Braun Strowman è un altro degli atleti della WWE ad aver lavorato a strettissimo contatto con lo scomparso Brodie Lee, noto allora come Luke Harper prima del suo passaggio alla AEW. Sebbene Strowman si sia aggiunto alla Wyatt Family solo successivamente, è chiaro che anche lui è uno degli atleti tra i più colpiti dalla perdita di Jon Huber. Non stupisce dunque che anche lui, dopo Bray Wyatt e Erick Rowan, abbia voluto ricordare l’amico scomparso con un lungo post.
Strowman ha postato sui social network un disegno di Luke Harper che saluta i suoi vecchi compagni della Wyatt Family, ed ha aggiunto questo commento:
La cosa pazzesca di questa fan art è che sono sicuro di poter parlare per il resto dei ragazzi che erano nello spogliatoio con lui, poichè tutti ammiravamo Jon. Dal primo giorno in cui non sapevo assolutamente nulla di questo business mi ha preso sotto la sua ala protettiva, la sua critica costruttiva era come nessun altro; non ha avuto problemi a dirmi quando facevo schifo, ma è stato anche uno dei primi a dirmi quando ho fatto qualcosa di buono. Abbiamo viaggiato per il mondo insieme e lui ha dovuto sopportare il mio ‘culo pazzo’. Ho imparato così tanto da lui, e mio dio, i ricordi che conserverò per il resto della mia vita sono incredibili. Eravamo tutti soliti scherzare su quando saremmo diventati tutti vecchi e grassi e licenziati da qualsiasi luogo che ci avrebbe permesso di lottare, a quel punto avremmo preso in mano la nostra carriera nella fase conclusiva, e lui mi diceva che sarebbe diventato il cavaliere d’argento, e che non avrebbe mandato over nessuno. Perché sul ring ha fatto sembrare tutti fantastici. È stato uno degli uomini più disinteressati che io abbia mai incontrato e un marito e padre fantastici, è sempre stato magico stare con lui e con la sua famiglia perché passava dallo scorbutico Brodie all’amorevole Jon. Vorrei poter uscire ancora una volta dallo stage tra le lucciole con te, fratello. Quelli sono stati i giorni più incredibili della mia carriera e li conserverò dentro di me finché non me ne sarò andato. Risparmiami un posto e una coscia di tacchino alla tavola rotonda. Cavalca, cavaliere d’argento. Ti amo
