La WWE “patteggia” in un’altra causa legale

La WWE ha risolto una causa che è stata recentemente intentata da un uomo; la causa era legata alle condizioni di accessibilità per persone disabili al WWE Shop online.
All’inizio di ottobre, un uomo di nome Josue Romero ha intentato una causa nel distretto meridionale di New York: egli ha affermato che la WWE stava violando l’Americans with Disabilities Act con il loro sito web di merchandising. Nell’atto è scritto che “Romero è una persona ipovedente e legalmente cieca, che necessita di un software di lettura dello schermo per leggere il contenuto del sito Web utilizzando il suo computer”.
La causa ha affermato che il sito web shop.wwe.com “non è ugualmente accessibile ai consumatori non vedenti e ipovedenti” e viola l’ADA. Romero stava chiedendo alla WWE di modificare le politiche e le procedure aziendali per garantire che il sito web diventasse disponibile per i consumatori non vedenti e ipovedenti. La sua richiesta era quella di un processo con giuria e relativa copertura di tutte le spese legali.
La WWE ha preferito chiudere la controversia
Secondo quanto riportato da HeelByNature, la WWE ha da pochissimo chiuso la vicenda raggiungendo un accordo economico con la controparte per chiudere la causa. Non è nota la somma che la WWE ha pagato per chiudere la questione. L’avvocato di Romero, Joseph H. Mizrahi dello studio legale Cohen & Mizrahi a Brooklyn, ha emesso un avviso di transazione lunedì 7 dicembre, richiedendo al tribunale di archiviare il caso.
L’avviso di transazione diceva: “Si prega di prendere atto che le parti hanno risolto il caso di cui sopra. Questo accordo è subordinato all’esecuzione di un accordo transattivo scritto. Questo caso sarà archiviato dall’attore al completamento delle condizioni specificate, entro sessanta (60) giorni dalla data del presente avviso. Si prega di liberare tutte le date attualmente programmate per questa materia. “
Per la WWE si tratta della seconda volta in poco tempo che una vicenda giudiziaria viene chiusa ‘preferendo’ accordarsi con la controparte piuttosto che andare in giudizio. Sicuramente questo è un caso ben più lieve di quello dello scorso novembre, dove la stessa WWE ha dovuto pagare ben 39 milioni di dollari per archiviare il tutto.