo, Hart provò a fermarsi urlando contro il pubblico e cercando di guadagnare tempo, venendo quindi schienato per un roll-up che sembrò stranissimo a tutto il pubblico per la modalità con cui venne eseguito: con lentezza e, chiaramente, con grande dolore. Austin ci mise mesi a recuperare e non lo fece mai del tutto. Il rapporto tra lui ed Owen si deteriorò, anche perché Hart non gli chiese mai scusa. Alla fine, dopo la morte di Owen un anno e mezzo dopo, fu Austin a chiudere lo show dedicato a lui messo in piedi dalla WWE, ironia della sorte. Austin si ritirò, anche a causa dell’infortunio, nel 2003 ad appena 38 anni. Per molti anni la WWE ha vietato ai suoi wrestler di eseguire un piledriver.
Ciao Michele sono Luigi e ti scrivo da un piccolo paesino in provincia di Sassari. Mi piace molto il tuo lavoro e quello di tutti i tuoi colleghi a TuttoWrestling. Ma bando alle ciance, come dici tu, volevo farti una domanda sulla mia compagnia preferita, la All Elite Wrestling, che preferisco alla World Wrestling Federation. Mi sapresti spiegare come mai Tony Khan, che è ricchissimo, ha deciso di entrare nel mondo del wrestling e come è riuscito a creare una compagnia in cui si fanno show così belli? Grazie.
Nel 2017 Cody Rhodes, Matt e Nick Jackson iniziarono a promuovere uno show indipendente con l’obiettivo di vendere almeno diecimila biglietti. Lo show fu chiamato All In ed andrò in scena nel settembre del 2018. I diecimila biglietti, con la sorpresa di molti commentatori, furono venduti in appena mezz’ora. Nel complesso, allo show parteciparono 11.263 persone e fu un grande successo artistico. Si fece, pertanto, largo l’idea che ci fosse spazio per una seconda compagnia di wrestling negli Usa oltre alla WWE, visto che la TNA non si era mai veramente posta come un’alternativa alla federazione di Stamford. Tony Khan, figlio del ricchissimo Shadid Khan, cominciò quindi ad interloquire con Rhodes ed i fratelli Jackson, mettendo a disposizione i suoi soldi per la partenza di una nuova compagnia, che fu creata a fine 2018. Ad inizio 2019 venne svelato il roster iniziale, che comprendeva, come nome di punta, Chris Jericho. Il 15 maggio 1999 la AEW e Warnermedia annunciarono che uno show settimanale dedicato alla nuova compagnia sarebbe andato in onda ogni mercoledì su TNT negli Usa, mentre dieci giorni dopo fu promosso il primo PPV della compagnia, Double or Nothing, in diretta da La Vegas. Per la prima volta dal 2001 la WWE aveva un serio competitor nel mondo del wrestling statunitense.
Buongiorno, sono Emilio e scrivo da Modena. Sono un fan di lunga data di voi di Tuttowrestling, ma non avevo mai scritto a questa bella rubrica, che leggo da anni. Due domande per te:
1)Ho visto un video su Youtube in cui Undertaker indossava una maschera tipo fantasma dell’opera, ma da quando seguo il wrestling non l’ho mai più vista. In che occasione la portò e per quale motivo?
2) Ho visto un “buried alive match” tra Undertaker e Mankind su Youtube. Come fanno i lottatori a respirare sotto terra quando sono stati sepolti vivi? Usano per caso qualche controfigura?
1)Nel 1995 Mabel infortunò seriamente l’osso orbitale di Undertaker durante un match colpendolo con un pugno male assestato. L’osso orbitale fu distrutto per il 90% ed i raggi X evidenziarono che il nervo ottico di Undertaker premeva contro un pezzo di osso rotto. Nel caso ad Undertaker fosse arrivato un altro colpo simile avrebbe potuto perdere l’occhio, quindi dovette sottoporsi ad una operazione chirurgica. Durante la convalescenza, per proteggere l’occhio il personale della WWE creò una maschera speciale simile a quella del fantasma dell’opera, che Undertaker indossò per alcune settimane. La maschera è proprietà della WWE e attualmente fa parte dei “tesori” della compagnia. Probabilmente in futuro ricomparirà in qualche mostra.
2) Nella sua storia, la WWE ha promosso cinque Buried Alive match e tutti e cinque hanno visto la presenza di Undertaker. L’unico modo per vincere il match è quello che gettare l’avversario in una fossa precedentemente scavata e coprirlo di terra. Il trucco è abbastanza semplice: quando il wrestler cade o viene gettato nella fossa, trova al suo interno un tunnel appositamente predisposto, in cui ci sono prese d’aria ed in genere un piccolo monitor per guardare quello che succede all’esterno. A quel punto, chiuso il tunnel, l’altro wrestler può tranquillamente ricoprire la fossa con il terreno ed il suo avversario sarà perfettamente al sicuro.
Anche per oggi è tutto! Appuntamento ad una nuova edizione del TW Risponde!
Michele M. Ippolito
I am the Myth… deal with it…
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