The Undertaker ha recentemente parlato con Joseph Staszewski del New York Post per promuovere il suo “Final Farewell” al prossimo pay-per-view della WWE Survivor Series, il 22 novembre; si tratterà del trentesimo anniversario della sua carriera in WWE, un traguardo oggettivamente incredibile.
Taker ribadisce la convinzione “mai dire mai” del presidente e CEO della WWE Vince McMahon, ma non ha alcuna aspirazione di tornare sul ring; questo essenzialmente perché il suo corpo non è più in grado di reggere uno dei suoi tipici incontri messi in piedi a Wrestlemania. Taker ha aggiunto che sapeva di aver ormai terminato la sua carriera sul ring quando ha girato il match “cinematografico” Boneyard Match con AJ Styles per WrestleMania 36.
“Mi sono reso conto di aver preso ogni dono fisico, ogni strumento che ho a disposizione e di averso usato fino all’ultimo“, ha detto Undertaker. “Non c’è più acqua nella spugna, se posso usare questa metafora. Ho davvero utilizzato tutto quello che potevo ottenere da quella spugna.“
Ulteriori match cinematografici?
Taker ha rivelato che a un certo punto, e per come è stato accolto bene il Boneyard Match, ha pensato di poter estendere la sua carriera attraverso ulteriori incontri di questo tipo, ovvero match “cinematografici”. La possibilità di poter registrare, ovviamente, richiede uno sforzo fisico meno intenso e continuativo. Tuttavia, pur potendo fare qualche ulteriore match di questo tipo, per lui ricorrere a questo significherebbe sostanzialmente “barare”. Ecco, dunque, perchè Undertaker sostanzialmente non è attratto nemmeno dal proseguire la carriera in questo modo:
“In realtà non mi attira perché fondamentalmente si tratta di aggirare i miei limiti attuali“, ha detto Taker. “Un tipo di incontro del genere capitalizza alcune delle mie capacità e alcune delle mie doti creative per raccontare una storia, ma fondamentalmente maschera le carenze fisiche che ormai ho“.
Per quanto riguarda Vince McMahon, Taker si è riferito al boss della WWE come “un essere umano premuroso” e “non il mostro che la gente pensa che sia”. Taker contesta l’idea che non possa dire di no a Vince, che è spesso ritratto come colui che continua a riportare Taker sul ring anno dopo anno. Non ha mai dato per scontata l’ “opportunità speciale” che la WWE gli ha dato 30 anni fa. Ha inoltre ha aggiunto che tutte le volte che ha deciso di tornare è stata sempre una decisione sua, non spinta da altri. La sua lealtà lo ha aiutato a creare un legame speciale con Vince, un legame che pochi talenti hanno.
“Se Vince sentisse che Undertaker possa dare ancora qualcosa, che c’è ancora posto per me nel roster, allora non avrei problemi a farlo. E’ che poi in internet vengono fuori tutte quelle opinioni, del tipo ‘lascialo andare in pensione, lasciagli fare questo, lasciagli fare quello..’. Guardate che sono un uomo adulto, posso andarmene tutte le volte che voglio!”
Taker trova ancora difficile credere che sia durato così a lungo, sempre con la stessa compagnia. Ha detto che ama quello che ha fatto in WWE negli ultimi 30 anni, che potenzialmente culminerà con l ‘”Final Farewell” alla Survivor Series.
“I ragazzi di oggi si faranno il loro percorso e poi andranno da qualche parte, ad esempio in Giappone o altrove, o magari si prenderanno una pausa. Questo perchè è un mestiere che ti esaurisce, e poi perchè la fanbase comincia a sentire puzza di vecchio. Prima o poi arriva qualcosa di nuovo che mette da parte tutto quello che sa di vecchio. Con me non è successo. Se mi avessero detto ‘si, avrai una carriera di 30 anni sempre con la stessa compagnia’ avrei risposto dubbioso ‘Ok, se lo dici tu…’