5 Star Frog Splash #211 – Quelli che Nonpensano

5 Star Frog Splash
Contenuti dell'articolo

Sono intorno a noi, in mezzo a noi
In molti casi siamo noi a far promesse
Senza mantenerle mai se non per calcolo
Il fine è solo l’utile, il mezzo ogni possibile
La posta in gioco è massima, l’imperativo è vincere
E non far partecipare nessun altro
Nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro
Niente scrupoli o rispetto verso i propri simili
Perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili
Sono tanti, arroganti coi big man, zerbini con gli high-flyer
Sono replicanti, sono tutti identici, guardali
Stanno dietro a maschere di Rey e li puoi distinguere
Come lucertole s’arrampicano, e se poi perdon il Network lo ricomprano
Fanno quel che non vogliono si sappia in giro fanno
Spendono, spandono e siamo quel che hanno


Sono intorno a me, ma non pensano come me
Sono come me, ma si sentono meglio
Sono intorno a me, ma non pensano come me
Sono come me, ma si sentono meglio

(Vince MC-MHN MC – “Quelli che Nonpensano”)

Certo che devo essere proprio diventato vecchio per tirare fuori un pezzo di venticinque anni fa (!) per fare una parodia di “Vince MC-MHN MC” e del suo modo di gestire la sua amata compagnia multimiliardaria. Eppure è esattamente il pezzo che mi è venuto in mente durante questi ultimi giorni, tra una riflessione sulla Royal Rumble ormai imminente e sui rumor riguardanti Wrestlemania che iniziano a diventare sempre più insistenti.

Sarò franco: la Royal Rumble è un PPV organizzato, gestito e costruito male. Sì certo, è la Royal Rumble. Il PPV più atteso da moltissimi appassionati di wrestling. C’è sempre attesa, sempre hype, sempre incertezza. Certo. Ma ci sono circostanze in cui questo non basta e questa Royal Rumble 2022 è una di quelle. Leggo tanti esaltarsi perché non c’è un vincitore scritto in nessuno dei due Rumble match… ma è davvero una cosa positiva quando l’incertezza è data dal fatto che nessuno è minimamente pronto per vincerle?

La situazione dei due Rumble match

Prendiamo le quote più aggiornate sui possibili vincitori delle due Rumble. E cominciamo dalla Rumble maschile, di gran lunga messa peggio considerato che i tre maggiori indiziati alla vittoria sono Big E, Brock Lesnar e Roman Reigns. Il primo è l’ex WWE Champion, reduce da un regno pessimo non per colpa sua, d’altronde essere completamente ignorato, dimenticato e non tutelato non è una colpa. Gli altri due sono gli attuali campioni dei due roster, messi lì semplicemente per i rumor che vogliono Reigns e Lesnar scontrarsi ancora una volta in quel di Wrestlemania. What a surprise.

Leggermente meglio, anche se non di tantissimo, la situazione della Rumble femminile dato che le quote più basse sono per Bianca Belair, Bayley e Alexa Bliss. La prima una Rumble l’ha già vinta l’anno scorso e ha una storyline già scritta per Wrestlemania con Becky Lynch. Le altre due sono assenti da mesi e se la vedrebbero con tutta probabilità con Charlotte Flair. Bellissimo, ma l’hype per queste ultime deriva dalla loro “non presenza”. Che può essere una cosa positiva per Bayley, che non vediamo da mesi e che ci è mancata enormemente. Meno per Alexa che continua a essere impelagata in un character che non sembra fare mezzo passo avanti.

Ma il resto del PPV non è più esaltante

E il resto del PPV? Per me è un “meh”. Abbiamo un match Intergender che interessa probabilmente solo ai quattro sul ring. Un match femminile con una sfidante chiaramente di ripiego e dall’interesse nullo: per i character coinvolti, per il risultato scontato, perché non c’è nessuno da sostenere. C’è Lesnar vs Lashley per il quale vedo tanti esaltati ma non posso che citare il Vangelo secondo il Cavalier La Spina: “Cosa ci si aspetta di bello da un match del genere?”. Io a questa domanda non so dare risposta. Sarà il solito Lesnar show in cui Lashley farà la comparsa, come giusto che sia.

E poi c’è Rollins vs Reigns con il freno a mano tirato dato che i due, che hanno ANNI di storia alle spalle e che potrebbero probabilmente feudare per anni senza perdere colpi, hanno probabilmente espresso il 10% del loro potenziale in questo feud. Ma finché Rollins continua ad avere un character ridicolo che ne limita lo status, la crescita e le potenzialità non vedo come potrebbe essere altrimenti. Basti pensare che ha dovuto fare lui il “face” del feud per palesi mancanze di risorse.

Che sorpresa, mancano le storie

Però è la Rumble, è Wrestlemania, come si fa a non avere hype? Io, onestamente, ne ho poco. A me l’attesa viene dalle storie, perché senza storie sto vedendo solo due energumeni in mutande menarsi su un ring, come diceva il buon Chris Jericho. Di storie ne vedo poche, onestamente. Quasi nessuna anzi, specialmente in una Rumble femminile che vivrà probabilmente di Bianca Belair, di ritorni e di leggende rientranti perché a gennaio ci si rende conto che i troppi licenziamenti hanno fatto sì che non si abbiano trenta donne a disposizione per il Rumble match.

Nella Rumble maschile invece le storie vedono vari tag team (tutti di babyface ovviamente, il che richiede loro di dover lasciare inevitabilmente i neuroni alla porta) che si scontrano inspiegabilmente tra loro invece di concentrarsi sugli altri. Mentre l’unico individuo veramente costruito per questo match è Johnny Knoxville. Che nel caso qualcuno se lo fosse perso non è un wrestler, ma una celebrità che è venuta a fare quello che sa fare meglio, prendere mazzate. Ma di potenziali vincitori non se ne vede mezzo, mentre Drew McIntyre langue sul divano di casa mentre cura il suo povero collo malandato.

Vivere di rendita

La fortuna della WWE è una e una sola: aver potuto campare di rendita per vent’anni. Prima dalle macerie dell’Era Attitude e della Monday Night War, che ha fornito loro wrestler per più di un decennio, poi dal triumvirato Cena/Batista/Orton nato dalla Ruthless Aggression era, infine da NXT 1.0 dal quale viene l’intera divisione femminile attuale e un numero infinito di wrestler che tirano avanti la carretta mentre nel main event gli unici che sono sempre lì sono quei due: Roman Reigns e Brock Lesnar, Brock Lesnar e Roman Reigns.

Se i piani della WWE per Wrestlemania andranno in porto sarà la terza volta in otto anni che avremo Brock Lesnar vs Roman Reigns nel main event. Nonché l’ottava Mania consecutiva in cui almeno uno tra Reigns e Lesnar lotteranno per un titolo massimo nello Showcase of the Immortals. Senza che nessun altro – ad eccezione forse del solo Seth Rollins bravissimo ad accaparrarsi ciò che quei due lasciavano libero e di un Drew McIntyre il cui lavoro è stato sfruttato fin troppo – sia mai stato costruito per restare.

Il problema è che la “rendita” della WWE sta per finire definitivamente e la situazione dei due Rumble match ne è la riprova. Sarebbe ora che la WWE ne sfruttasse i suoi ultimi scampoli per provare a costruire qualcuno in cui credono e che possa gravitare intorno a quei titoli per anni a venire, salvandoci da questo binomio Lesnar – Reigns che nessuno voleva vedere sette anni fa, figuriamoci ora. E salvandoci anche da Omos, possibilmente.

Scritto da Lorenzo Pierleoni
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