Nuove accuse rivolte a Velveteen Dream

Dopo le accuse di molestie via web con l’invio di foto esplicite a minori, torna nuovamente nell’occhio del ciclone Velveteen Dream.


Il lottatore è stato accusato da un utente su Twitter, che ha corroborato la sua tesi con diversi commenti, foto e screenshot con protagonista lo stesso Patrick Clarke (aka Velveteen Dream, appunto).

Ecco tutto il materiale messo “sul banco” da Josh Fuller, che epiteta la star di NXT come un molestatore e un predatore sessuale di minori.

Volevo postare questo messaggio da quando cominciarono a girare accuse nei suoi confronti, mesi fa. Mi sentivo orribile a non aver parlato fino ad ora, ma non ci sono dubbi che Velveteen Dream abbia tentato in qualche modo di minacciare i suoi accusatori. Incontrai Patrick dopo che abbandonò Tough Enough, ad uno show indie e mi disse di aggiungerlo su Facebook. Al tempo avevo 16 anni e lui 19. Un giorno mi fece una video chiamata dal nulla e mi inviò poi il suo numero di telefono. Diventammo amici, o almeno io pensavo così, e ci incontravamo spesso su FaceTime dopo i suoi house show con NXT. Era sempre ossessionato dal fatto che non dovessi dire a nessuno che parlavo con lui, nè ai miei amici nè a nessuno. Ero sempre un po’ a disagio nel parlare con lui quando era in quel mood in cui parlava in maniera manipolativa e aggressiva. Non ci furono delle avances dirette in quel periodo ma tutti quelli con cui ne parlavano mi dicevano che mi veniva dietro di sicuro. Smettemmo di sentirci per un po’ ma poco dopo rientrammo in contatto. Mi portò addirittura dove si era allenato, un anno fa, cercando di diventare una sorta di mentore per me. La mia ultima interazione con lui fu una chiamata su FaceTime nella quale insistette affinché gli mostrassi il mio corpo, per vedere se stessi facendo progressi in palestra. Mi levai quindi la maglietta in maniera riluttante e mi sentii davvero a disagio. Lui poi disse di voler vedere anche la parte inferiore del mio corpo, cosa che mi rifiutai di fare. Appena terminai la chiamata mi resi conto di essere stata in disaccordo con alcuni miei amici, i quali però avevano subito capito che lui mi stava molestando. Ho indossato quella vergogna per i mesi successivi e mi sentii anche sopraffatto da quella sensazione.

Leggendo le recenti accuse rivolte nei suoi confronti, ho subito sentito il mio cuore spezzarsi per le vittime in quanto molte conversazioni che lessi da parte loro le avevo avute anche io con lui. Cose come il voler vedere i loro progressi fisici. Quindi volevo dar loro una mano per portare questo materiale agli occhi della WWE. Voglio che sia chiaro che Patrick non è mai stato sessualmente esplicito con me, tuttavia ho sentito sempre una certa ambiguità da parte sua, sin dal primo giorno. Mi prometteva costantemente di inserirmi nella WWE un giorno e io, ingenuamente, lo prendevo come esempio da seguire. Ha promesso le stesse cose a questi ragazzi e ha usato la sua fama per molestarli sessualmente, pensando che non avrebbero mai parlato per via del suo status. Questi ragazzi, di 15, 16 e 17 anni, sono stati incredibilmente coraggiosi a parlare delle loro esperienze e leggere di persone che li insultava dando loro dei bugiardi mi ha fatto stare male. Mi auguro che ciò che posterò di seguito possa chiarire le cose, all’inizio ero terrorizzato che la mia carriera nel wrestling potesse essere a rischio se avessi parlato di questo. È stato stupido da parte mia pensarlo e non possiamo permettere a certe persone di farla franca. Parick Clark è un predatore sessuale di minori e non deve avere successo nel mondo del wrestling.

Sono convinto al 1000% che le vittime vogliano rimanere anonime. Dopo aver visto ciò che accadde mesi fa, ho subito contattato uno di loro su Instagram. Egli mi ha aggiunto subito in una chat di gruppo di altre persone che lui [Patrick] aveva molestato. Posso confermare che il numero che mi hanno segnalato loro è proprio il suo. Difendere queste persone credendo che siano state accusate solo perché sono “celebrità” è una mentalità stupida e va cambiata.

Di seguito, sotto il post che abbiamo linkato, ci sono le “prove” citate nel lungo “speak out” di Josh Fuller.

Questo è uno scambio di messaggi, in cui Velveteen Dream chiederebbe alcune informazioni, come età e occupazione al suo interlocutore.
Il primo è uno scambio di messaggi, in cui Velveteen Dream chiederebbe alcune informazioni, come età e occupazione al suo interlocutore, il quale sottolinea la natura manipolatoria del lottatore. Sotto, uno screenshot che mostra una foto di nudo mandato ad uno dei ragazzi che accusarono Dream mesi fa.
Nel primo screenshot c’è un tweet di Velveteen Dream, poi cancellato, in cui il wrestler incitava proprio Josh Fuller a richiamarlo. Sotto, un’altra chat compromettente in cui Dream rivolgerebbe domande sessualmente esplicite al suo interlocutore.

Nell’ultimo commento a questo tweet, che potete trovare aprendo anche uno solo dei link incorporati in questo articolo, si può vedere anche un autografo firmato da Velveteen Dream in cui nomina il sopracitato Fuller come “Though Josh” (Josh il “Tosto”).

Non si hanno ancora comunicati ufficiali da parte della WWE sul caso del proprio dipendente, nè lo stesso Dream ha ancora smentito o commentato la faccenda.

Marco Ghironi
Marco Ghironi
Rimasi estasiato quando, da bambino, girai per caso canale e mi imbattei in questo tizio con la maschera strana che sconfiggeva un energumeno esageratamente più grosso di lui. Almeno 15 anni più tardi, cerco settimanalmente di seguire anche lo show secondario di una qualsiasi federazione di wrestling polacca. Nel mentre, condivido pensieri, opinioni e notizie qui su Tuttowrestling, fondendo le mie anime di giornalista e fan sfegatato.
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