Backlash 2002
WWF BACKLASH 2002
Fuochi d’artificio e scenografia (un po’ troppo) simile a quella dello scorso anno e Jim Ross e Jerry ‘The King’ Lawler ci danno il benvenuto a Backlash!
WWF Cruiserweight Championship Match: Billy Kidman (C) vs. Tajiri (con Torrie)
Si parte subito senza indugio con l’incontro valido per il titolo pesi leggeri: fa il suo ingresso Tajiri accompagnato da una non troppo convinta Torrie Wilson, vestita da geisha; di seguito entra il Campione in carica Kidman. Durante tutto il match Tajiri gioca sporco premendogli in più occasioni la gola contro le corde o colpendolo con stiff kick alla testa. Tentativo di Tarantula, successivamente a segno, ma Kidman evita il Kick of Death per essere colpito però da un Drop Kick, con il nipponico che sfiora il pin per ben due volte in successione. Shooting Star Press a vuoto per Billy, che subisce un Kick of Death da cui riesce miracolosamente a rialzarsi. Quindi Kidman sta per andare a segno con una Powerbomb, quando Tajiri gli spruzza il Mist – in questa occasione rosso – in pieno volto e ottiene il pin decisivo.
Vincitore e nuovo Campione: TAJIRI via Pinfall
Intervistato da Michael Cole, Tajiri fa le dichiarazioni in stretto dialetto giapponese, mentre – di nuovo – la povera Torrie non sembra per nulla a sua agio al suo fianco…
Nel backstage gli APA si riuniscono per un saluto: Farooq dice di voler vedere spazzato via l’nWo e Bradshaw lo rassicura.
Grudge Match: Scott Hall vs. Bradshaw
Sin dall’entrata di Hall (rigorosamente in black & white) si capisce che X-Pac, che indossa ancora la maschera di Kane, ha intenzione di trasformare l’incontro in una sorta di Handicap match: a riequilibrare la situazione arriva quasi subito lo stesso Farooq all’angolo di Bradshaw. Si parte subito con Hall che butta lo stuzzicadenti in faccia al texano, irritandolo non poco: Bradshaw prende il comando dell’incontro con Hall che in certi tratti sembra faticare a reggersi in piedi. Clothesline from Hell a segno, ma X-Pac prende un piede di Hall e lo posiziona sulla corda, attirando successivamente l’attenzione dell’arbitro in modo da sventare il conteggio. Arriva Farooq a colpire Waltman e a scagliarlo contro uno dei paletti degli angoli, ma questo fa distrarre Bradshaw: Hall non ci pensa due volte e si rialza per colpire l’avversario con un Low Blow e per schienarlo con un Roll-up.
Vincitore: SCOTT HALL via Roll-up
Vince entra nell’ufficio di Ric Flair (dove trova anche Arn Anderson) per dirgli che ultimamente sta apprezzando il suo modo di gestire gli affari: anche lui si è trovato a dover fronteggiare sottoposti bizzosi (allude a Stone Cold) e per il modo in cui si sta comportando gli sembra quasi che gli somigli. Ric replica che non sarà mai un altro Vince McMahon (lo dice in tono dispregiativo), ma Vince, sornione, risponde che quetso è vero, però può provarci ad assomigliargli…
WWF Women’s Championship Match: Jazz (C) vs. Trish Stratus
Trish è sul ring quando a sorpresa fa il suo ingresso Molly, che la accusa di non meritarsi il titolo perché imbroglia e si dimena troppo come una diva invece di lottare: le due vengono alle mani, ma arriva Jazz e l’arbitro impone a Moly di allontanarsi nel backstage. Durante il match Trish risponde colpo su colpo alla più quotata campionessa femminile, ma nelle fasi finali non riesce a eseguire la sua Stratusfaction, mentre Jazz mette a segno in successione una Powerbomb, una prolungata Boston Crab e la STF (Spinning Toe-hold Facelock) modificata al volto di Trish che le consegna la conferma del titolo.
Vincitrice e ancora Campione: JAZZ per Sottomissione
Mark Lloyd intervista Jazz chiedendole se avrebbe vinto anche senza l’interferenza iniziale di Molly (?!?) e le lo guarda in cagnesco senza proferire parola.
Nel backstage, Paul Heyman galvanizza il suo assistito Brock Lesnar, dicendogli di non avere rimorsi perché questa è la sua occasione di dimostrarsi a pieno titolo la ‘next big thing’ della WWF.
Grudge Match: Brock Lesnar vs. Jeff Hardy
Nelle fasi iniziali Jeff riesce a compensare con la sua agilità alla potenza devastante del mostruoso Lesnar, ma alla lunga quest’ultimo ha il sopravvento. Lita a bordo ring non può far nulla per aiutare il suo compagno di team e anzi sembra molto sofferente al collo. Jeff ha un moto d’orgoglio quando riesce a mettere a segno un Neckbreaker seguito dalla Swanton Bomb, ma Brock si rialza. Jeff va a bordo ring per recuperare una sedia, ma Lesnar lo colpisce con la sua versione della TKO (Totally Knocked Out), con un Neckbreaker a sua volta e con due devastanti Powerbomb. Non contento, prende nuovamente il più giovanbe dei fratelli Hardy e lo colpisce con una terza Powerbomb: l’arbitro si sincera delle condizioni dell’atleta e decide di sospendere il match, assegnando la vittoria a Lesnar, ma non si arrischia ad alzargli la mano, lasciando fare il gesto a Heyman.
