Stupore e preoccupazione in vista del ritorno di Vince

La notizia della volontà di Vince McMahon di ritornare con un ruolo pienamente attivo in WWE per le contrattazioni sui diritti televisivi, ovvero per una possibile vendita della Federazione, ha ovviamente provocato diverse reazioni all’interno della WWE stessa.
Secondo quanto scritto da Fightful, sarebbero in tanti ad essere letteralmente sconvolti dall’annuncio. Nessuno sapeva assolutamente nulla della cosa: creative team, atleti, team produttivo e personale in generale, erano tutti all’oscuro.
Ecco le dichiarazioni di un wrestler, naturalmente anonimo:
“Non ne sapevano nulla ma considerando che alcune persone della sua gestione sono comunque rimaste, almeno loro dovevano saperlo per forza. Vedremo se domani a Smackdown ci diranno qualcosa”
La preoccupazione inevitabile
Com’era facilmente prevedibile, la reazione interna è una forte preoccupazione, principalmente da parte di quegli atleti che sono stati riportati in WWE dopo l’abbandono dello stesso Vince. Ecco altre dichiarazioni di un altro wrestler, sempre riportate da Fightful:
“Scoprirlo online è un po’ inquietante, e si tratta di Vince, quindi non credo a una parola di quello che dice. Spero che l’attuale management e tutto il resto non cambino, ma solo il tempo sarà in grado di dircelo”.
Un altro atleta avrebbe dichiarato di aspettarsi enorme agitazione, qualora Vince dovesse tornare anche alla gestione del team creativo.
“Se tornasse al team creativo ne sarei sbalordito”, ha dichiaratyo alla suddetta fonte uno dei wrestler recentemente riassunti dalla WWE.
Non molto diversa è l’opinione a livello dirigenziale. Anche in questo caso Fightful avrebbe contattato uno degli attuali dirigenti della WWE, e le sue dichiarazioni sono sostanzialmente le medesime che abbiamo riportato per gli atleti:
“Non riesco a contare quante interviste ho letto o con quante persone ho parlato al di fuori della compagnia che dicevano: ‘Vince mi apprezzava, ma sono stato licenziato’. Ma certo che no: non gli piacevi tu, non gli piaceva nessuno di quelli che ha licenziato! Altrimenti non li avrebbe cacciati durante una pandemia”