Sheamus parla di Regal, di EC, e altro

Sheamus

Sheamus, in una recente intervista per The Chad Dukes Wrestling Show, ha parlato, oltre che di Elimination Chamber, anche di William Regal, della Wyatt Family e dello Shield, e del suo ultimo infortunio.


Sull'infortunio.
“Non mi ero mai operato prima d'ora, e quindi non sapevo bene cosa pensare. E' stata molto dura. Svegliarsi la mattina dopo l'operazione col braccio legato al corpo e bloccato su un letto, è stato veramente pesante. Le prime due settimane sono state le più dure perché non potevo fare proprio niente, giusto mettermi una maglietta ma con molta fatica. Sono andato in un negozio vicino all'ospedale e ho comprato le magliette più brutte che c'erano, semplicemente perché erano le uniche a starmi. Ho pensato anche di tingerle… davvero, sono orribili. Anche al buio si vede quanto sono brutte. Insomma, è stata dura. Sono tornato a casa, in Irlanda, e ho fatto visita alla mia nonna, che ha novantuno anni. Mi ha chiesto come mai sto sempre mezzo nudo sulla televisione nazionale. “Non lo facevamo ai miei tempi” mi ha detto. Poi sono stato con mia madre e abbiamo fatto una piccola vacanza sulla costa orientale. Ho visto quindi i miei amici, e ho riflettuto molto sugli ultimi due anni, su quello che potevo fare e non ho fatto. Dopo tre mesi di stop mi sono sentito davvero pronto a tornare. L'operazione è riuscita molto bene e sono guarito presto, ma comunque ho voluto aspettare altro tempo. Ho voluto, in pratica, aspettare il momento giusto, e la Rumble mi è sembrato quel momento. Quindi sono tornato e mi sono sentito come se stessi iniziando di nuovo. Ogni settimana mi servirà per far ricordare al pubblico chi sono”.

Su Elimination Chamber.
“Non puoi davvero prepararti ad un evento del genere. Voglio dire, è sempre meglio guardarlo dall'esterno che esserci dentro, perché poi lì la situazione può diventare piuttosto brutta. Questo è uno dei match più duri. Fisicamente, è il match più duro che puoi combattere in WWE. Tutto può accadere, e in palio c'è parecchio. Questo è il punto, il match è terribile perché la sola struttura può causare seri danni al tuo fisico, ma poi quello che davvero conta è cosa c'è in palio. E in palio ci sono il WWE World Heavyweight Championship di Randy Orton, e il main event di WrestleMania 30 contro Batista. Quindi tutti noi sappiamo che questa è l'opportunità della vita, l'opportunità di essere nel main event del più grande evento sportivo della storia. Di conseguenza siamo certamente pronti a prenderci rischi che, a cose normali, non prenderemmo”.

Su William Regal.
“La gente non lo sa, ma William Regal è stato il mio mentore, lui e Fit Finlay sono stati i miei fantastici maestri qui in WWE. Tutti parlano di Triple H, Triple H è stato sicuramente un aiuto importante, ma fin dal primo giorno è stato Regal a seguirmi in tutto. Anche Arn Anderson”.

Sul match tra la Wyatt Family e lo Shield di Elimination Chamber.
“Lo Shield è un fortissimo team, composto da tre bravissimi lottatori. Seth Rollins: molto creativo e con un talento atletico fuori dal comune. Dean Ambrose: un personaggio strano, particolare, il Roddy Piper della situazione, come dicono giustamente tutti. Roman Reigns: ha il look, la potenza, la prestanza fisica; è il classico lottatore completo. Una combinazione perfetta, veramente un gran team. E poi ovviamente ci sono i Wyatt, i quali sono come un'unica entità, spero di essermi spiegato. Però sono anche tre interessanti individui presi uno ad uno. I promo di Bray Wyatt sono spaventosi; Erick Rowan – che voglio chiarire non è né mio padre né mio nonno – è spaventoso; Luke Harper, contro il quale ho combattuto, è uno dei lottatori più aggressivi di tutto il roster. Insomma, stiamo parlando di un match imperdibile, atteso almeno quanto quello nella Chamber”.

Scritto da Matteo Bottari
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