Vincitore: BROCK LESNAR per Decisione dell’Arbitro
Grudge Match: Kurt Angle vs. Edge
Forse l’incotro più intenso e coinvolgente della serata, con moltissime near-fall e incertezza sino alla fine per quanto concerne il risultato: dominio iniziale del canadese, ma anche Angle non si lascia pregare e manda a segno una German Suplex e una Belly to Belly; quindi l’olimpionico tenta di far cedere Edge con un’Head Lock, ma senza risultato. E’ il momento di Edge, con una Belly to Belly Suplex, seguita da Flying Clothesline, Back Body Drop e DDT per uno schienamento sfiorato. Faceslam di Edge, a cui Angle oppone una serie di tre German Suplex: Suplex anche per Edge, che poi mette a segno un Flying Body Press dal paletto verso l’esterno e poi un Missile Drop Kick. Olympic Slam di Kurt per un conteggio di due e poi tentativo di Ankle Lock rovesciato in un Roll-up da Edge per un quasi-tre. A questo punto Angle va a prendere una sedia, ma in un tentativo goffo di colpire il canadese, finisce per farla rimbalzare sulle corde e stamparsela sulla sua faccia: Edge è svelto ad eseguire l’Edge-o-matic per un altro conteggio di due. Si prepara per la Spear, ma Angle lo blocca con un calcio al volto e poi lo sconfigge con l’Olympic Slam.
Vincitore: KURT ANGLE via Olympic Slam
Promo in ring di Chris Jericho, che si lamenta di essere una leggenda vivente, ma di non avere u incontro al PPV; conclude con la considerazione che lui è comunque migliore di tutto il pubblico e sicuramente di Hulk Hogan.
Taker si reca nell’ufficio di Flair, dove troviamo Ric che indossa già la casacca di arbitro WWF: il Dead Man non dice nulla, ma fa un gesto con la mano come a voler significare ‘stai attento a quello che farai stasera’.
WWF Intercontinental Championship Match: Rob Van Dam (C) vs. Eddie Guerrero
Buon incontro, ma non quello che ci si aspettava dai due: RVD ha il controllo del match per larghi tratti, facendo sfoggio di tutto il suo repertorio di calci e azioni acrobatiche: Spinning Heel Kick, Rolling Thunder ma sulle ginocchia di Eddie, varie Suplex, Mounsault verso bordo ring. Poi è il turno di Guerrero, che esibisce un Tornado Backbreaker e una Belly to Back Suplex per tentare la sottomissione con una sorta di Dragon Sleeper. Nelle fasi finali, Eddie prende la cintura di Campione Intercontinentale, ma RVD gliela fa cadere, colpendo inavvertitamente anche l’arbitro Tim White. Latino Heat quindi lo colpisce con un Neckbreaker sulla cintura e poi col suo Frog Splash proprio mentre l’arbitro rinviene e può concludere il conteggio di tre.
Vincitore e nuovo Campione: EDDIE GUERRERO via Frog Splash
No. 1 Contenders Match (Special Referee: Ric Flair): Stone Cold Steve Austin vs. Undertaker
Fasi prolungate (a mio parere troppo prolungate) di studio per i due aspiranti alla Title Shot per il Titolo Indiscusso: Side Headlock e Shoulder Headlock prima a vantaggio di Taker e poi di Austin, seguiti da una prova di forza. Ric Flair non al meglio di sé come arbitro, con un modo di contare davvero discutibile (oltreché delle scarpette rosse ai piedi da antologia). Fasi centrali all’interno e all’esterno del ring davvero troppo dilatate e prive di spunti di interesse, fino a che non arrivano a bordo ring Scott Hall e X-Pac, i quali non fanno assolutamente nulla, ad eccezione di guardarsi l’incontro da una posizione privilegiata: da dietro la moto di Taker. Flair viene messo K.O. accidentalmente dall’American Badass, mentre Austin riesce a colpirlo con la Stunner; Low Blow di Taker seguito da un Chokeslam: Flair conta uno, due… non va! Undertaker si appropria di una sedia, ma Ric gliela fa abbandonare, mentre Stone Cold lo colpisce con un Low Blow, ma finisce anch’egli per mandare al tappeto lo special referee. Allora Taker lo colpisce con la sedia, ma non riesce a capitalizzare: è il turno di Austin a maneggiare la sedia, ma è lui a dover subire un Big Boot su di essa. Conto di tre di Ric, che non si avvede del fatto che in realtà Austin riesce a mettere una gamba sulla corda, di fatto spezzando il conteggio.
Vincitore: UNDERTAKER via Pinfall
Nel post-match, Austin si rialza e assesta una Stunner a Taker.
