The Undertaker non ricorda nulla del match di WM 30

Durante la prima edizione di 'Broken Skull Session', il nuovo programma di Stone Cold Steve Austin in onda sul WWE Network, The Undertaker ha raccontato di aver sofferto una commozione cerebrale nel match di WrestleMania 30 contro Brock Lesnar.


Ecco alcuni estratti dell'intervista, riportata dalle principali testate americane.

“Non ricordo proprio niente di quella notte. Ho riguardato quell'incontro, ovviamente, quindi so tutto ciò che è capitato; tuttavia, il mio ultimo ricordo di ciò che accadde quella sera risale all'incirca alle 15:30 del pomeriggio, quando mia moglie venne a trovarmi nel backstage e chiacchierammo. Questa è l'ultima cosa che riesco a ricordare”.

Poi il Deadman racconta di quando si svegliò, sottolineando di come non si riuscisse ad orientare di come non ricordasse nient'altro se non il primo nome di sua moglie (l'ex lottatrice Michelle McCool, ndr).
“Dopo il match sono rientrato nel backstage, poi mi hanno portato direttamente in ospedale ma io non lo ricordo. Mi sono svegliato intorno alle 5 del mattino dopo e ogni cinque minuti hanno cominciato ad arrivare medici ed infermieri a controllarmi. Io l'unica cosa che ricordavo era il nome di mia moglie. Mi chiesero dove mi trovassi, come mi chiamassi, quando fosse il mio compleanno. Niente. Quando se ne andavano chiamavo mia moglie: “Tesoro, tesoro… dove mi trovo?” E lei mi diceva: “Questa volta non posso barare e aiutarti [a rispondere], devi ricordartelo da solo per il tuo bene”. Ricordo anche di essermi arrabbiato con lei perché non mi voleva dire nulla”.

Taker ha raccontato, inoltre, delle sensazioni dopo aver visto il match e di quando pensa sia occorso l'infortunio.
“Ho riguardato l'incontro almeno una decina di volte, anche di più, e continuo a non spiegarmi cosa sia successo né come. Credo sia successo intorno al quinto minuto, ma non è stata in nessun modo colpa di Brock. Lui non si è accorto che avessi subito una commozione cerebrale e io, dal canto mio, continuavo a subire belly-to-belly suplex; non è colpa sua, io continuavo a stare in piedi e a muovermi, non davo segnali di pericolo. Ma ora che mi guardo da fuori noto di essere in uno stato letargico, non mi muovevo o ragionavo come faccio normalmente. Lo riesco a notare benissimo”.

The Undertaker ha infine parlato anche di come la sua confidenza sul ring sia, inevitabilmente, diminuita dopo questo avvenimento.
“Questo mi ha spaventato, ha distrutto la mia confidenza. Dopo 25 anni e più di carriera pensi di aver visto e passato l'inimmaginabile, di aver vissuto qualsiasi situazione possibile e di non poterti sorprendere più di nulla. Beh, questa è un falso mito perché quanto accadde quella notte mi ha scioccato. A questo punto della mia carriera c'è un lungo processo di preparazione agli incontri, tra lo stretching, la visita dei dottori e tutto ciò che mi serve per prepararmi ed uscire per il match. Parliamo di un'ora e mezza, anche due ore. Ho odiato l'idea di poter tornare sul ring dopo quel match, pensavo che non avrei più lottato. Ma poi ho realizzato che non volevo uscire dal mio ultimo match senza ricordarmi nulla. Non poteva finire così”.

The Undertaker, dopo l'incontro di WrestleMania 30 nel quale si interruppe la sua streak leggendaria ha lottato altri incontri. L'ultimo quest'anno ad Extreme Rules al fianco di Roman Reigns, nella vittoria contro il team formato da Drew McIntyre e Shane McMahon.

Marco Ghironi
Marco Ghironi
Rimasi estasiato quando, da bambino, girai per caso canale e mi imbattei in questo tizio con la maschera strana che sconfiggeva un energumeno esageratamente più grosso di lui. Almeno 15 anni più tardi, cerco settimanalmente di seguire anche lo show secondario di una qualsiasi federazione di wrestling polacca. Nel mentre, condivido pensieri, opinioni e notizie qui su Tuttowrestling, fondendo le mie anime di giornalista e fan sfegatato.
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