Samoa Joe parla del suo addio alla TNA

Senza entrare nello specifico, Samoa Joe ha parlato di eventi “personali e professionali” che hanno contribuito alla sua decisione di lasciare la TNA.
“Credo che la decisione sia stata presa nelle ultime settimane”, ha detto Joe domenica al podcast Live Audio Wrestling. “Verso la fine lì sono accadute alcune cose e incidenti che in un certo senso mi hanno fatto capire che forse era il momento per me di andare oltre e che forse era meglio per me, sia personalmente che professionalmente, esplorare altre opzioni, esplorare altre cose”.
Joe, che ha un contratto “unico” con NXT che gli consente di lottare anche in alcuni impegni nelle indies, ha affermato che era determinato a finire ciò che aveva cominciato in TNA, ma che poi si è reso conto che ciò non sarebbe avvenuto.
“La gente mi dice spesso che la mia lealtà a volte è eccessiva, ma io non sentivo che la mia missione in TNA fosse ancora terminata. Ho fatto del mio meglio durante la mia carriera per aiutare a costruire la compagnia e a renderla importante. Ha avuto i suoi alti e bassi, i suoi momenti e bui qua e là , ma io non credo che il lavoro fosse ancora finito”, ha dichiarato Joe.
“Devo ammetterlo, non sono contrariato per la mia decisione. Sono contrariato dal fatto che non ho avuto l'opportunità di finire ciò che avevo iniziato in TNA, ma allo stesso tempo da quel momento sono saltate fuori talmente tante cose che mi sento molto molto soddisfatto della decisione presa”.
Joe ha parlato anche della mancanza di identità che ha contraddistinto la TNA dopo essersi spostata dalla sua immagine di compagnia incentrata sulla Z-Division che mostrava “uno stile atletico di alto livello” per contrastare la WWE.
“Credo che a volte la TNA non abbia avuto un'identità definita, ma l'identità non è mai stata adeguatamente sostenuta ed è stata più volte resettata in favore di qualcos'altro che pensavano fosse meglio o che gli era stato suggerito che sarebbe stato meglio”, ha detto Joe.
“La TNA era unica in quello, aveva uno stile atletico di alto livello e a volte ho avuto la sensazione che ci fosse la volontà di trasformarla in qualcosa più attinente allo sport-intrattenimento, quando in realtà noi eravamo un'alternativa a quel particolare tipo di stile. Con il passare del tempo questa sensazione crebbe e fu rafforzata, mentre lo stile fu spinto sullo sfondo. I wrestler iniziarono ad alternarsi velocemente, così come i vari membri del team creativo. E quello è il momento in cui credo che l'identità abbia iniziato a confondersi”.