Coach mostra a Flair il filmato dello schienamento e quando Ric vede la gamba sulla corda non può fare a meno di trattenere (verbalmente) il suo malcontento per quando da lui stesso sanzionato.
WWF Tag Team Championship Match: Billy & Chuck (C) vs. Al Snow & Maven
Match sinceramente inutile che vive la sua fase più interessante quando Snow si mette alla fronte la bandana rossa del duo campione per deriderli. Nelle fasi finali Billy colpisce Maven con il Fameasser, ma Al trascina fuori il suo protetto dei tempi di Tough Enough 1. Rico, il manager dei Campioni, cerca di colpire Maven ma il suo calcio mette fuori gioco Chuck, mentre Maven atterra Billy con un Top-rope Cross Body per un conto di due. Rico si fa inseguire da Al, consentendo a Chuck di colpire Maven con il Jungle Kick e a Billy il più facile degli schienamenti.
Vincitori e ancora Campioni: BILLY & CHUCK via Jungle Kick
Undisputed WWF Championship Match: Triple H (C) vs. Hulk Hogan
Siamo giunti la main event: l’inizio è un susseguirsi di spinte, prove di forza e pose per il pubblico. Dopo alcune fasi alterne (da segnalare che Hogan mette pure a segno una Diamond Cutter!?!) Triple H tenta di avvantaggiarsi lavorando alle gambe dell’avversario, con svariati colpi e persino una Figure Four in cui si fa leva usando le corde. Quindi lo blocca in una Sleeper Hold, ma Hulk si rialza e lo colpisce con una Back Suplex per poi atterrarlo con la sequenza Big Boot e Legdrop. Sembra fatta per l’Hulkster, ma arriva dal backstage Jericho a interrompere il conteggio e colpire Hogan alla testa con una sedia: prova a far rinvenire l’arbitro, ma Triple H si rialza e lo spedisce fuori dal ring. Hulk è di nuovo in piedi e colpisce The Game nuovamente col Big Boot, ma Helmsley stavolta evita il Legdrop e mette a segno il Pedegree. Entra in scena Taker, che colpisce il referee e dà una sediata in faccia a HHH: poi trascina Hogan sopra l’avversario, ma questi si alza e lo manda fuori dal ring. Subito si gira e, vedendo Triple H ancora a terra, lo fa oggetto di un terzo (secondo a bersaglio) Big Legdrop. Earl Hebner conta 1, conta 2 , conta 3 e Hulk Hogan è per la sesta volta Campione Mondiale WWF!
Vincitore e nuovo Campione: HOLLYWOOD HULK HOGAN via Big Legdrop
Triple H, grondante di sangue al volto, sembra molto scosso per la sconfitta, ma non si lascia sfuggire l’occasione di dare la mano ad Hogan in segno di stima per una stretta di mano finale.
Dico subito in apertura che i due main event non mi sono piaciuti granché e se Triple H vs. Hogan è stato salvato in qualche modo dalle concitate fasi finali (con le interferenze di Jericho e Taker), questo non può dirsi di Taker vs. Austin: sono stati entrambi incontri troppo lunghi rispetto a quanto offerto sotto il profilo del wrestling vero e proprio; e poi ho avuto quella sgradevole sensazione (fatto molto personale: capisco che per altri può essere un fatto piacevole) di essere tornati all’inizio degli anni ’90, e sto parlando di entrambi i match. Incontro migliore della serata (assolutamente a sorpresa) è risultato Angle vs. Edge: molto combattuto, azioni su azioni, svariate near-fall e incertezza sino alla fine; mi ha appassionato nonostante all’inizio non mi interessasse molto sapere chi dei due sarebbe risultato vincitore del feud. Segue tra i miei favoriti l’ottimo opener tra Kidman e Tajiri, che non ha visto il coinvolgimento diretto di Torrie, ma è stato spettacolare e avvincente sino alla fine, con la Red Mist inaspettata; buon livello, ma non l’incontro che ci si attendeva, da RVD vs. Guerrero: intendiamoci: pienamente oltre la sufficienza, ma ha deluso chi (come me) si aspettava diventasse un piccolo classico… speriamo nel rematch, magari con qualche stipulazione interessante. Positivi pure l’incontro per il titolo femminile, la cui unica pecca è stato il finale per sottomissione, e lo squash di Lesnar ai danni di Jeff Hardy (un incontro quasi a senso unico non può dare più di tanto quanto a emozioni); pollice verso per il tag team match, solita difesa di Billy & Chuck con Run-in di Rico e pin sporco e soprattutto (nota più negativa della serata) Hall vs. Bradshaw, con una vittoria dell’nWo veramente di poco valore, per come ottenuta e in un incontro così brutto. In conclusione una buonissima undercard (eccetto che per Hall vs. Bradshaw e per i Tag Team Titles), mentre parecchio rammarico per un doppio main event a mio parere non all’altezza: Triple H vs. Hogan non è nemmeno paragonabile per intensità e partecipazione a Rock vs. Hogan, mentre Taker vs. Austin fa rimpiangere gli ultimi feud rispettivamente con Flair a WM e Jericho a NoWayOut.
Giudizio: 6.5/10
Marco Marchese