Sami Zayn sulla storyline con la Bloodline ed Elimination Chamber

Il 2023 di Sami Zayn ha vissuto diversi momenti entusiasmanti, in un ruolo che, soprattutto a inizio anno, lo ha visto assoluto e indiscusso protagonista in WWE. The Onorary Uce e la sua uscita dalla Bloodline hanno catalizzato l’interesse del pubblico, che a Elimination Chamber ha toccato il suo apice. Nella cornice di casa, tuttavia, Zayn non è riuscito nel miracolo, cadendo vittima delle interferenze della Bloodline che hanno concesso a Roman Reigns di rimanere campione. Proprio su questo match, Zayn si è soffermato in un’intervista con Ryan Satin nel podcast Out of Character. Palesando qualche rimpianto sul risultato finale, ma sottolineando l’incredibile momento vissuto.
“Ho forzato la mano il più possibile, ma mi mancava ancora un dollaro [l’equivalente del nostro detto ‘manca un centesimo per fare una lira’], ed è stata una pillola difficile da mandare giù. Anche se sai qual è il piano o dove sono dirette le cose. C’è una sorta di speranza a cui ci si aggrappa, parlando con se stessi, del tipo ‘Sì, ma se la folla è abbastanza rumorosa e la storia è abbastanza buona, è tutto pronto, è proprio lì’. E ci siamo sentiti come se avessimo raggiunto quell’obiettivo, più vicino di quanto chiunque altro potesse anche solo pensare di arrivare, senza però toccarlo.
Ma va bene così, perché arrivarci da soli è stata un’impresa straordinaria. E non mi riferisco al battere Roman, ma arrivare a quell’incontro in quelle condizioni. Tutti volevano che io battessi Roman e portare il pubblico a quel livello di fibrillazione e fargli vivere un’esperienza del genere… ancora una volta, essere parte di una storia del genere, poche persone sulla Terra possono dire di averlo fatto.
Non ho cose cattive da dire su nulla che riguardi quella storia, ma se mi chiedete se è stata una pillola dura da ingoiare arrivare così vicino e non farcela del tutto? Mentirei se dicessi che no, non mi ha dato alcun fastidio. Di sicuro, c’era una parte di me che ha avuto problemi a digerire la cosa.”
Zayn ha poi continuato parlando di cosa significhi affrontare il top guy della compagnia, Roman Reigns, campione indiscusso da tre anni. Evidenziando come sia difficile fare quel gradino che ti porta al main eventing, per poi magari tornare giù e non sapere quando ti ricapiterà . Sottlineando come sono davvero pochi quelli che riescono a ottenere quella connessione unica con il pubblico. E citando Becky Lynch, Kofi Kingston e Daniel Bryan come esempi di questo.
“È come un fulmine a ciel sereno“, ha detto Zayn. “Non ti capita spesso, e poi ecco il tuo momento. Pensi che la storia, il pubblico, la tua performance, tutto questo… ti ha portato nel posto esatto in cui sognavi di essere. Poi, quando ci arrivi, ti manca qualcosa e non sai se riuscirai mai a recuperarlo. Quindi è sicuramente complicato e non sai se avrai mai un’altra occasione simile. Ho comunque ricavato molto da questa storia, non credo ci sia nemmeno bisogno di dirlo.“.
Zayn è apparso nell’ultimo episodio di RAW, sconfiggendo JD McDonagh nonostante le cattive condizioni fisiche a causa della borsite al gomito. Anche l’altra metà degli Undisputed Tag Team Champions, Kevin Owens, è al momento ai box per infortunio.