Back to the Future #15

Back to the Future

Buongiorno a tutti, lettori e lettrici di Tuttowrestling e bentornati sulle pagine del Back To The Future che da questo mese, ed almeno fino a settembre, alternerà, con l'aiuto del collega Aldo Fiadone, la cronaca ed i commenti agli eventi NWA con quelli della neonata All Elite Wrestling che ha messo in scena, lo scorso sabato 25 Maggio il suo primo pay per view, Double or Nothing: l'evento si poneva il duplice obiettivo di essere erede di All In, primo esperimento di Cody e Bucks ma che non aveva all'epoca alcun legale con quella che poi è divenuta l'attuale AEW, sia l'essere l'evento di lancio di una nuova compagnia e, pur mostrando il fianco ad alcuni errori, ha pienamento raggiunto l'obiettivo.


L'evento, personalmente parlando, è stato di assoluto buon livello ed ha soprattutto messo in chiaro la nascita di una vera alternativa, a livello major, per tutti gli appassionati di pro-wrestling americani e non: i match hanno avuto un livello medio buono con alcuni picchi negativi, la Casino Battle Royale, ed altri positivi come il match per i AAA World Tag Team Titles fra i Bucks ed i Lucha Brothers, match della serata dal puro punto di vista tecnico mentre a livello emozionale devo personalmente consegnare la palma di Match of The Night a quel Cody vs Dustin su cui devo ammettare non avevo alcuna aspettativa e che mi ha visto invece completamente coinvolto e persino commosso nel segmento post-match, dove le emozioni fra i 2 contendenti erano realmente palpabili.

Come accennavo prima se l'obiettivo era quello di far sapere al mondo che l'alternativa c'è ed è anche seria lo stesso è pienamente centrato e noi fan abbiamo il compito di non commettere l'errore di diventare, a priori, fan assoluti o detrattatori assoluti di una o dell'altra federazione perché quello che questa situazione potrà portare di buono sarà proprio la spinta a migliorarsi della stessa All Elite, ascoltando il feedback dei fan, cosa che speriamo possa portare anche ad un miglioramento da parte della WWE, il cui processo creativo (come sottolineato dallo stesso Jon Moxley durante la recente partecipazione al podcast di Chris Jericho) sta lentamente affossando il suo stesso prodotto proprio in un periodo storico dove la compagnia di Stamford ha paradossalmente il miglior roster della sua storia.
Lascio ora la linea ad Aldo Fiadone che vi proporrà le sue considerazioni sull'evento ed anche un'analisi match per match dell'intera card. L'appuntamento con me è ovviamente fra un mese, sempre su queste pagine… a te Aldo!!

Credits: Ricky Havlik

Grazie Mattia e buongiorno a tutti!! Passa agli archivi una serata storica che ha visto la messa in onda del primo show targato AEW, Double or Nothing. Un evento che da al via a tanti nuovi scenari e alla possibilità di poter assistere nuovamente ad una guerra stile Monday Night War, ma prima di questo spero che ognuno di voi non faccia prevalere l'ignoranza e capisca che non si parla di guerra, frecciatine o attacchi vari. Si parla di wrestling e ogni VERO fan di wrestling deve avere il dovere di supportare sempre e comunque ogni federazione capace di mostrarci in modo sano lo spettacolo più bello del mondo.
Supportate la AEW e supportate anche la WWE, non commettete gli stessi errori fatti in passato con la fu TNA o altre realtà che si supponeva potessero competere head to head con la federeazione di Stamford.

Come sempre, prima di entrare nel dettaglio, se avete dei consigli o delle critiche da muovermi, o se semplicemente volete scambiare qualche opinione, scrivetemi pure all'indirizzo aldofiadone@gmail.com; sarà mio piacere leggere ogni vostra parola.

Un evento molto piacevole che ha scritto la storia per alcuni accadimenti come per esempio lo scontro tra i fratelli Rhodes, lo stesso ingresso di Cody e, soprattutto, l'epico finale che ha visto debuttare l'ex WWE Dean Ambrose ora conosciuto come Jon Moxley.
Uno show che ha avuto però anche i suoi lati negativi… per quanto mi riguarda, il kickoff l'ho reputato ai livelli di quelli WWE a causa di una battle royale spesso inguardabile e con scenari insopportabili (vedi l'eliminazione di Shawn Spears che a questo punto avrebbe fatto prima a restare in WWE… “se il buongiorno si vede dal mattino”) e Kip Sabian che sconfigge Sammy Guevara in un match buonino, ma sicuramente non memorabile.
Passiamo al main show dove ho iniziato seriamente a pensare che se avessi acquistato il PPV su Fite TV avrei speso in malo modo i miei soldi.
Ok, l'opener vinto dagli SCU e l'altro tag team match dove hanno trionfato i The Best Friends sono stati molto belli, ma non possiamo negare che i due match femminili non sono stati all'altezza dell'evento, specie quello che ho definito come “La sagra del Sol Levante”. Dispiace per il triple threat poi tramutato in un fatal 4 way, ma è anche vero che se la dirigenza AEW pubblicizza la compagnia come l'opportunità di vedere un prodotto innovativo, non può credere di rendere un match “Awesome” con la sola presenza di Awesome Kong che era ritirata da tre anni circa dopo l'ultimo stint avuto ad Impact Wrestling.

