Chris Jericho: “Pat Patterson non era uno yes man”

In un recente episodio del podcast Talk Is Jericho, Chris Jericho ha reso omaggio al suo mentore, Pat Patterson, Hall of Famer della WWE, scomparso questo mese all’età di 79 anni. Ha parlato di alcuni modi di dire o di fare che avrebbe “rubato” a Patterson spacciandoli per propri:
“Ho usato così tanti ‘Patismi’ che a volte penso siano miei, ma lui ha avuto un grande effetto su questo mondo. Sono sicuro che questo che dirò l’hai già sentito prima, quando parlavamo di Vince; Pat diceva sempre: ‘A volte gli piace il cioccolato. Altre volte gli piace la vaniglia, ma è sempre la sua gelateria, quindi dagli quello che vuole’ “, ricorda Jericho. “E lo dico sempre, anche quando la gente parla di Tony Khan. Ascolta, non importa quello che vuoi. È il suo spettacolo. È la sua compagnia e dobbiamo fare quello che vuole il capo.”
“Lui poteva dissentire da Vince”
“Pat potrebbe farla franca dissentendo da Vince, magari dicendo ‘questo spettacolo fa schifo’ quando nessun altro potrebbe mai dirlo. Alle riunioni di briefing, Vince diceva, ‘Bene, cosa ne pensate tutti su questo?’. Ovviamente tutti gli Yes Men decevano: ‘È fantastico’. E Pat ha detto: ‘Questo è terribile. Questo è terribile. Dove sono i giovani? Cosa stiamo facendo?’ E tutti hanno pensato stupiti ‘oh mio Dio, sta contraddendo Vince all’inizio della riunione di briefing’. E ovviamente poteva farlo, ma altrettanto ovviamente hanno avuto un ottimo rapporto per molti, molti, molti anni “.
“Non era uno yes-man”
Patterson era riconosciuto come il braccio destro di Vince McMahon. Jericho ha notato che Patterson non si adatta all’ideale di ciò che piace a McMahon in una persona, ma osserva che deve esserci stato qualcosa di più profondo nella loro relazione che li ha resi così vicini nel corso degli anni.
“È davvero interessante osservare come lui fosse così vicino a Vince nonostante tutto. Fumava, ed a Vince non piacciono i fumatori; è francese, ha un forte accento, che sappiamo che Vine non apprezza. C’era ovviamente qualcosa di più del talento di Pat. Ovviamente andavano molto d’accordo, ma in superficie, sembrava un coppia molto strana.”
“Non era uno Yes Man; non pretendeva di esserlo e non voleva esserlo. Quindi, avresti sempre avuto una opinione schietta e diretta di Pat, e so che a volte, questo ha portato a degli attriti“, ha sottolineato Jericho. “Pat si spendeva sempre per Dolph Ziggler nelle riunioni di briewfing. ‘Dobbiamo pushare Dolph. Dobbiamo pushare Dolph. Dobbiamo pushare Dolph’ , e penso che questo abbia quasi portato a dei fastidi tali da iniziare a fare il contrario solo per farlo arrabbiare, anche se farlo è un danno per la tua compagnia. Penso, a volte, che le persone che stava cercando di spingere fossero rimaste intrappolate nel fuoco incrociato delle politiche dietro le quinte “.
Lo Screwjob di Montreal
Chris Jericho ha anche parlato del potenziale ruolo di Pat Patterson nello screwjob di Montreal del 1997. Molti “accusano” Patterson di aver definito lui i dettagli di com’è andata, ma anche in questo caso Jericho ha una opinione che ne prende decisamente le difese:
“E’ Vince che suggerisce tutto lì, accade sempre così. Ancora una volta, è la tua gelateria. Se vuoi che le cose si facciano così, allora le faremo così. Abbiamo parlato prima di come Pat non aveva paura di Vince, dunque se quei piani non gli fossero piaciuti, non avrebbe avuto problemi a dirlo.”
“Lo sapeva? Non lo sapeva? Sapendo come la pensa Vince e sapendo il carattere di Pat, sarei incline a pensare che non lo sapesse; questo perché anche Vince conosceva la lealtà di Pat ed è diffidente, potrebbe essersi spaventato e non averglielo detto. A lui, come detto, non importava niente; ecco perchè avrebbe potuto dirgli ‘Non voglio essere coinvolto in questo’. E se magari poi avesse deciso di andare da Bret e dirgli ‘Occhio Bret, guardati le spalle!’ ‘Guardarmi da cosa?’ ‘Fidati, guardati le spalle e basta'”