James Storm intervistato da NewsDay

James Storm

James Storm è stato recentemente intervistato da NewsDay.


Ecco alcuni punti salienti dell'intervista.

Sul suo breve regno da campione del mondo: “Posso sempre dire che sono stato un campione del mondo, anche se solo per una settimana. Alla fine non potrò mai dire che la cosa non mi interessa, ma le mie bollette vengono sempre pagate da non campione… quando vado in banca non mi chiedono mica se sono un campione. Ho sempre un sacco di anni di carriera davanti a me, e le opportunità verranno. E' una di quelle cose per le quali devi aspettare il tuo turno”.

Su Vince Russo che gli ha dato l'opportunità di dire cose fuori dal copione: “Vince Russo mi diede l'opportunità di uscire dal copione. Gli dissi: 'Se voi volete che le cose siano più reali possibili, va bene se uso le parole che voglio?' E lui rispose: 'Yeah, qualsiasi cosa tu pensi possa funzionare alla grande, falla.' E' una cosa grandiosa, tutti vorremmo lavorare con le nostre idee piuttosto che imparare un copione a memoria e ripeterlo. Per me è stato bello, ho potuto esprimere proprio ciò che volevo. Le persone sono diventate bravissime a scoprire i “fake”, se ne accorgono subito”.

Su Jeff Jarrett: “Per me, Jeff conosce il wrestling. Loro (la TNA, ndr) hanno bisogno di qualcuno così, sia dal punto di vista burocratico, che da quello creativo. Perché siamo realisti, lui ha fondato questa compagnia. Furono i suoi soldi ed il suo duro lavoro a farla nascere e crescere. Io ritengo che la TNA abbia bisogno di Jeff Jarrett, sia che lui stia on-screen, sia che stia dietro le quinte, ma di sicuro ne hanno bisogno per troppi aspetti”.

Su Chris Harris che non ce l'ha fatta in WWE: “Credo che Chris l'abbia buttata troppo su se stesso. Ci ho parlato un po'. Tutte le volte che arrivi lì, loro ti testano e controllano che tu abbia l'attitudine giusta. E ho sentito che lui ha fallito miseramente. Quando l'ho visto, aveva un'attitudine del tutto inadatta a quel tipo di lavoro. Tu devi andare là e fare al meglio quello che ti chiedono, sono poi loro che ti trovano un posto e creano qualcosa per e con te. Solo perché è stato bravo qua, non significa che potesse sfondare subito anche là”.

Scritto da Matteo Bottari