Potrò sbagliarmi o più semplicemente sono stato eccessivamente negativo in questa prima parte, ma dal mio punto di vista il vero spettacolo inizia nella sua fase finale ovvero negli ultimi tre match.
Senza girarci troppo attorno, Cody vs Dustin Rhodes è il match dell'anno. Un incontro puro, vecchio stile, botte date a dovere e manovre che hanno evidenziato ancora una volta quanto l'ex Goldust non avrebbe sfigurato come main eventer con questo stile.
Vogliamo poi parlare dell'ingresso di Cody che ha praticamente distrutto il trono di Triple H così da mandare immediatamente una frecciatina alla WWE?! Momento davvero epico come epico è stato l'intero incontro.
Il post match è stato senz'altro lo goosebumps moment of the evening… se prima la famiglia Rhodes era entrata nei nostri cuori grazie a Dsuty, ora è giusto che ci rimanga per molto altro tempo.

Il segmento con presentazione del titolo mondiale è risultato utile per promuovere l'ottimo character di MJF, ma anche per lasciarci tutti a bocca aperta grazie al sorprendente arrivo di Bret “The Hitman” Hart con la cintura tra le mani. Momento che ricorderò per molto tempo perché, dopo il nuovo ingresso nella WWE Hall of Fame, non mi sarei mai aspettato di rivederlo su un ring diverso da quello della federazione di Stamford. E invece è stato così, segno che i soldi di Khan possono tutto e possono ancora molto altro.

Non era un inedito, ma anche il tag team match per i titoli di coppia AAA dove hanno trionfato gli Young Bucks sui Lucha Bros è stato stupendo. Ecco, io spero che la All Elite Wrestling non si trasformi nella compagnia dove i suoi Vice Presidenti devono vincere tutti i match importanti che andranno ad affrontare.
Non sarebbe giusto per noi fan vedere ancora una volta le gesta che praticò Kevin Nash negli ultimi anni di vita della World Championship Wrestling.

Il main event, seppur non all'altezza del precedente visto durante NJPW Wrestle Kingdom 12, ha comunque fornito la sua dose di spettacolo e anche la possibilità di mostrare la nuova finisher di Chris Jericho, mossa con la quale è riuscito a vincere il match e quindi a prendersi la rivincita sul connazionale Kenny Omega.
Post match con promo di Y2J che poi verrà interrotto dal debuttante Jon Moxley tra il boato del pubblico e lo stupore di noi tutti da casa. Mossa eccezionale sotto ogni punto di vista, specie per quei fan occasionali che fino all'altro ieri hanno visto le gesta di Moxley in WWE sotto il nome di Dean Ambrose.
Il segmento si chiuderà con l'attacco di Moxley prima a Jericho, poi all'arbitro e infine ad Omega, così, in totale pazzia per dire la sua e urlare al mondo intero di essere vivo e di esserci ancora una volta.

Questo è stato Double or Nothing, un evento partito mooooolto a rilento, che però ha poi trovato la sua strada mantenendo la retta via e aumentando mano a mano il suo livello.
Un PPV che consiglio sicuramente di rivedere e che, altrettanto sicuramente resterà indelebile nelle nostre memorie proprio grazie a quei segmenti come il debutto di Moxley.
Perché è inutile negarlo, per quanto una compagnia voglia coltivare talenti propri, non si può negare che il debutto a sorpresa di un big name da poco uscito dalla WWE ha sempre il suo fascino, e sempre lo avrà.
VOTO EVENTO: 7.5/10

Qualora vogliate restare sintonizzati con il sottoscritto vi segnalo il prossimo numero dell'Impact Planet e ovviamente il già citato Back To The Future in compagnia del collega e amico Mattia Borsani.

“Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra.”
– Jim Morrison

Have A Nice Day 🙂

Scritto da Mattia Borsani
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