AEW Collision Report 01/07/2023 – MJF’s debut

Terza puntata di AEW Collision, episodio incentrato sui match di qualificazione alla Owen Hart Cup e sul debutto dell’AEW World Champion MJF!
Dopo un riepilogo dei vari partecipanti alla Owen Hart Cup, è proprio MJF a fare il suo ingresso sul ring per l’opener della puntata!
AEW WORLD CHAMPION MJF VS KIP MORST
Praticamente uno squash, con MJF che attacca il suo avversario con il Facebuster alle corde e chiude la contesa con la crossface.
VINCITORE PER SOTTOMISSIONE: MJF
MJF prende il microfono, prima insulta il pubblico presente all’arena, poi bandisce una “open challenge” titolata rivolta ad un qualsiasi abitante della città ospitante, Hamilton. Si presenta “un colosso” dal pubblico, ben presto rimpiazzato da Ethan Page, che dunque accetta la sfida titolata!
AEW WORLD CHAMPIONSHIP MATCH: MJF (C) VS ETHAN PAGE
Page parte forte provando subito la Ego’s Edge, sventata dal campione mondiale che prende il sopravvento sull’ex atleta di Impact Wrestling, con una serie di colpi al tappeto. Page sembra in grossa difficoltà, ma dopo il break pubblicitario riprende terreno con due Cutter. Dopo una lotta in cima all’angolo, Page va a segno con una Powerslam dalla seconda corda, ma MJF riprende il controllo e chiude la contesa con la Dragon Screw, seguita dal Facebuster sulle corde.
VINCITORE PER SCHIENAMENTO E ANCORA AEW WORLD CHAMPION: MJF
MEN’S OWEN FOUNDATION TOURNAMENT FIRST ROUND: POWERHOUSE HOBBS VS DUSTIN RHODES
Primo turno di Owen Hart Cup, quello che vede di fronte Dustin Rhodes e Powerhouse Hobbs, accompagnato da QT Marshall e Harley Cameron. Fasi iniziali dominate dall’ex Goldust, Hobbs prende il sopravvento grazie all’intervento di QT Marshall, che colpisce alle spalle Rhodes, portando il match in favore del suo alleato. Dopo la pausa, Dustin riprende terreno andando a segno con la Cross Rhodes e con il Texas Piledriver, ma Hobbs si salva. Rhodes va per il Code Red, ma Hobbs si salva ancora e chiude il match grazie al decisivo intervento di QT Marshall, che consente a quest’ultimo di chiudere la sfida con la Double A Spinebuster.
VINCITORE PER SCHIENAMENTO: POWERHOUSE HOBBS
MIRO VS ANTHONY HENRY
Ordinaria amministrazione per l’ex Rusev, che parte attaccando il malcapitato avversario a suon di Stomp e Suplex. Henry prova a reagire, ma viene ben presto sopraffatto dal bulgaro, che chiude la contesa con Uranage, Matcka Kick e Game Over.
VINCITORE PER SOTTOMISSIONE: MIRO
Tony Schiavone si trova a centro ring per intervistare il Bullet Club Gold, con Jay White, Juice Robinson e i Gunns. White esalta l’ingresso dei Gunns nella stable, affermando che anche grazie a loro, il BC Gold proseguirà il proprio dominio. Gli stessi Gunns prendono il microfono e si autoproclamano come il miglior tag team della storia. Successivamente, Schiavone rende noto che tutti i restanti membri del Bullet Club Gold saranno banditi dalla contesa tra tra Juice Robinson e Ricky Starks. A quel punto, Switchblade, attacca verbalmente CM Punk e gli FTR. La visuale si sposta proprio sui CMFTR e Ricky Starks, dichiarandosi pronti ad affrontare i propri avversari in qualsiasi momento, con Starks che promette di sconfiggere Robinson nel match in programma poco più tardi.
MEN’S OWEN FOUNDATION TOURNAMENT FIRST ROUND: RICKY STARKS VS JUICE ROBINSON
Altro match valido per il primo turno della Owen Hart Cup, quello che vede di fronte Ricky Starks e Juice Robinson. Fasi iniziali dell’incontro piuttosto lente, con i due che si bloccano a vicenda con numerose prese al tappeto. Dopo la pausa, Robinson prende il controllo grazie a diverse Chop, Starks risponde con una serie di pugni. I due lottano senza esclusione di colpi, Robinson va vicino alla vittoria con la Cloverleafe, ma Starks si salva toccando le corde. A quel punto il membro del Bullet Club Gold tenta il roll-up, ma Starks va a segno con la Scoop Slam. I due si colpiscono a vicenda con la Spear, infine Starks chiude la contesa con un roll-up vincente! A fine match, i membri del Bullet Club Gold circondano il ring, ma vengono ben presto messi in fuga da CM Punk e gli FTR.
VINCITORE PER SCHIENAMENTO: RICKY STARKS
Nel bakcstage Shawn Spears incrocia il TNT Champion Luchasaurus e Christian Cage: Spears sfida Luchasaurus ad un match titolato, ma Christian si intromette prendendosi gioco del rivale, che promette vendetta ad entrambi.
TBS CHAMPIONSHIP MATCH: KRIS STATLANDER (C) VS LADY FROST
Match titolato femminile, con Kris Statlander che difende il TBS Championship dall’assalto di Lady Frost. Contesa totalmente dominata dalla campionessa, che domina in lungo e in largo la sfida. La sfidante si riprende nel finale, ma non basta: la Statlander va a segno con un potente Lariat, seguito dalla Big Bang Theory, che le consente di conservare il titolo.
VINCITRICE E ANCORA TBS CHAMPION: KRIS STATLANDER
Intervistato da Lexy Nair, Andrade El Idolo invita i membri della House of Black a rendergli la maschera rubatagli nella scorsa puntata. La House of Black risponde via titantron, schernendo il messicano.
MEN’S OWEN HART FOUNDATION TOURNAMENT FIRST ROUND: SAMOA JOE VS RODERICK STRONG
Terzo match di serata valido per il primo turno della Owen Hart Cup. Main Event che vede di fronte il ROH TV Champion Samoa Joe e Roderick Strong. Strong parte forte e attacca Joe con diverse Chop e calci all’angolo, spedendo il samoano fuori dal ring. Joe riprende controllo e colpisce a sua volta Strong con delle Chop a centro ring e con un Uranage, dominando la contesa. Dopo il break, Joe prosegue con il dominio verso Strong, colpendolo con delle Senton. L’ex membro dell’Undisputed Era tenta la reazione con un Backbkeaker ed un Sidekick, seguiti da un Missile Dropkick. Strong va per il Suplex, ma Joe lo intrappola ben presto nella Coquina Clutch, chiudendo i giochi.
VINCITORE PER SOTTOMISSIONE: SAMOA JOE
A fine match, Samoa Joe si arma di una sedia e si dirige verso CM Punk, presente al tavolo di commento. Intervengono diversi arbitri e membri della security: a quel punto, Joe colpisce Roderick Strong con un Neckbreaker, prima di lasciare il ring. Strong viene portato via in barella, sotto gli occhi di Adam Cole, giunto poco prima.